Cyrtomium falcatum, ovvero la felce alloro

Cyrtomium falcatum

Il Cyrtomium falcatum, meglio conosciuto come felce alloro, è pianta appartenente alla famiglia delle Driopteridacee, originaria delle Cina e del Giappone. Il Cyrtomium falcatum è una felce terrestre caratterizzata dalle foglie verde lucido lunghe circa 7 centimetri e disposte in modo alternato lungo il fusto, che è uno stelo sottile di colore scuro. Questa pianta forma un cespuglio che può raggiungere 60 centimetri di altezza.

La temperatura minima che bisogna garantirgli in appartamento è di 13°C, mentre in estate non dovrebbe superare i 18°C; se la temperatura scende sotto ai 10°C la pianta entra in uno stato di semiriposo, anche se conserva le foglie; in questo stato è importante mantenere il substrato sempre umido controllando che si asciughi. 

Giardini d’Autore di Riccione: la rassegna delle rarità botaniche

giardini d'autore

Ieri vi abbiamo parlato di Verdecasa, il salone del giardinaggio che si terrà da oggi fino al 21 marzo marzo a Padova; oggi è il turno di un’altra iniziativa che ha per protagonisti i fiori e le piante, ovvero Giardini d’Autore, la manifestazione che atta a presentare le rarità botaniche, che si terrà dal 21 al 22 marzo presso la Villa Lodi Fè di Riccione, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Rimini, del Comune di Riccione.

La rassegna, che non a caso viene fatta nel primo giorno di primavera, vuole essere il punto di riferimento di tutti gli esperti del settore e di tutto coloro che vogliono allargare gli spazi verdi all’interno della propria casa, oppure che desiderano avvicinarsi all’arte del giardinaggio.

Verdecasa 2010: il Salone del giardinaggio di Padova

Verdecasa2010

Tutti gli amanti dei fiori e delle piante non potranno perdersi Verdecasa 2010, il salone del giardinaggio che si terrà a Padova dal 19 al 21 marzo. Un’occasione unica per ammirare tante specie di piante e fiori e per scoprire nuove idee per arredare il balcone o il giardino, grazie ad un’esposizione immediata che permetterà di rendersi conto subito del risultato finale.

Oltre alle piante e ai fiori, a Verdecasa saranno proposti anche dei prodotti vegetale per il benessere e la cura della persona, passando per il cibo ad impronta biologica. Grazie all’Associazione Euganea Bonsai, saranno offerte molte informazioni sui bonsai: dai corsi per curarli ad una bellissima esposizione di bonsai rari.

Marzo, tempo di prepararsi a seminare il basilico

seminare basilico

Uno dei lavori da fa fare a marzo, o per lo meno a inizio primavera, è quello di preparare il basilico per la semina definitiva; in questo periodo non può essere seminato in piena terra, se non nelle zone temperate, in quanto è ancora necessario proteggerlo dalle basse temperature notturne e dal vento. È però possibile seminarlo al riparo, ovvero a circa 18-20°C, per poi trapiantarlo in piena terra quando la temperatura esterna sarà più mite, del resto, il basilico cresce bene anche in vaso.

Per la semina in cassette riscaldate dovete disporre alcuni semi dentro a piccoli vasetti riempiti con il terriccio adatto, ricoprirli con un sottile strato dello stesso e mantenerlo umido fino alla comparsa dei primi germogli. Quando le piantine avranno formato tre o quattro foglie, dovrete in vaso o in piena terra.

Veli bianchi nelle piante? È l’opera delle larve di Hyponomeuta hexabola

Hyponomeuta hexabola

Spesso capita di vedere, attaccati ai rami degli alberi o degli arbusti dei veli bianchi: si tratta dell’opera dell’Hyponomeuta hexabola; le larve di questa farfalla si attaccano alle foglie che spuntano in primavera e tessono sottili veli bianchi simili a ragnatele, che le proteggono dagli agenti atmosferici e dagli uccelli. Esistono diverse specie di Hyponomeuta, e ognuna agisce su un diverso tipo di pianta; queste farfalle agiscono soprattutto in Europa.

Le larve di Hyponomeuta hexabola sono molto piccole, addirittura meno di un millimetro, di solito nascono in agosto e passano tutto l’inverno sulla pianta ospite; in primavera si raggruppano e iniziano a “lavorare” sulle foglie novelle, con il risultato che la pianta perde tutte le foglie.

Piante grasse: il genere Sedum

sedum

Il genere Sedum comprende circa seicento specie di piante succulente sia annuali che perenni, rustiche e semirustiche, dalle foglie carnose, appartenenti alla famiglia delle Crassulaceae, e originarie dell’Europa e del Caucaso.

Le piante del genere Sedum si coltivano soprattutto per i fiori ornamentali e per la forma e il colore delle foglie, anche se le specie rustiche sono adatte anche per bordure e per i giardini rocciosi. I fiori delle piante appartenenti a questo genere sono stellati, riuniti in infiorescenze e dai colori che variano dal giallo al rosa e al bianco.

Malattie degli alberi da frutto: lo Sharka

sharka

Lo Sharka, con conosciuto anche come Plum pox, è una patologia virale molto pericolosa per il genere Prunus, causata dal Plum Pox Virus, e da diversi tipi di virus che colpiscono sopratutto alberi da frutto come il pesco, l’albicocco e il susino, ma anche alcune specie ornamentali e selvatiche.

I principali vettori del virus sono gli afidi, ma si diffonde anche per il trasferimento su lunghe distanze di materiale infetto. Il Plum Pox Virus non è pericoloso per i consumatori, ma il suo attacco rende invendibili i frutti e causa la morte della pianta.

Il luppolo, la pianta dai mille usi

luppolo

Il luppolo (Humulus lupulus) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Cannabaceae, che può raggiungere anche i sette metri di altezza; le foglie di questa pianta sono cuoriformi e picciolate, con la parte superiore ruvida e quella inferiore resinosa. È una specie dioica e quindi i fiori sono presenti su individui separati; i fiori maschili sono riuniti in pannocchie, mentre quelli femminili presentano un cono membranoso; entrambi sono di colore verde e la fioritura avviene in estate.

Il luppolo ama gli ambienti freschi e terreni fertili, non a caso cresce spontaneamente vicino ai corsi d’acqua, lungo le siepe e ai margini dei boschi; viene usato soprattutto per la produzione della birra o, meglio, per conferire alla bevanda quel caratteristico sapore amaro; prima del luppolo venivano usate altre spezie, ma questa pianta è migliore perché funge anche da conservante naturale in quando possiede proprietà antibatteriche; inoltre, il luppolo aiuta anche nella tenuta della schiuma e a coagulare le proteine in sospensione nella birra rendendola più limpida.

Il luppolo, e in particolare le sue infiorescenze femminili, vengono usate anche in fitoterapia, in quanto possiede proprietà sedative ed è un ottimo equilibratore nervoso, infatti  è utile per combattere l’insonnia e gli stati di eccitabilità legati al nervosismo.

Piante da appartamento, la Violetta tedesca

violetta tedesca

L’Exacum affine, meglio conosciuta come Violetta tedesca, è una pianta erbacea perenne originaria dell’isola di Suqutra, in Yemen, appartenente alla famiglia delle Genzianacee. Questa specie viene coltivata sia come annuale che come biennale; le foglie sono arrotondate e lucide, lunghe circa 3 centimetri, mentre i fusti dono lievemente carnosi. I fiori sono piccoli, circa 1 o 2 centimetri di diametro, di colore lilla, bianco o azzurro, e sbocciano tutto l’anno.

La Violetta tedesca forma un piccolo cespuglio tondeggiante che può raggiungerei 60 centimetri di altezza. I fiori appassiti vanno sempre eliminati direttamente con le mani, senza usare forbici; vanno evitati i raggi diretti del sole, anche se è comunque necessaria una luce intensa affinché la pianta continui a fiorire. Durante il periodo vegetativo la pianta richiede annaffiature regolari, anche se non devono mai verificarsi ristagni d’acqua, soprattutto d’inverno.

Piante grasse: la Graptopetalum bellum

graptopetalum bellum

Al genere Graptopetalum appartengono delle piante grasse originaria dell’America Centrale, appartenenti alla famiglia delle Crassulaceae, particolarmente adatti ai giardini rocciosi. Questo genere si caratterizza per le foglie spesse, acquose e succulente, e per i fiori raggruppati in piccole ombrelle sorrette dallo stelo.

Esistono diverse varietà di Graptopetalum: c’è quella Ametistinum che sembra un piccolo arbusto, con foglie di colore grigio-blu, la Pachyphyllum simile alla varietà precedente ma con le foglie bianche, la Paraguayense dalle foglie bianco-grigie e con i fiori bianchi e la Graptopetalum bellum, una pianta grassa ideale per gli interni che si caratterizza da fiori rossi che sbocciano in primavera.

Il genere Echeveria

genere echeveria

Le piante appartenenti al genere Echeveria sono delle succulente appartenenti alla famiglia delle Crassulaceae originarie del Messico, che prendono tale nome in onore del pittore messicano Atanasio Echeverria, famoso per i suoi dipinti di piante. Le piante Echeveria si caratterizzano per avere le foglie piatte e carnose disposte a rosetta, e fiori di lunga durata.

Le piante del genere Echeveria sono abbastanza facili da coltivare e hanno poche esigenze: l’importante è ricreare il più possibile le condizioni del loro habitat naturale; richiedono un terreno poroso molto drenante composto da terra concimata unita a polvere di carbone e a sabbia grossolana, e un’esposizione molto luminosa, che per alcune specie si traduce in piena esposizione al sole.

Le annaffiature devono essere regolari nel periodo estivo, mentre possono essere sospese in inverno, soprattutto se la temperatura scende sotto ai 4°C; in caso di temperature superiori, la pianta deve essere bagnata raramente.

Dichondra repens per un prato rigoglioso

dichondra repens

La Dichondra repens è un’erbacea strisciane appartenente alla famiglia delle Convolvolacee, molto usata per la formazione dei prati, caratterizzata da foglie tondeggianti che ramificano molto velocemente permettendo alla pianta di propagarsi rapidamente. La Dichondra repens può essere coltivata in quasi tutte le fasce climatiche, anche se predilige le alte temperature, vegeta in tutti i mesi dell’anno e preferisce i suoli acidi o alcalini freschi e poco compatti.

La Dichondra è molto richiesta per la formazione di tappeti erbosi grazie alle sue caratteristiche e alle sue esigenze colturali contenute: non supera mai i 4 o 5 centimetri e non necessita di cure particolari. Se esposta in luoghi soleggiati tende a formare cuscini uniformi, mentre cresce verso l’alto e si dirada se è esposta all’ombra.

Piante da appartamento, l’Acalypha wilkesiana

Acalypha wilkesiana

Qualche tempo fa vi avevamo illustrato le caratteristiche dell’Acalypha hispida, oggi è il turno di un’altra specie di Acalypha, e cioè quella wilkesiana. Il genere Acalypha, appartenente alla famiglia delle Euforbiacee, comprende arbusti di colori vivaci e intensi, caratterizzati da uno sviluppo molto rapido. L’Acalypha wilkesiana, in particolare, si riconosce per le foglie ovali, che raggiungono i 15 centimetri di lunghezza e presentano colori diversi, secondo le varietà: dal verde al bianco, con sfumature crema, arancioni e rossastre combinate con macchie grigie.

L’Acalypha wilkesiana è una pianta arbustiva compatta, che nel suo habitat naturale può raggiungere i 2 metri di altezza. La coltivazione di questa pianta non presenta particolari problemi, purché le si assicurino temperature invernali moderate e una relativa umidità. Le annaffiature devono essere abbondanti, tanto che la caduta delle foglie è un chiaro sintomo di mancanza di acqua e di umidità.

Cimbidio, l’orchidea facile da coltivare

cimbidio

Il Cymbidium hybridum, meglio conosciuto come cimbidio, è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee, ed è una specie originaria delle regioni montuose del Sudest asiatico e dell’Australia. Il cimbidio è una pianta erbacea fornita di pseudobulbi che immagazzinano le sostanze di riserva; le foglie sono strette e lanceolate e rimangono sulla pianta tutto l’anno.

La fioritura di alcuni esemplari avviene in autunno e in inverno, mentre di altri in primavera, e, comunque, si protrae per tre mesi. Il cimbidio è una delle orchidee più diffuse e facili da coltivare, anche perchè si tratta di una pianta molto resistente che durante la stagione calda può essere tenuta all’aperto in una zona luminosa e ventilata, ma non esposta direttamente ai raggi del sole; anche se tenuta all’interno ha bisogna di molta luce ma mai diretta.