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Piante velenose, l’ageratina e la dieffenbachia

Le piante velenose possono essere molto belle ma devono essere maneggiate con cura. Due in particolare sembrano essere caratterizzate da una forte potenza venefica: l’ageratina altissima e la dieffenbachia. Quali sono i loro effetti?

dieffenbachia

Piante velenose per animali domestici

Piante velenose per animali domestici (Foto)

Se avete in famiglia degli animali domestici, cani o gatti oppure altri pet da compagnia, come un coniglio, fate attenzione ad alcune piante che possono essere pericolose proprio per la loro salute. Oggi vi vogliamo presentare un esempio di alcune di queste piante velenose per animali domestici, attraverso una galleria fotografica per permettervi di individuarle meglio.

Piante velenose per animali domestici

dieffenbachia specie più diffuse

Dieffenbachia, le specie più diffuse

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Lo splendido fogliame fa bella mostra di sé tra le pareti domestiche per tutto il corso dell’anno, decorando l’ambiente circostante come poche altre piante riescono a fare. Lei è la splendida Dieffenbachia, pianta perenne originaria del continente americano ed appartenente alla famiglia delle Aracee. Si tratta di una pianta caratterizzata da fusti che in alcuni casi raggiungono i due metri di altezza.

Dieffenbachia: le cure colturali

Molto spesso capita che le piante da appartamento perdano le foglie alla base; questo fenomeno è normale soprattutto se si tratta di esemplari già adulti, che possono attraversare un periodo di caduta delle foglie. Negli esemplari giovani, la perdita basale delle foglie può dipendere da diversi fattori, primi fra tutti quelli di carattere climatico come le correnti d’aria, oppure da eccessive bagnature, dal ristagno idrico o dalla carenza di elementi nutritivi.

Quando le piante si spogliano alla base, perdono gran parte della loro bellezza e della loro salute, quindi è necessario intervenire rapidamente. Una delle piante da appartamento che perde più spesso le foglie basali è la Dieffenbachia, un esemplare coltivato proprio per le sue foglie molto decorative.

Non appena si manifesta il fenomeno della caduta delle foglie basali, è necessario intervenire subito sottoponendo la pianta ad un intervento drastico ma indispensabile, ovvero tagliare la pianta a 10 o 15 centimetri dalla base ed ottenere diverse talee che poi potranno essere usate per assicurarsi nuove piante.

Portare le piante d’appartamento all’esterno

piante da interno

Il mese di maggio è il momento ideale per portare all’esterno le piante che fino a questo momento abbiamo tenuto in appartamento, in modo che anch’esse godano delle temperature miti che le aiuteranno a ringiovanirsi e rinvigorirsi. Sistemiamole dunque in un luogo luminoso, al riparo da venti e forti piogge, dopo avere sostituito il primo strato di terra con nuovo terriccio.

Tuttavia, ciascuna pianta da interno ha le proprie esigenze e necessita di specifiche cure anche al momento di essere portata fuori. Vediamo quindi come tenere in forma alcune tra le piante più diffuse tra le mura domestiche: spatifillo, camedorea e dieffenbachia.

Spatifillo

Lo spatifillo è forse la più diffusa tra le piante da interno. Portata all’esterno in questo periodo dell’annosi svilupperà e produrrà nuovi fiori. Sistematela in un punto luminoso ma al riparo dai raggi solari diretti e proteggetela dai parassiti somministrando un insetticida sistemico in pastiglie.

La Dieffembachia, caratteristiche generali e tecniche colturali

dieffembachia

E’ una delle piante da interno più decorative ed esotiche e al tempo stesso abbastanza facile da coltivare, anche se richiede attenzione e cure. La grande varietà di forme della foglia, ha reso la dieffenbachia una pianta molto popolare coltivata sia in serra sia in casa, dove rappresenta un sicuro centro d’atten­zione. Può diventare, a seconda delle varietà, abbastanza grande; talvolta ha fusti forti, spessi e ramificati; altre volte è compatta con fusti eleganti e sottili.

Anche questa pianta va trattata con… i guanti, e non in senso metaforico: infatti la sua linfa contiene una sostanza irritante e pericolosa per le persone allergiche.

La specie di maggiore rilievo e più comunemente reperibile è la Dieffenbachia pietà o, come più correttamente è chiamata oggi, Dieffenbachia maculata, originaria delle zone tropicali del Brasile; possiede foglie ovali, leggermente lanceolate, di colore verde lucido macchiate di bianco avorio. Quando, molto raramente, fiorisce produce una infiorescenza a spadice.

Raggruppare le piante, ecco come farlo al meglio

rGGRUPPARE LE PIANTE

Raggruppare armonicamente le piante è il metodo più ad effetto per disporle in casa. Le piante stanno bene riunite fra loro in gruppo: si crea in tal modo un mini-ambiente naturale; per di più annaffiarle diventa anche più facile! Di contro alcune piante meritano una particolare sistemazione per mostrare tutta la loro bellezza ed il loro aspetto lussureggiante, infatti molte specie, come le Palme Howea e le piante di Fatsia Japonica, sono sufficientemente imponenti per stare da sole.

Se decidete di allestire un gruppo di piante, le soluzioni estetiche sono infinite: la sola cosa di cui preoccuparsi è che tutte  abbiano le stesse esigenze o avversioni. Per esempio, non mettere un Filodendro amante dell’umidità proprio vicino ad un Cactus che ha bisogno di poca acqua.

In gruppo le piante possono essere separate, una accanto all’altra, oppure nello stesso contenitore. Quest’ultimo metodo è probabilmente il metodo migliore: ciò che è necessario è solo un contenitore abbastanza grande da accogliere tutti gli esemplari. Riempite il contenitore con una composta a base di torba e disponetevi in modo armonico le piante. Controllate se vi soddisfa la disposizione adottata, quindi, quando avrete finito, annaffiate il tutto molto bene. Per un risultato migliore i contenitori devono essere di dimensioni adatte;  sceglieteli di terracotta e non di materia plastica: la terracotta, infatti, è porosa e permette all’umidità di giungere alle piante molto più facilmente.