Erbe medicinali di Marzo

 erbe medicinali

CARDO DEI LANAIOLI (Dipsacus fullonum)
CARDO DEI LANAIOLI

Specie biennale a fusto eretto, rigido, co­perto di aculei; le foglie sono oblunghe, spinose e i fiori riuniti in capolini conici so­no di uno stupendo color lillà-viola. Questa pianta vegeta abbondante in pianu­ra e, soprattutto, nei luoghi incolti di mon­tagna e di collina.

Si coltiva senza difficoltà, in normale terra da giardino, meglio se un po’ sassosa e sabbiosa.

Annaffiare poco; la semina si effettua in pri­mavera. Sconsigliabile  la coltura in vaso.

Serve per preparare un infuso (grammi 2 di foglie in 100 grammi di acqua) ad azione diuretica e sudorifera, assai efficace nelle forme influenzali o per guarire i raffreddori. I capolini di questa pianta servono per car­dare la lana, pettinare stoffe o rattinare il panno.

 

FAVAGELLO  FAVAGELLO(Ranunculus Ficaria)

Erbacea perenne con fusti prostrati, foglie cuoriformi, lucenti, piuttosto grasse, e fiori gialli simili a stelline che appaiono in mag­gio.

Questa pianta nasce spontanea in quasi tut­ta la Penisola, nei campi o nei boschi pur­ché piuttosto umidi, anche ad altitudini su­periori ai 1000 metri.

Si coltiva non troppo facilmente, sempre in terreno molto fresco, al riparo dell’eccessivo sole o addirittura in ombra. Non è consiglia­bile la coltura in vaso. È pianta adatta per la decorazione delle vasche, degli stagni, o per arricchire i bordi dei corsi d’acqua.

Serve per guarire piaghe e foruncoli usando le foglie fresche ridotte in poltiglia e ap­plicate sulla parte dolente. Le sue foglie vengono anche cucinate come gli spinaci mentre i boccioli dei fiori, messi sott’aceto, sostituiscono i veri e propri cap­peri.

 

MESTOLACCIA (Alisma)MESTOLACCIA

 

Erbacea perenne con foglie ovali cuoriformi piuttosto grandi; fiori bianchi o rosa in leg­gere pannocchie ramificate, molto eleganti. Queste piante vivono nei luoghi paludosi e presso gli stagni, sia in pianura sia in mon­tagna.

Si coltiva facilmente, come tutte le specie acquatiche ornamentali, in terra ben conci­mata e soffice, mista a torba, in mezz’ombra o in ombra.

Serve per preparare un infuso diuretico e depurativo del sangue, usando le foglie nel­la dose di 2 grammi ogni 100 grammi di acqua. Berne 3 bicchieri al giorno. Per lenire i dolori articolari o alleviare la sofferenza provocata da un ematoma, si con­siglia di fare degli impacchi con decotto tiepido o caldo, ottenuto facendo bollire 5 grammi  di  foglie  in  100  grammi  di  acqua. 

 

 

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