Arnica montana contro le contusioni

Arnica Montana

L’arnica montana è un’erba medicinale perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae, alta dai 20 a i 60 centimetri, caratterizzata dai grandi fiori gialli dall’odore aromatico, che sono la parte più usata in fitoterapia. L’arnica montana è nota alle popolazioni europee e ai nativi americani da secoli, anche se è stata descritta per la prima volta nel XVI secolo dal naturalista Tabernae Montanus, che le diede il nome attuale.

L’arnica montana è diffusa nella parte europea che va dalla Penisola iberica alla Scandinavia passando per i Carpazi, mentre è assente in Gran Bretagna e piuttosto rara in Italia; cresce soprattutto nei terreni poveri e dai substrati aridi, comunque sempre nelle zone montane e, infatti, è assente nelle pianure. A causa delle coltivazioni intensive questa pianta sta diventando sempre più rara e infatti appartiene alla flora protetta.

L’arnica possiede proprietà antinfiammatorie e analgesiche, e il suo uso più diffuso è quello esterno per la cura delle ecchimosi, infatti è un ottimo rimedio per la cura delle contusioni, ma anche delle distorsioni, dei dolori articolari e muscolari, e può essere utilizzata come supporto nelle terapie post incidente e in caso di emorragie.

Le preparazioni di arnica più usate sono le creme, le tinture, e i balsami che possono essere d’aiuto in caso di infezioni delle mucose e della pelle; inoltre delle compresse imbevute di arnica sono l’ideale per curare le emorroidi; dall’arnica vengono estratti anche due olii essenziali, uno dai fiori e uno dai rizomi essiccati. Attenzione però: se la tintura di arnica viene ingerita non diluita può provocare tachicardia e collassi cardiocircolatori perché è piuttosto tossica.

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