Tingide del pero, insetto parassita

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La tingide del pero è un insetto parassita che predilige l’ospite al cui nome è ispirato, il melo, diverse rosacee di tipo ornamentale e le dupracee. I suoi danni,soprattutto in caso di forte infestazioni, può essere rivelante.

Come spesso accade in natura gli insetti più piccoli sono quelli più capaci di creare danni. La lunghezza delle tingidi è infatti pari a circa 3-3,5 mm di lunghezza, ma la loro capacità di disturbare le piante ospiti è inversamente proporzionale alla loro grandezza. Il corpo di questo insetto è scuro, appiattito e con due espansioni del pronoto. Ha le ali anteriori trasparenti e poste orizzontalmente rispetto alla sua conformazione con una tipica fitta reticolatura che suddivide ali ed espansioni del torace in cellette poligonali.

La tingide del pero, sia nella sua forma larvale che in quella adulta è un insetto che colonizza la pagina fogliare inferiore che appare punteggiata di nero. Questo accade per via della deposizione delle uova che le femmine di questo animale eseguono nel mesofillo lasciando le stesse in parte scoperte all’esterno e ricoperte di escrementi di colore scuro, quasi nero. Se fate attenzione, osservano le foglie riuscirete a vedere che sulla pagina inferiore delle stesse appare anche traccia di residui delle sue varie mute.

Il danno, che è quello che ci interessa di più conoscere, è causato da ogni stato della tingide del pero. Essi pungono le foglie svuotando il mesofilo, favorendo lo sviluppo di punteggiature giallo-argento che ricoprono pian piano la foglia e che in caso di grandi infestazioni la portano a seccarsi e cadere. Non solo: punture trofiche ed escrementi portano spesso a filloptosi precoci. Aprile è il mese nel quale l’insetto è decisamente più attivo, sebbene a seconda dei climi si possano raggiungere anche quattro generazioni l’anno.

La lotta, di tipo chimico, non viene quasi mai effettuata. Non perché non sia pericoloso ma perché solitamente sembrano essere sufficienti gli interventi eseguiti contro i suoi altri parassiti.

Photo Credit | Wikipedia

 

 

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