Ricino, la pianta

ricino coltivazione

Il ricino (Ricinus communis) è l’unica specie appartenente al genere Ricinus della famiglia delle Euphorbiaceae. Si tratta di una pianta erbacea perenne originaria dell’Africa tropicale che cresce un po’ ovunque nelle zone a clima temperato; molto nota per l’olio che si ricava dai suoi semi è in realtà una bella pianta ornamentale dal portamento maestoso: può crescere infatti fino a due metri di altezza ed è dotata di foglie digitate di colore rosso porpora o verde scuro. In estate si ricopre di vistosi fiori raggruppati in grappoli mentre tra agosto e settembre produce grossi frutti spinosi di colore rosso.

Quanto alle cure colturali, il ricino predilige le esposizioni soleggiate ma cresce bene anche in penombra; ama inoltre i terreni ricchi di materia organica e ben drenati. Le innaffiature devono essere moderate: durante la bella stagione si può intervenire ogni dieci-quindici giorni mentre durante l’autunno le bagnature devono essere diradate per essere sospese del tutto durante i mesi più freddi dell’anno. In primavera occorre invece intervenire con un concime organico.

Se decidete di piantare il ricino nel vostro giardino sappiate però che si tratta di una pianta velenosa; questo a causa della ricina, una glicoproteina estremamente tossica concentrata soprattutto nei semi dai quali si estrae il noto olio purgante. D’altra parte quest’ultimo deve il proprio potere lassativo all’acido ricinoleico che altera la mucosa intestinale e provoca grosse perdite di acqua e sali minerali.

Curiosità

Il nome Ricinus attribuito alla pianta gli deriva dall’aspetto dei suoi semi e significa zecca.

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