Corbezzolo, usi e curiosità

Il corbezzolo, conosciuto scientificamente sotto il nome di arbutus unedo non è solamente una interessante pianta ornamentale, ma come tutte le piante officinali ha in qualche modo delle qualità che possono trovare utilizzo anche nella vita di tutti i giorni. Soprattutto in questo periodo autunnale quando per una particolare caratteristica della pianta, la stessa si trova ad ospitare contemporaneamente fiori e frutti.

Si tratta di una pianta tipica della macchia mediterranea, il cui la connotazione del nome “unedo” discende direttamente dal grande scrittore romano Plinio il vecchio, che contrariamente alla maggior parte della popolazione del tempo ( e attuale, n.d.r) non gradiva affatto il sapore del corbezzolo, sostenendo che fosse terribilmente insipido e che dopo averne mangiato uno  (unum-uno + edo-mangiare = unedo) la voglia di gustarne altri scemava terribilmente.

Una leggenda vuole che siano stati di ispirazione per il colore della bandiera italiana, facendo di questo albero un simbolo del Risorgimento. Entrando nello specifico dei suoi usi, della pianta non viene quasi “buttato via nulla”. In particolare ci si concentra sull’utilizzo delle foglie e dei frutti. Questo perché le foglie del corbezzolo sono piene di principi attivi importanti per il corretto funzionamento del nostro corpo.

Parliamo di tannini e arbutoside, i quali hanno non solo una azione antisettica, ma anche astringente e diuretica, e si rivelano ottimi quindi non solo per perdere i liquidi in eccesso ma anche per garantire una certa motilità intestinali. Non bisogna però eccederne nel consumo: come in tutte le cose vi è bisogno di misura: nelle persone più sensibili l’alcaloide in esso contenuto può creare qualche effetto collaterale.

I suoi frutti, sebbene a Plinio il Vecchio non piacessero particolarmente, sono commestibili e molto buoni da mangiare.  Tipici della traduzione marchigiana e corsa, vengono spesso consumati freschi o sotto spirito. Sono molto amati anche sotto forma di liquore e marmellata, e vengono fatti fermentare con successo per produrre delle bevande alcoliche.

2 commenti su “Corbezzolo, usi e curiosità”

  1. nelll’estate appena trascorsa ho mangiato per la prima volta il corbezzolo devo dire che a me è piaciuto, vorrei conoscere le sue proprità curative e come si può utilizzare gastronomicamente. grazie angela

    Rispondi
  2. @ angela:
    Salve Angela, all’interno del nostro articolo indichiamo brevemente in quali “campi” della salute il corbezzolo ha effetto. Provvederò al più presto ad approfondire il tutto ad ogni modo. 🙂

    Rispondi

Lascia un commento