Tarlo asiatico, una minaccia per le piante

Sono molti i parassiti che ogni giorno attentano alla vita delle nostre piante. Ultimamente uno dei  più problematici è il tarlo asiatico. Quest’ultimo,pur essendo totalmente innocuo per l’uomo, non si fa alcun problema a decimare e far soffrire le nostre piante. Dopo tanti anni continua ancora a rappresentare una minaccia.

tarlo-alberi

L’Anoplophora chinensis è una minaccia relativamente giovane, essendo stato riscontrato per la prima volta in Lombardia in provincia di Milano nel 2000.  La regione è ancora una delle più colpite dallo stesso a tal punto che si richiede ancora di avvertire le autorità preposte in caso si veda questo coleottero. Il tarlo asiatico è particolarmente pericoloso per tutte le latifoglie ornamentali, arbustive e arboree. Per ciò che concerne un orto di tipo fai da te non è particolarmente pericolosa, a meno che non si abbia un frutteto. In quel caso è bene agire subito: questo insetto è ghiotto di varietà come melo, pero ed agrumi.

E’ importante imparare anche a riconoscere le uova: esse sono simili per colore e forma ad un chicco di riso colore bianco crema e si possono riscontrare sia sulle foglie che sul tronco delle piante. Una volta giunta a maturità la larva raggiunge una lunghezza di circa 45-55 mm è caratterizzata da un capo appiattito e brunastro con un corpo di colore giallo. Ma attenzione: esse possono sopravvivere fino a circa 2 anni all’interno del tronco. Anche nella sua forma adulta il coleottero è facilmente riconoscibile: è di colore nero con macchie bianche lungo tutto il torso. Più piccolo rispetto alla larva, è dotato di antenne lunghe due volte il corpo nel suo esemplare maschile.

Il tarlo asiatico è pericoloso in ogni suo stadio di esistenza: foglie, rametti apicali e corteccia.

Photo Credit | Thinkstock

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