Orto, si dovrà pagare l’Imu?

orto pagare imuSi dovrà pagare l’Imu anche sull’orto? E’ una domanda più che lecita questa e nata dopo che il giornale “La provincia” nella sua versione comasca, ha lanciato l’allarme a tal riguardo qualche giorno fa. Le notizie in tal senso sono ancora discordanti, ma è necessario affrontare anche la sola eventualità. Semplicemente pensando a quelle che potrebbero essere le conseguenze per il cittadino e per le aziende che sugli appezzamenti di terra basano la loro sussistenza.

E’ come se mettessero una tassa sul giardinaggio: impossibile solamente da pensare. Eppure secondo i media varesotti la tassa sulle colture potrebbe essere davvero applicata e con aliquote davvero assurde, pari a quelle della seconda casa, e quindi dallo 0,76% all’1,04%. Se non ci trovassimo a maggio, e non si parlasse di Imu da mesi, si potrebbe pensare ad uno scherzo da primo aprile.

Secondo le teorie al riguardo sarebbe un problema in grado di coinvolgere sia le famiglie che hanno impiantato un orticello per la propria sussistenza sia i contadini che coltivano a scopo lavorativo. Da qualsiasi punto di vista di veda la questione, se una notizia del genere venisse confermata dal ministero delle Finanze, rappresenterebbe davvero il punto di non ritorno per molte persone.

Scorrendo in tal senso il testo completo della legge 16/2012 che effettivamente introduce tale tassazione sulla casa e sui terreni per coloro che sono coltivatori diretti e professionali di piante ed ortaggi, si scopre che il semplice cittadino non deve preoccuparsi, almeno in base alle ultime modifiche apportate lo scorso 26 aprile, di dover pagare anche sui pomodori che personalmente ha piantato in un piccolo lembo di terra. I piccoli orti famigliari sembrano essere esenti al momento da qualsiasi tassazione si voglia a livello locale.

Va altresì sottolineato che un’imposta di questo genere sui coltivatori professionisti e vivaisti, sebbene possa rientrare a livello teorico su una normale revisione delle regole  del catasto terreni, non farà altro che portare ancora allo stremo i lavoratori, abbattendo quell’ipotesi di crescita tanto sperata.

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