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Peronospora nei pomodori, cosa fare

La peronospora è una delle malattie più gravi che possono colpire il pomodoro: essa si rivela spesso letale per la pianta. Vediamo insieme cosa fare per proteggere i nostri ortaggi e fare in modo che questo pericolo possa essere contenuto.

pianta pomodoro

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Combattere la fumaggine con rimedi naturali

Combattere la fumaggine con rimedi naturali è possibile. Anche chi coltiva un orto sinergico o non vuole sottoporre le proprie piante ad uno stress inutile può prendersi cura del problema senza essere obbligato ad utilizzare degli strumenti che potrebbero rivelarsi tossici.

fumaggine

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Verderame, cosa è?

Cosa è il verderame? Sotto questo nome, nel giardinaggio e nell’agricoltura è conosciuto un anticrittogamico a base di rame. Esso è uno dei più diffusi e la sua composizione può essere molto variegata.

pesticida

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Xylella, i rimedi naturali

Vi sono rimedi naturali per curare la Xylella? Per quanto vorremmo dirvi che vi sono dei metodi effettivamente efficaci al 100%, per ora possiamo solo condividere quella che è stata l’esperienza personale di alcuni coltivatori sperando che possa esservi utile.

ulivi

Funghi delle piante, sclerotinia

La sclerotinia è una malattia delle piante che ne colpisce tutte le parti: fusti, foglie, frutti, fiori, radici e tuberi. Il fungo responsabile (Sclerotinia sclerotiorum) vive nel terreno ed attacca soprattutto le colture di soia, girasoli, colza, pomodori, patate, carciofi, sedani, leguminose in genere e cucurbitacee. Può tuttavia fare la propria comparsa anche sugli alberi da frutto (vite, mandorlo, pesco, susino e agrumi) e non disdegna le piante ornamentali. La malattia si manifesta con la comparsa sui fusti di chiazze cotonose biancastre su cui su formano dei piccoli corpi più scuri, i cosiddetti sclerozi, e la sua insorgenza è favorita da irrigazioni troppo frequenti e bruschi abbassamenti di temperatura.

Più precisamente, mentre su radici, bulbi e tuberi la sclerotinia si manifesta con rigonfiamenti neri, muffa biancastra e marciumi, sui rami e sul fusto  essa causa lo sviluppo di escrescenze dalla quali fuoriesce del liquido appiccicoso e la comparsa dei corpi scuri già descritti; le foglie invece sviluppano la muffa sulla pagina superiore e cadono dopo essersi completamente disseccate. Stessa sorte tocca ai fiori, mentre i frutti marciscono dopo avere sviluppato sulla propria superficie chiazze cotonose di forma circolare.

Funghi delle piante: il Corineo

Il corineo è una malattia fungina che colpisce molte piante della famiglia delle Drupacee, come il pesco, il mandorlo, l’albicocco e il ciliegio, ma anche diversi tipi di piante ornamentali.

Gli esemplari colpiti dal corineo presentano foglie con piccole macchie rosse o violaceo, di circa mezzo centimetro di diametro e con un alone chiaro che le circonda. Con il passare del tempo, l’intera aerea della macchia si stacca e provoca dei fori in tutta la superficie fogliare, segno evidente della devitalizzazione della foglia.

La poltiglia bordolese, cos’è, come si usa

poltiglia bordolese

La poltiglia bordolese è uno dei più antichi anticrittogramici esistenti dal momento che viene impiegata in agricoltura e nel giardinaggio da oltre 100 anni; deve l’appellativo di bordolese al fatto di essere stata utilizzata per la prima volta proprio nella città francese di Bordeaux ed è caratterizzata da un basso grado di tossicità. Si tratta di una miscela di solfato di rame (a ph acido) e calce (sostanza alcalina) disciolti in acqua che reagendo tra loro danno vita a composti acidi, neutri o basici a seconda delle proporzioni tra le due sostanze: le miscele acide svolgono un’azione tempestiva ma possono danneggiare la vegetazione sulla quale si utilizzano, quelle alcaline agiscono con maggiore lentezza, ma la loro efficacia è più persistente anche grazie alla maggiore adesività dovuta agli abbondanti quantitativi di calce.

La poltiglia bordolese

La poltiglia bordolese agisce su una moltitudine di funghi delle piante (peronospora, antracnosi, blak rot, corineo, monilia, fusicocco, ruggine, ticchiolatura, cilindrosporiosi, septoriosi, escoriosi, vaiolatura, alternaria, cercospora) e può essere usata su diversi tipi di colture: vite, pomacee, drupacee, olivo, agrumi, nocciolo, fragola, piccoli frutti, barbabietola da zucchero, riso, tabacco, oleaginose, ortaggi a foglia, frutto e bulbo, floricole, piante ornamentali e forestali. Le dosi d’impiego della poltiglia bordolese non possono essere indicate a priori ma dipendono dalla stagione, dal clima, dalla rigogliosità della pianta e dall’aggressività del fungo che si vuole contrastare.