Fresia, il segreto del migliore profumo francese

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La fresia è sicuramente una delle piante più apprezzate per la bellezza dei fiori e il loro soave profumo, ancor più preziose per la possibilità di far schiudere queste delicate corolle in pieno inverno, grazie a un sem­plice sistema di forzatura attuabile solo in serra.

Ma passiamo al nome scientìfico della fre­sia, nome che ricorda il naturalista tedesco F.H. Theodor Freese vissuto nell’ ‘800 e che si dedicò in modo specifico allo studio del­la flora spontanea del continente africano. Nei paesi di origine le corolle della fresia vengono impiegate per intrecciare collane e ghirlande che vengono indossate durante le cerimonie rituali.

Alla fresia vengono anche attribuiti poteri magici e particolari influssi sull’animo fem­minile, per cui non è raro che gli stregoni ordinino pozioni o unguenti in cui il pro­fumo delle fresie assume un ruolo predomi­nante.

A proposito di profumo, è opportuno ricor­dare che dai fiori di cui stiamo parlando, si estrae una preziosa essenza che entra come base nella formula delle più note e costose essenze francesi.

Le fresie, come è evidente, non costituisco­no un elemento decorativo degno di nota per quanto riguarda giardino e balcone, men­tre rappresentano una delle più delicate ed eleganti corolle ornamentali per composi­zioni fiorite.

Infatti, i fiori della fresia si accompagnano in modo gradevole con corolle di altra spe­cie, riuscendo ad armonizzare fra loro le tinte anche molto vivaci e a creare una sor­ta di legame tra la forma dei vari petali. D’altra parte, le fresie stanno molto bene anche se collocate da sole in un vaso adatto, ossia in un recipiente di linea semplice e slanciata, meglio se in vetro o in ceramica di colore piuttosto scuro. Da evitare, comun­que, i vasi in più tinte, quelli di forma trop­po moderna ed eccessivamente massicci.

La fresia, come tutte le bulbose, non ha bi­sogno di troppe cure, tuttavia se si vogliono ottenere esemplari robusti con fogliame abbondante e fioritura copiosa è necessario at­tenersi alle seguenti norme:

  • il terreno deve essere molto sofficee lavo­rato in profondità;
  • la concimazione va eseguita con prodotto or­ganico in polvere almeno quindici giorni pri­ma della data di impianto dei bulbi; in se­guito, dopo la fioritura, somministrare due o tre volte, a distanza di dieci giorni, con­cime minerale completo solubile per dar modo ai bulbi di recuperare le scorte nutri­tive disperse durante il periodo dell’emissio­ne dei fiori;
  • la piantagione non deve essere rimandata oltre i primi giorni di dicembre per evitare che la fioritura avvenga troppo tardi, quando il sole già molto caldo potrebbe sciupare rapidamente le corolle;
  • le annaffiature devono essere somministrate regolarmente dal risveglio vegetativo alla fioritura; inoltre, durante l’inverno, nelle re­gioni più calde, giova somministrare qualche lieve annaffiatura, ma con molta moderazio­ne perché le fresie temono l’umidità sta­gnante;
  • l’estrazione dei bulbi dal terreno deve esse­re eseguita quando il fogliame accenna a in­giallire e ad essiccare; i bulbi vanno riposti in luogo non umido ma fresco, meglio se in cassettine piene di torba asciutta.

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