Orto urbano a Lampedusa? Via al crowfounding

piantine orto

Sapete quanto ci piacciono gli orti urbani. E quando questi fanno parte di progetti interessanti dal punto di vista dell’ecosistema ci piacciono ancora di più. E’ il caso di “Porto l’orto a Lampedusa” che prevede la coltivazione della terra nei pressi dello scalo nautico dell’isoletta.

Per quanto la sua storia degli ultimi anni sembra essere stata caratterizzata solamente dagli sbarchi di persone provenienti dall’Africa e da altri paesi mediorientali travagliati dalla guerra, questa piccola isola di poco più di 10 kmq è stata per secoli porto franco delle più grandi popolazioni storiche dell’area mediterranea. E la sua terra è sempre stata considerata fertile e madre di buonissimi frutti, grazie ai venti che le hanno dato sollievo anche nelle estati più torride.

Questo progetto, “Porto l’orto a Lampedusa” non è solo un modo per dar vita ad un orto urbano funzionale e degno di questo nome. E’ anche uno dei mezzi per riqualificare il punto più a sud d’Italia, che a causa degli sbarchi e degli speculatori edili non viene trattato socialmente ed economicamente nel modo giusto. Soprattutto ora che il turismo, proprio a causa del forte flusso migratorio non va benissimo. Ci hanno pensato quindi “Terra! Onlus” ed il Circolo Legambiente “Esther Ada” a voler tentare di cambiare le cose, ripartendo proprio dalla coltivazione, l’attività di base per poter ritirare su le sorti di una popolazione e di un territorio senza sprecare risorse ma anzi creandone e dando modo di sfruttarle a dovere.

E questo è un progetto al quale tutti noi possiamo lavorare, aiutando a rendere effettiva la raccolta fondi che la Onlus ha iniziato per far partire il progetto riqualificando le zone della città che necessitano di essere riviste e trasformate in tanti piccoli orti urbani. Cosa ne pensate? Ne vale la pena di dare una mano ai nostri amici di Lampedusa? Secondo noi la risposta è positiva.

Photo Credit | Thinkstock

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