International Sunflower Guerilla Gardening Day 2013: pianta un girasole

girasoli

Il primo maggio è solitamente ricordato come la festa dei lavoratori. Oggi però, per noi appassionati di giardinaggio è anche l’International Sunflower Guerilla Gardening Day 2013. La traduzione italiana sarebbe pessima, ma si tratta del giorno nel quale celebrare la primavera e la natura piantando un girasole…dovunque.

Una vera e propria “guerra” nella quale non c’è bisogno di pensare dove colpire: basta semplicemente dotarsi di una piccola zappetta o vanga per piantare i nostri semi di girasole e diffondere il verde in mezzo al cemento. Niente fave e pecorino o scampagnata fuori porta quest’anno, ma una azione mirata di “guerra verde” con la quale portare i giardini incoltivati o gli spazi verdi abbandonati a recuperare una loro dignità e bellezza grazie ad un piccolo gesto.

La giornata dei “girasoli d’assalto” è stata creata in Belgio dai “Brussels Farmer”, un gruppo di eco-guerriglieri aderenti al movimento della Guerrilla Gardening. Forse di questa iniziativa non avrete mai sentito parlare, ma è già arrivata alla sua sesta edizione. Ogni 1 maggio questo gruppo di ecologisti, seguito da centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, ha piantato girasoli in ogni spazio verde disponibile, accertandosi che gli stessi potessero sopravvivere fino a maturità.

Il girasole è una pianta che necessita essenzialmente di un’ottima esposizione solare e della giusta quantità d’acqua, ma è una fioritura al contempo molto forte. Senza contare che il suo significato simbolico è altrettanto importante. Non solo rappresenta in qualche modo il sole, che è fonte di calore e luce per tutti, ma è anche una pianta i cui “frutti” sono facilmente consumabili da uomini ed animali. E della sua bellezza vogliamo parlare?

Ciò che il gruppo chiede in questa giornata è che vengano scelti i semi di girasole più adatti a sopravvivere nella zona in cui ci si trova, si faccia un buco di due cm almeno nel pezzo di terreno abbandonato che si intende sistemare e che dopo aver coperto il tutto con terra ed acqua, si ritorni in seguito a ripulire dalle erbe e ad annaffiare il punto di semina.

Photo Credit | Thinkstock

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