Crisantemo, tra business e speculazioni

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La crisi non ferma la voglia degli italiani di omaggiare i propri defunti ed anche quest’anno si prevede un boom nella vendita dei fiori, in particolare del crisantemo, da sempre simbolo della ricorrenza più dolorosa dell’anno. Il business sulla vendita dei crisantemi si allarga ogni anno, ma occorre fare attenzioni alle speculazioni, come avverte la Confederazione Italiana Agricoltori (Cia).

La Cia ha diffuso una nota nella quale mette in guardia il consumatore, comunicando che il prezzo dei crisantemi non è lievitato rispetto allo scorso anno, nonostante il caldo afoso che ha caratterizzato l’ultima estate:

La Cia precisa che la produzione nazionale di crisantemi, nonostante la siccità e la calura estiva, sarà di ottima qualità e non vi saranno grandi difficoltà a rispondere a tutti gli ordini. Per i crisantemi c’è un’ampia gamma di offerte diverse per forma, colore, grandezza e prezzo. Le quotazioni all’ingrosso restano in linea, se non più basse, con quelle dello scorso anno: tra 0,60 e 0,75 euro a stelo delle varietà Anastasia, Avignon, Dalia, Dylana, Eleonora, Pin Pon, Resolute, Sheena, Snow Down, Spider e Veneri. Per dare un’idea di quanto sia importante la ricorrenza del 2 novembre, non solo per i crisantemi ma per tutti i fiori che vengono commercializzati in questa occasione, è sufficiente pensare che in questo periodo si concentra il 30 per cento del commercio floricolo totale italiano.

Attenzione dunque alle speculazioni, ai produttori o distributori che tentano di incassare oltre il lecito nella vendita dei crisantemi, approfittando della Commemorazione dei Defunti solo per riempire le casse, svuotando le tasche del consumatore.

COME DIFENDERSI DALLA SPECULAZIONE SULLA VENDITA DEL CRISANTEMO.  Per difendersi, occorre rispettare diverse regole, acquistando ad esempio i fiori dal venditore di fiducia o in un vivaio. Non si può pretendere si arrivare di fronte al cancello del cimitero e trovare l’offerta strepitosa, poiché spesso ci si imbatte negli speculatori proprio a ridosso delle tombe. Questo non significa che i banchi nei pressi del cimitero siano gestiti unicamente da speculatori, ma solo che durante il ponte di Ognissanti è più facile trovare venditori occasionali che approfittano dell’occasione per aumentare il business.

Photo Credits: Thinkstock

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