Piante grasse, come prendersene cura e quando effettuare il rinvaso

 piante grasse

 Un’altra importante precauzione che è bene osservare quando parliamo di piante grasse, è quella di effettuare frequenti controlli delle piante, per constatare tempestiva­mente l’eventuale presenza di parassiti o di malattie crittogamiche.

Fra i nemici più temibili delle piante grasse vi sono due parassiti vegetali (Botrytis cine­rea e Phytophora cactorum) che si sviluppa­no quando vi è un eccesso di umidità e che contribuiscono all’insorgere dei fenomeni di marciume. Per difendere le piante da questi due nemici, oltre al rigoroso controllo delle annaffiature, è opportuno ricorrere almeno una volta al mese al solfato di rame, da spargere sulla pianta proprio come se si vo­lesse incipriarla tutta.

Fra i parassiti animali vi sono le cocciniglie, gli afidi, il ragno rosso, le tripidi e le luma­che.

Parassiti delle piante: la Psilla

psilla

La Cacopsylla pericola è un parassita delle piante che si diffonde sui frutti, sui boccioli e nella parte inferiore delle foglie delle piante ornamentali e da frutto, causandone ingenti danni. Questo insetto succhiatore, meglio conosciuto come Psilla, è in grado di causare gravi debilitazioni nelle piante colpite, con conseguente riduzione della produzione di fiori e frutti, per due motivi: il primo è dovuto dagli attacchi stessi che sono piuttosto massicci, il secondo è provocato dalla copertura di melata che favorisce lo sviluppo di fumaggine.

Gli insetti Psilla adulti raggiungono una lunghezza che va dai 2 ai 3 centimetri, e sono di colore rossastro con l’addome scuro e con ali lucide e spioventi. Di solito svernano sotto la corteccia degli alberi e riprendono la loro attività in marzo, deponendo 4 o 5 generazioni uova sui rami, sui germogli e sulla corteccia delle piante.

Parassiti delle piante: la mosca della frutta

mosca della frutta

Se notate che i frutti dei vostri alberi sono rovinati o tendono a cadere potrebbe dipendere dall’attacco della Ceratitis capitata, ovvero della mosca della frutta, un insetto fitofago la cui larva si sviluppa all’interno della polpa di molta frutta; non a caso, un ottimo sistema per verificare se gli insetti sono presenti o meno, è quello di osservare se il frutto appare molto morbido al tatto e se sono presenti piccoli fori.

L’origine della mosca della frutta è incerta, si pensa che provenga dall’Africa mediterranea, ma orma si è diffusa in tutto il mondo, tanto da essere considerata il pericolo numero uno per la frutticoltura a causa della sua polifagia, dell’entità dei danni e dalla difficoltà di controllo. In Italia, gli alberi da frutto maggiormente colpiti sono il pesco, l’albicocco, il fico e il caco, ma in casi di infestazioni particolarmente intense, la Ceratitis capitata può attaccare anche altri alberi.

Calceolaria, dove utilizzarla, malattie e parassiti e le specie più belle

calceolaria

È tale la grazia di questa pianta da renderla adatta ad essere impiegata ovunque, in giar­dino come sul balcone, ma purtroppo a que­sta possibilità si contrappongono le limita­zioni imposte dalle avversità climatiche che, in molte regioni, consentono di utilizzare le calceolarie soltanto come specie da apparta­mento. Altrove, invece, è possibile piantare le calceolarie anche in piena terra o in cas­sette all’aperto, per formare bordure o per arricchire il rock-garden.

Le calceolarie possono essere attaccate con una certa facilità da cocciniglie e pidocchi, e il loro fogliame può essere deturpato dal «mal bianco». Al primo accenno della pre­senza di parassiti, è necessario intervenire subito con olio anticoccidico contro le coc­ciniglie e insetticida al piretro  contro i pidocchi o afidi. Per la lotta contro il «mal bianco» (una patina bianca o fari­nosa) si consigliano irrorazioni di acqua e zolfo ramato (4 g ogni litro d’acqua) da ri­petere ogni settimana sino alla completa scomparsa dell’infezione.

Fra le calceolarie arbustive,  le più note per il loro valore decorativo sono queste:

Parassiti delle piante: le lumache

lumache delle piante

Le lumache che attaccano le piante, a differenza di quelle che popolano mari e fiumi, possiedono i polmoni per poter respirare nella terra, e appartengono a varie famiglie. Le lumache si trovano soprattutto nelle zone molto umide, agiscono di notte e sono in grado di provocare gravi danni alla coltura che attaccano, in quanto mangiano le foglie di qualsiasi tipo di pianta e arbusto.

Nonostante le loro piccole dimensioni sono molto voraci e l’attacco di una notte può indebolire l’intera pianta, soprattutto se non è abbastanza forte da sostituire in breve tempo la parte mangiata dalle lumache.