Pacciamare le piante con i gusci della frutta secca

Generalmente in inverno, e in particolar modo durante le feste natalizie, si è soliti mangiare più fretta secca: nocciole, mandorle, noci, noccioline, pistacchi e simili, da sgranocchiare davanti al camino in compagnia degli amici. Mano a mano che si mangia la frutta secca si forma un bel mucchio di gusci che di solito vengono buttati via, senza renderci conto dello spreco: i gusci della frutta secca possono essere usati per pacciamare le piante.

Mettere i gusci della frutta secca nei vasi delle piante serve ad aiutarle a combattere il freddo. All’estero questo sistema di protezione per le piante non è una novità e vengono usati gusci di nocciole e addirittura pigne. Proteggere il terreno intorno alla piante con del materiale vegetale si chiama pacciamatura e in Italia si fa soprattutto usando dei pezzi di corteccia oppure delle foglie.

La pacciamatura è una tecnica molto usata in giardinaggio e in agricoltura e consiste nel ricoprire il terreno con uno strato di materiale biologico in superficie in modo da impedire la crescita delle malerbe, mantenere l’umidità del terreno, e soprattutto per proteggere la pianta, e in particolar modo le radici, dal gelo dei mesi invernali. La pacciamatura esiste anche in natura, basti osservare le foglie che in autunno cadono ai piedi degli alberi e che poi rimangono lì tutto l’inverno a proteggere la pianta.

La pacciamatura può essere fatta anche per le piante in vaso, soprattutto nelle zone dal clima molto freddo, usando appunto i gusci della frutta secca, vi basterà rovesciarli nei vasi delle piante in balcone (è sufficiente uno strato di qualche centimetro) e la pacciamatura di “riciclo” farà il suo effetto: i gusci della frutta secca creeranno una specie di coperta che impedirà al gelo di arrivare alle radici pur permettendo alla pioggia di passare e, quindi, di nutrire la pianta. Inoltre, con il tempo, i gusci si sfalderanno e diventeranno un prezioso nutrimento naturale per le vostre piante.

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