Le cure di settembre per i bonsai

Con l’inizio di settembre eccoci arrivati al consueto appuntamento con le cure mensili da dedicar ai bonsai, i piccoli alberi in miniatura. Settembre è un mese molto particolare per i bonsai a causa della notevole escursione termica tra il giorno e la notte che ne stimola la crescita, proprio come avviene durante la primavera, per cui è necessario preparare gli alberelli ad affrontare questo periodo nel modo migliore.

Considerando che durante il giorno il sole è ancora molto forte, lasciate i bonsai in una posizione ombreggiata per evitare che si ustionino le foglie o incorrano in pericolosi colpi di secco. Con l’escursione termica dovuta al cambiamento delle temperature notturne e diurne, è necessario fare attenzione alle annaffiature, e in particolare a non lasciare mai i bonsai senz’acqua e senza sottovaso riempito di ghiaia umida.

Durante il mese di settembre non è necessario effettuare una potatura vera e propria; nelle piante a foglia larga basta accorciare i getti lunghi ed eliminare i germogli sui tronchi. Bisogna cimare alcune piante, come i ginepri e i cipressi, per permettere alla luce di entrare all’interno della chioma, e per lo stesso motivo è necessario togliere gli aghi vecchi dai pini.

Serissa, ideale come bonsai

La Serissa è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Rubiacee ed originaria dell’Asia meridionale. E’ caratterizzata da fusti eretti e rugosi di colore marrone chiaro, che portano piccole foglie lucide, ovate ed appuntite. I fiori sono costituiti da cinque petali bianchi o rosati e fanno la propria comparsa in primavera, per restare poi sulla pianta fino all’estate inoltrata.

Si può coltivare in piena terra, ma solitamente viene allevata in vaso, dove darà vita a fantastici bonsai fioriti da collocare all’interno delle mura domestiche. Non richiede cure particolari (a parte la giusta potatura) ed è destinata a vivere anche per molti anni, a patto che si trovi la giusta collocazione. Per concludere, ricordiamo che la Serissa viene spesso detta foetida, per via dell’odore intenso che emana allo sfregamento delle foglie.

Le cure di agosto per i bonsai

D’agosto i bonsai richiedono attente cure soprattutto se le temperature sono molto alte e l’aria secca; in particolare, quest’ultima potrebbe essere dannosa per i bonsai di origine tropicale che per vivere bene hanno bisogno di molta umidità. Per cercare di ovviare all’inevitabile secchezza dell’aria di questo periodo, cercate di tenerli lontani da fonti di calore, ma esposti in luoghi luminosi, favorendo l’umidità con dei sottovasi pieni di argilla espansa in grado di trattenere l’acqua che fuoriesce dal vaso e di trasformarla in vapore che creerà un microclima ideale intorno alla pianta.

Per le specie di bonsai non tropicali basta un’attenta annaffiatura quotidiana, in quanto anche un brevissimo periodo di siccità potrebbe provocare ingenti danni; anche i bonsai vanno annaffiati nelle prime ore della giornata, e assolutamente non la sera a causa della differenza di temperatura tra l’acqua e il terriccio.

Anche se sarebbe bene bagnare pure le foglie, evitate di farlo, in quanto l’acqua sulla chioma e le alte temperature potrebbero far sviluppare lo oidio, facendo seccare le foglie; quindi, in alcune specie come la Querce e l’Acero, la soluzione migliore rimane il sottovaso con l’argilla umida.

Le cure di luglio per i bonsai

cure luglio bonsai

Luglio è mese molto caldo e anche i bonsai hanno bisogno di alcune cure particolari, soprattutto quelle che riguardano la protezione dal sole, l’irrigazione e la difesa dai parassiti. In questo periodo, i bonsai devono essere sistemati in una posizione ombreggiata soprattutto nelle ore più calde della giornata; questo vale anche per quelle specie di piante che amano il sole, in quanto il calore potrebbe far aumentare la temperatura del terreno.

In questo periodo, l’annaffiatura è fondamentale per tutte le piante, ma in particolar modo per i bonsai: basti pensare che un solo giorno senz’acqua potrebbe provocare danni seri alla pianta; per evitare stress al vostro bonsai annaffiate al mattino quando la temperatura della terra sarà ancora piuttosto bassa.

Quando il sole non è forte, meglio ancora se non è presente, nebulizzate la chioma; è importante che non ci sia il sole, perché sennò le goccioline d’acqua funzionerebbero come lenti e brucerebbero le foglie.

L’albero di Natale bonsai

albero di natale bonsai

Il classico abete che viene utilizzato per l’albero di Natale è il Picea abies, una conifera sempreverde diffusa in Europa e in nord America che in piena terra può raggiungere i 40 metri d’altezza; chi abita in appartamento e non può coltivare un albero con queste dimensioni non deve per forza rinunciare all’autentico albero di Natale: basterà che lo scelga nella versione bonsai.

Il Picea abies, infatti, se coltivato con le tecniche bonsai raggiunge massimo i 40 o 50 centimetri d’altezza; le conifere bonsai, infatti, non presentano particolari problemi di coltivazione in casa, e se sono ben curate possono vivere per diversi anni.

Il bonsai è una particolare tecnica, nata in Cina e perfezionata in Giappone, usata per creare miniature di alberi coltivandoli in piccoli vasi; gli alberi coltivati hanno le stesse caratteristiche di quelli normali, ma ne viene impedita la crescita attraverso la potatura delle radici e dei rami e il rinvaso periodico, che rendono la pianta adatta a sopravvivere in piccoli spazi.

Bonsai, alberi in ciotola

bonsai

L’antica arte orientale di far crescere alberi in miniatura gode attualmente di grande popolarità. Quest’arte, nota col nome giapponese di ‘bonsai‘, che letteralmente significa ‘albero coltivato con arte in una ciotola‘, era già in uso nella Cina imperiale dell’inizio della nostra era e da questo Paese si diffuse intorno al XII secolo in Giappone.

Poco si sa delle tecniche usate dai cinesi, fino a tempi recenti esclusive di abili artigiani, basate su un ridotto uso del fil di ferro e su accorte potature di radici e di rami. In Giappone, invece, tale arte fu elaborata da più scuole artigiane alle quali si devono anche la nomenclatura in uso, la raffinata elaborazione dei prodotti e la creazione di stili diversi. In tempi recenti, è sorta in questo Paese una vera e propria industria che ha diffuso nel mondo questi ‘alberi in miniatura’ ma che ha causato un decadimento del pregio ornamentale di tali prodotti.