Raperonzolo, pianta spontanea commestibile

raperonzolo

Il raperonzolo è una pianta appartenente alla famiglia delle campanule che cresce spontaneamente nei nostri prati e che per quanto da molti questa cosa sia ignorata, è molto buona se consumata, soprattutto se cruda.

Il raperonzolo è una pianta commestibile molto diffusa in tutto il nostro paese, a partire dai boschi fino ad arrivare in montagna. E’ una pianta dal ciclo biennale che sviluppa fusto eretto e fiori lilla, azzurri o biancastri a forma di campanula. La parte edibile è rappresentata dalle foglie e dalla radice che sotto terra si sviluppa in grandezza. In cucina viene utilizzata la sua parte interna carnosa e di colore biancastro, simile alle rape. Talvolta vengono mangiati anche i fiori, opportunamente lavorati, anche se si tende di più a lasciarli come semplice ornamento dei piatti.

Sia in fitoterapia sia in cucina, resta comunque la radice, va sottolineato, la parte più utilizzata, anche grazie al suo intenso sapore e alla quantità di principi attivi che possiamo trovare in essa e che vengono sfruttati dalla medicina naturale. Offrire le proprie cure a questa pianta spontanea significa lavorare a favore di un miglioramento netto del suo sapore già gradevole. Il raperonzolo è una pianta che può essere coltivata sia in piena terra ovviamente, sia in vaso anche se in entrambi i casi è bene controllare l’esposizione mantenendo le piante in zona semi ombreggiata. Annaffiate costantemente per mantenere sempre umido il terreno se le condizioni atmosferiche non dovessero rivelarsi poco adatte e in caso di coltivazione in vaso del raperonzolo utilizzate dei sottovasi che possano mantenere sempre umido l’ambiente.

Il raperonzolo è una delle erbe spontanee più gradevoli da consumare nel periodo invernale quindi se siete affascinati dal suo aspetto… e dal suo sapore non fatevi scappare l’occasione di dedicarvi un po’ a lui: i semi sono disponibili in ogni vivaio o negozio specializzato.

Photo Credit | Thinkstock

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