Avete mai pensato di approfittare del prato sintetico per i vostro giardino? Se la risposta è positiva è arrivato il momento di capire se si tratta di una scelta giusta o se è più consigliabile lavorare un po’ di più sulla semina di erba naturale.
prato ornamentale
Lavori di agosto, la preparazione del prato autunnale
Sul finire di agosto vi è un lavoro possibile da condurre in giardino che non dovrebbe essere ignorato se si vuole avere uno spazio verde degno di questo nome nel corso dei mesi invernali e per l’hanno seguente: la semina del prato.
Ferragosto verde tra la natura per Verona
Un ferragosto diverso dagli altri, vissuto a contatto con la natura, è questo che vogliamo augurarvi, segnalandovi al contempo un’ottima iniziativa proposta dal Comune di Verona, che oggi ha deciso di festeggiare questa ricorrenza estiva insieme ai cittadini ed i turisti nello spazio verde della cittadina veneta. Chiamato semplicemente “Ferragosto Festival”, l’iniziativa promette verde e divertimento per tutti.
Il prato protegge dal caldo
Possedere un giardino con tanto di prato? Una vera fortuna in questo periodo di caldo asfissiante. Non solo l’occhio, infatti, può beare di uno spettacolo gradevole alla vista, ma anche il nostro organismo può trarne giovamento. Lo sapevate che la presenza del prato è in grado di attenuare le calde temperature tipiche dell’estate?
Macroterme
Sotto il nome di macroterme vanno alcune specie di Graminaceae utilizzate per la realizzazione di prati e manti erbosi. Caratteristica delle macroterme è che la loro fase di accrescimento si verifica nei periodi più caldi della stagione vegetativa, con temperature comprese fra 27 e 35 °C. Le macroterme, a differenza delle microterme, sono quindi caratterizzate da una spiccata resistenza alle temperature elevate e alla siccità e si sviluppano in estate entrando in dormienza durante la stagione invernale, quando diventano di un colore giallo paglierino.
Concimare il prato
Lo sviluppo del manto erboso, il taglio dell’erba e gli agenti atmosferici impoveriscono progressivamente il terreno del proprio contenuto di sostanza organica ed elementi minerali; per questo motivo è necessario reintegrare queste componenti attraverso concimazioni periodiche. Tenuto conto che un concime completo è composto da macroelementi quali azoto, fosforo e potassio e da microelementi quali ferro, magnesio, boro e manganese, non esiste in realtà una miscela universale adatta a tutti i tipi di prato; la scelta del concime impiegato dipende infatti da fattori quali appunto il tipo di prato (rustico, ornamentale, sportivo) e delle specie impiegate per realizzarlo.
Il prato pronto in zolle
Per realizzare un prato si può ricorrere a due metodi: la semina e la posa di zolle erbose già pronte acquistate in vivai specializzati; quest’ultimo sistema, importato dagli Stati Uniti, si sta diffondendo rapidamente anche in Italia sia per la realizzazione di prati ornamentali, che per la realizzazione di prati sportivi. Questo perchè il prato in zolle è facilissimo da impiantare ed ha il pregio di garantire una copertura immediata, a differenza di quanto accade quando il prato è tradizionalmente ottenuto per semina; bastano infatti poche settimane perchè il manto erboso si stabilizzi.
Una volte acquistate le zolle di erba devono essere messe in posa nel più breve tempo possibile (al massimo 36 ore dopo); al momento dell’acquisto dovrete quindi avere già provveduto alla preparazione del terreno, che dovrà essere misto di terra e sabbia, umido e ricco di sostanza organica. Ciascuna zolla andrà stabilizzata esercitando una leggera pressione in modo da favorire l’adesione delle radici al terreno. Una volta terminata la posa dovrete procedere a una leggera rullatura e solo dopo colmare il distacco tra una zolla e l’altra con un miscuglio di sabbia e torba. Quindi ricordate di irrigare regolarmente nei dieci-quindici giorni successivi.
Piante tappezzanti, la soluzione ideale per angoli ‘morti’
In un capitolo precedente noi di PolliceGreen ci siamo occupati ampiamente di prato ornamentale, elencando le differenze tra il rustico, l’estetico e lo sportivo. Oggi vogliamo entrare nel dettaglio del prato ornamentale rustico, nella speranza che i nostri consigli possano esservi d’aiuto per la scelta del giusto tipo di pianta che renda i vostri giardini gradevoli alla vista.
Non tutti infatti hanno la pazienza o il tempo necessario per curare come si deve un prato all’inglese, come è vero che non sempre questa soluzione è attuabile per via del terreno più o meno fertile o della collocazione geografica. Ecco allora una valida alternativa all’erbetta verde del prato, rappresentata da un vasto numero di piante dette “tappezzanti” per via della capacità di fungere da tappeto e riempire in modo uniforme il terreno.
In genere per tappezzante si intende un tipo di pianta che cresce quasi esclusivamente in larghezza, sebbene alcuni esperti del settore inseriscano nella categoria anche piante di dimensioni più elevate. La caratteristica principale è la scarsa cura di cui abbisognano ed è per questo che spesso vengono preferite al classico prato.
Prato all’inglese, ad ogni regione climatica il suo manto
Il prato ornamentale richiede senza dubbio molto impegno e dedizione, tuttavia con i necessari accorgimenti può essere realizzato e mantenuto al meglio anche da chi si dedica al giardinaggio per passione. Eleganza e comodità sono assicurate e con la scelta adeguata della vegetazione circostante si possono ottenere risultati davvero sorprendenti. Come vi abbiamo già accennato però sono molteplici i fattori di cui bisogna tenere conto durante la progettazione di un prato, che sia o meno all’inglese, prime fra tutti le condizioni climatiche della zona nella quale viviamo e che dovrà ospitarlo.
Allo stesso modo, vi abbiamo già parlato della differenza tra specie erbacee macroterme e specie microterme. Adesso vediamo in quali percentuali queste dovranno essere presenti nel nostro prato in funzione del clima che caratterizza la nostra regione:
Regione alpina
Il clima freddo con estati fresche e piovose e gli inverni innevati rendono le specie microterme resistenti al freddo indispensabili nei prati alpini. La scelta dovrebbe ricadere su quelle più resistenti come festuche, agrostidi, loiette e poe.
Prato ornamentale, scelta delle piante erbacee
Creare e mantenere un prato ornamentale nel proprio giardino non è difficile, a patto però di possedere alcune competenze tecniche relative all’impianto e alla manutenzione e tener conto di alcuni fattori quali il tipo di zona climatica in cui il prato dovrà sorgere e le finalità che questo dovrà avere. Inoltre, nella progettazione del prato si dovrà tenere conto del tipo di suolo (più o meno soffice o compatto), delle caratteristiche acide, neutre o basiche del terreno, dell’esposizione della superficie prescelta al sole e al vento e, non meno importante, della quantità di tempo che potrà essere dedicata alla cura del prato stesso. Quest’ultimo fattore in particolare influenza anche la scelta delle dimensioni del manto erboso.
In linea di massima possiamo distinguere tre tipologie di prato ornamentale: il prato ornamentale rustico, il prato ornamentale estetico e il prato sportivo. Il prato ornamentale rustico si presta ad abbellire soprattutto i giardini di case di campagna anche in terreni non perfettamente pianeggianti e richiede interventi di manutenzione piuttosto contenuti. Anche la preparazione del terreno non presenta un grande impegno restando limitata il più delle volte all’aggiunta di fertilizzanti.