Pachira acquatica, cure e malattie

La pachira acquatica può essere un’ottima pianta d’appartamento, sebbene non facilissima da coltivare o gestire. Vediamo insieme le cure da applicare per ottenere un esemplare in salute e di quali malattie o problemi la stessa può soffrire.

Cure pachira acquatica

Questa pianta necessita di cure ben precise. Ciò significa scegliere la giusta esposizione: di solito la pachira preferisce rimanere all’interno dell’appartamento, anche se tra maggio e settembre può essere messa all’esterno. L’importante è che si posizioni all’ombra. Per far sì che lo sviluppo prosegua, una volta al mese è necessario trattare la pianta con un fertilizzante liquido per piante verdi. E non solo: è basilare eliminare le foglie secche tagliandole via dalla pianta, così come le sue punte, soprattutto se danno segno di sofferenza.

L’innaffiatura è forse ciò che di più importante vi è da regolare di questa magnifica pianta tropicale: esse devono essere ben calibrate. Non devono essere troppe e troppo abbondanti per evitare che la pachira acquatica appassisca ma alo stesso tempo non bisogna farla soffrire.

 

Pachira, le malattie

Il vero problema della pachira acquatica, oltre che delle cure poco precise, è la clorosi ferrica. Essa dipende dalla tipologia di acqua usata e può portare alla decolorazione dell’esemplare stesso. E’ quindi necessario prendere in considerazione, dopo un trattamento con acqua semplice e sequestrene una volta al mese, la possibilità di utilizzare acqua decalcificata e demineralizzata per le sue innaffiature. Si tratta di un modus operandi che sul lungo periodo porta ad ottenere un esemplare sano e in salute.

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