Aneto, usi e proprietà

aneto

L’aneto, il cui nome scientifico è Anethum graveolens. è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Ombrelliferae originaria dell’Asia Minore, anche se ormai si è da tempo naturalizzata in Europa. Questa pianta possiede delle importanti proprietà medicinali, tanto da essere usata in fitoterapia per la cura di diverse patologie, come ad esempio il bruciore di stomaco.

Le proprietà benefiche dell’aneto si devono al suo contenuto di olio essenziale, tannini, resine, mucillaggini e sostanze azotate; in particolare, questa pianta contiene l’anetolo, un olio essenziale molto usato in fitoterapia e non solo. Grazie alla presenza di vitamine del gruppo B e dei flavonoidi, l’aneto è utile attivare la secrezione di alcuni ormoni ed enzimi dall’azione calmante; inoltre contiene fibre e minerali e, per questo, è un buon alleato delle donne in allattamento che vogliono aumentare la secrezione lattea.

L’aneto è usato soprattutto come antispasmodico, stomachico, carminativo e per la sua azione diuretica e vermifuga. Le parti usate dell’aneto sono le radici e i frutti che devono essere raccolti a fine estate. L’uso principale dell’aneto è come rimedio contro il bruciore di stomaco, ma è efficace anche in caso di crampi allo stomaco, diarrea, di insonnia, per combattere l’influenza e per favorire la digestione.

Come utilizzare, dunque, l’aneto? I semi sotto forma di tisana aiutano a calmare il singhiozzo, le coliche e ad favorire la secrezione lattea; le radici in tisana servono a combattere le malattie da raffreddamento, mentre gli sciacqui esterni aiutano in caso di infiammazioni cutanee.

La tisana raffreddata può essere usata anche per fare dei gargarismi in caso di infiammazioni della gola. Molto usato in cucina come condimento aromatico, basta cospargere dei semi di aneto al cibo per favorire la digestione e combattere aerofagia e meteorismo. Masticare i semi di aneti vi aiuterà anche in caso di alito cattivo.

 

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