Coni portapetali per matrimonio all’aperto

“You can get anything in this world if you genuinely don’t want it.”  G. Orwell

“Keep the aspidistra flying” : facciamo sventolare l’aspidistra, come una bandiera. Certo, il significato che Orwell attribuiva a queste parole quando nel 1936 quando scriveva l’omonimo romanzo non avevano un’accezione positiva, ma piuttosto sarcastica. L’aspidistra ha la straordinaria capacità di resistere al caldo e al freddo, alla polvere, al buio (quante volte l’abbiamo vista nascosta negli androni bui dei palazzi?): non necessita di particolari cure, ed era la pianta più diffusa nelle abitazioni della piccola borghesia inglese. Anche Gordon, il protagonista della storia, ne ha una, ma la maltratta in quanto simbolo del mondo che detesta, fatto di convenienza, apparenze, conformismo, aspirazioni meschine al benessere materiale come fine ultimo della vita.

L’aspidistra ci regala un grande insegnamento: tutte le piante necessitano di cure e attenzione, ma sono a volte più resistenti di quello che pensiamo. Così attraverso l’occuparci delle piante sviluppiamo una metafora fondamentale: ci rendiamo conto che non è necessario trattarle come cristalli pronti a rompersi, ma dar loro il necessario spazio per crescere e svilupparsi autonomamente, il corretto nutrimento, aiutandole a proteggersi quando necessarioimpariamo a prenderci cura di noi stessi, della nostra parte più delicata rafforzandola a ogni innaffiatura, a ogni pacciamatura, a ogni gesto con cui ci prendiamo cura di loro. 

L’aspidistra è una pianta dalla fioritura piuttosto insignificante ma dalle lunghe foglie – possono raggiungere i 70 cm – che nelle composizioni floreali si prestano a mille usi diversi. Sono infatti foglie resistenti e di un bel verde intenso e lucido, che possono essere inserite nei bouquet o utilizzate per realizzare centritavola, segnaposto o, per fare degli esempi, dei conetti che possono contenere riso o petali. In questo caso presentiamo un’idea per l’allestimento di un matrimonio all’aperto: si tratta di un cesto poggiato su un’alzata largo circa un metro, riempito con nastri di tulle e conetti di aspidistra colmi di petali di rose.

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