Come coltivare riso nell’orto

Coltivare riso nell’orto è possibile. Può sembrare un’impresa titanica: in realtà, con un pizzico di attenzione e le cure giuste, dare vita a questa coltivazione è possibile. Ovviamente è necessario comprendere che la quantità di acqua da utilizzare dovrà essere molta e quindi valutare l’effettiva convenienza di un progetto di coltura simile.

The ducks at the paddy fields in summer

Bisogna infatti lavorare per creare una sorta di mini-risaia nel proprio appezzamento di terreno.  Esso deve essere preparato in modo che possa assorbire l’acqua in maniera uniforme. Non importa la sua tipologia: sabbioso, argilloso o basico va comunque bene. L’importante è che venga adeguatamente organizzato per non disperdere l’acqua e dare modo alle piantine di crescere. Le grandi quantità di acqua sono necessarie affinché le stesse si sviluppano. Si può coltivare il riso a “secco” solo in quelle zone dove sono assicurate dal meteo precipitazioni regolari corrispondenti a  più di 200 mm di pioggia al mese per almeno 3-4 mesi.

Semina del riso

La semina del riso si esegue ad aprile e deve essere condotta con degli speciali strumenti calcolando prima la temperatura dell’acqua e le condizioni climatiche esterne per sceglierne la giusta varietà. Prima di procederei semi devono essere sottoposti ad ammollamento e  disinfezione. Nella prima bisogna immergere in acqua per parecchie ore i sacchi contenenti i semi per aiutare la germinazione una volta giunte le sementi sul terreno. La disinfezione consente invece di evitare sul lungo termine nel corso della coltivazione l’attacco di parassiti e malattie al fine di ottenere un prodotto sano e privo di difetti colturali.

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