Tarlo vespa del pioppo: insetto parassita

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Il tarlo vespa del pioppo è un insetto parassita che colpisce principalmente i pioppi ed i salici. E’ un animale del quale vogliamo parlarvi per insegnarvi a riconoscerlo rispetto alle normali vespe, le stesse che preparano i loro nidi attorno alle nostre case e che di solito non ci pensano due volte ad attaccarci se le disturbiamo in qualche modo.

Come potete vedere dalla foto, il tarlo vespa del pioppo assomiglia in modo considerevole al suddetto fastidioso insetto. E può essere scambiato facilmente per una comune vespa. Di differente, in modo sostanziale, è il danno che esso produce.

È, infatti, uno dei fitofagi più pericolosi per gli alberi di pioppo. Le sue larve scavano delle vere e proprie gallerie nel legno. Nonostante la forte somiglianza con i pungenti imenotteri, gli adulti del tarlo vespa del pioppo sono delle farfalle dotate di un’apertura alare tra i 20 ed i 35 mm dal corpo nero corredato di strisce giallastre lungo il corpo. Nella parte distale dell’addome vi è un ciuffo di peluria scura.  Le larve sono invece di colore biancastro, tra i 25-35 mm di lunghezza. L’azione corrosiva di questi animaletti ha effetti molto forti sula struttura della pianta: scavando gallerie nelle zone midollari, è la tenuta stessa del legno a venire a mancare, tutta a danno dei giovani astoni (quando la pianta è coltivata in vivaio) e sui rami in piena terra nei pioppeti.

E’ facile riconoscere un pioppo infestato da queste larve nel punto di entrata il legno si gonfia e la pianta risulta indebolita. Non di rado il tarlo vespa del pioppo rientra tra i primi fattori di rischio della comparsa di carie o di cancro della corteccia. Di solito l’insetto sverna sotto forma di larva, producendosi in una generazione l’anno o ogni due anni, rendendosi atta allo “sfarfallamento” lungo il periodo tardo-primaverile e quello estivo.

La lotta al tarlo vespa del pioppo è di tipo chimico e passa prima per il campionamento delle larve: una volta che si ha la giusta idea del totale degli esemplari si eseguono due o tre trattamenti ogni 10-15 giorni con degli insetticidi microincapsulati che consentono una cessione lenta in grado di eliminare buona parte degli insetti senza mettere a rischio la sopravvivenza della  pianta.

Photo Credit | Wikipedia

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