Piante aromatiche: la Noce moscata

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Quella che noi chiamiamo comunemente noce moscata non è altro che una spezia estratta dal frutto della Myristica fragrans, pianta appartenente alla famiglia delle Myristicacee ed originaria delle Isole Molucche, ma coltivata ormai in tutte le zone a clima tropicale.

Si tratta di un albero che può raggiungere i 10 metri di altezza con il suo fusto eretto e la chioma allargata molto simile nell’aspetto alla pianta di arancio. Le foglie sono ovali ed appuntite, dal colore verde brillante nella pagina superiore, mentre i fiori sono a forma di campanula, riuniti in racemi o singoli (a seconda del sesso) e presenti sui rami per quasi tutto l’anno.

I frutti somigliano a delle pesche, sebbene siano di dimensioni più contenute, dal colore verde o giallo a seconda del grado di maturazione. La polpa viene utilizzata nella preparazione di marmellate e confetture, specie nelle zone di origine, anche se la coltivazione della pianta è finalizzata alla produzione della classica noce moscata, ovvero del seme contenuto nella grossa noce al centro del frutto.

Piante aromatiche: la Salvastrella

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La Salvastrella, nota anche come Pimpinella o Meloncello, è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria dell’emisfero settentrionale, sebbene abbia trovato ampia diffusione anche in zone più prossime all’equatore.

E’ caratterizzata da foglie imparipennate, riunite in rosetta, con margine dentellato e colore verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro in quella inferiore. I fiori sono rappresentati da acheni di colore rosso o verde, riuniti in spighe e privi di petali.

Allo stato spontaneo cresce più facilmente su terreni ricchi di calcare ad altitudini variabili tra il livello del mare ed i 1.300 metri, mentre in alta montagna non riesce ad attecchire.

Piante aromatiche: la Ruta

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Benvenuti ad un nuovo capitolo dedicato alle piante aromatiche sulle pagine di PolliceGreen. Stavolta ad attirare la nostra attenzione è la Ruta (Ruta graveolens), pianta appartenente alla famiglia delle Rutacee ed originaria dell’Europa meridionale. Alle nostre latitudini è presente in quasi tutte le regioni allo stato spontaneo, mentre nelle zone insulari è più facile trovarla coltivata in vaso.

La Ruta è un arbusto sempreverde che può raggiungere il mezzo metro di altezza ed è proprio per questo che spesso viene coltivata a mo’ di siepe nella decorazione di bordure ed aiuole.

Il fusto è di colore azzurrognolo nei primi anni di vita, per diventare poi legnoso con l’avanzare dell’età. Le foglie sono ovali e lobate, dal colore argenteo o verde bluastro, ricoperte di ghiandole oleose. I fiori fanno la loro comparsa in estate avanzata e colorano la pianta di un giallo-verde molto caratteristico.

La Cananga odorata, ovvero lo Ylang ylang

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La Cananga odorata, meglio conosciuta come Ylang ylang, è un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Annonaceae, originario dell’Indonesia ma diffuso anche in Australia; l’albero dello Ylang ylang possiede il fusto eretto e piuttosto ramificato, grandi foglie di colore verde scuro dalla forma lanceolata.

In primavera e in autunno produce dei fiori riuniti in piccoli grappoli, dalla forma pendula e dal colore verdognolo o giallastro; questi fiori hanno un profumo molto intenso tanto che vengono ampiamente utilizzati nell’industria cosmetica per la fabbricazione dei profumi, e in erboristeria sotto forma di olio essenziale.

Il luppolo, la pianta dai mille usi

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Il luppolo (Humulus lupulus) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Cannabaceae, che può raggiungere anche i sette metri di altezza; le foglie di questa pianta sono cuoriformi e picciolate, con la parte superiore ruvida e quella inferiore resinosa. È una specie dioica e quindi i fiori sono presenti su individui separati; i fiori maschili sono riuniti in pannocchie, mentre quelli femminili presentano un cono membranoso; entrambi sono di colore verde e la fioritura avviene in estate.

Il luppolo ama gli ambienti freschi e terreni fertili, non a caso cresce spontaneamente vicino ai corsi d’acqua, lungo le siepe e ai margini dei boschi; viene usato soprattutto per la produzione della birra o, meglio, per conferire alla bevanda quel caratteristico sapore amaro; prima del luppolo venivano usate altre spezie, ma questa pianta è migliore perché funge anche da conservante naturale in quando possiede proprietà antibatteriche; inoltre, il luppolo aiuta anche nella tenuta della schiuma e a coagulare le proteine in sospensione nella birra rendendola più limpida.

Il luppolo, e in particolare le sue infiorescenze femminili, vengono usate anche in fitoterapia, in quanto possiede proprietà sedative ed è un ottimo equilibratore nervoso, infatti  è utile per combattere l’insonnia e gli stati di eccitabilità legati al nervosismo.

Piante aromatiche: la Santolina

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Se volete colorare di giallo il vostro giardino ed allo stesso tempo avere a portata di mano una pianta aromatica e dalle riconosciute proprietà officinali, potete puntare sulla coltivazione della Santolina.

Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Composite ed originaria del continente europeo, in particolare della zona mediterranea, sebbene la sua coltivazione sia ormai diffusa a tutte le latitudini. Si presenta come un piccolo arbusto, dai fusti sottili ed eretti e dalle foglie di colore grigio o verde a seconda della specie.

Nel periodo che va da aprile a luglio, la Santolina si mostra in tutta la sua bellezza, facendo germogliare degli splendidi capolini gialli molto caratteristici e particolarmente adatti al processo di essiccazione.

Piante aromatiche: il finocchio selvatico

finocchio selvatico

Il finocchio selvatico è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Ombrelliferae, che cresce spontanea nelle regioni mediterranee e che in Italia è diffusa nelle zone costiere; questo arbusto, il cui nome botanico è Foeniculum vulgare si sviluppa nei luoghi soleggiati, incolti e secchi anche se è possibile trovarlo nelle zone erbose.

Il finocchio selvatico si presenta con il fusto ramificato alto fino 150 centimetri, i fiori piccoli e gialli raccolti in grandi ombrelle con 5 o 6 raggi, in cima ai quali si formano i frutti, generalmente chiamati semi, che possiedono il caratteristico aroma dolce e piccante allo stesso tempo.

Per coltivare il finocchio selvatico è necessario seminarlo in piena terra e non in vaso, in quanto ha bisogno di molto spazio, in un terreno fertile e senza ristagni idrici; in primavera può essere moltiplicato anche per divisione de cespi. Per quanto riguarda la raccolta, bisogna tagliare le ombrelle quando i frutti sono quasi giunti a maturazione e poi batterle per raccogliere i semi; anche le foglie del finocchio selvatico vengono utilizzate, e per poterlo fare al meglio bisogna coglierle in primavere e usate fresche.

Piante aromatiche: il Rosmarino

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Il Rosmarino, il cui nome botanico è Rosmarinus officinalis, è un arbusto che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, originario dell’Europa, dell’Africa e dell’Asia, ma ormai diffuso prevalentemente nelle zone litoranee dell’area mediterranea. In Italia è noto con il nome volgare di ramerino, anche se la denominazione ufficiale deriva dalle parole latine ros, cioè rugiada, e maris, mare.

Il Rosmarino è una pianta aromatica le cui foglie, essendo molto profumate, vengono abbondantemente utilizzate in cucina; è una pianta arbustiva che può raggiungere altezze che vanno dai 50 ai 300 centimetri, con profonde radici molto resistenti. Le foglie sono lunghe circa 2 o 3 centimetri, addensate sui rametti, ricche di ghiandole oleifere e di colore verde cupo.