Significato dei fiori: i crisantemi

Oggi, continuando ad esplorare il mondo del significato dei fiori,  riprendiamo a parlare di un fiore  molto particolare, utilizzato da noi in contesti tristi e considerato un fiore portatore di bene nel resto del mondo. Sicuramente avete già capito, sono i crisantemi.  Il suo reale significato infatti, basato molto anche sull’etimologia stessa del suo nome ( in greco è traducibile letteralmente con “fiore d’oro”, n.d.r.), è in fatti quello di vita e felicità. L’esatto opposto del significato che il crisantemo prende in Italia.

Come mai questa discrepanza di linguaggio? La spiegazione è più semplice di ciò che si possa credere. E’ infatti legata alla concomitanza più o meno precisa che intercorre tra la festa cattolica dei defunti e la sua fioritura. Grazie a questo particolare, nel nostro paese questo fiore è stato da sempre utilizzato per la celebrazione dei morti ed ha, conseguentemente acquisito un significato funesto.

Basta andare in Oriente per vedere come questo fiore possegga solo un connotato estremamente positivo. In Corea ed in Cina viene utilizzato per le cerimonie ed i più disparati festeggiamenti: partendo dai matrimoni fino ad arrivare alle comunioni ed ai compleanni . In Giappone è addirittura il fiore nazionale.  E per tal motivo ogni anno viene celebrata dall’imperatore una festa in suo onore. In occasione della sua fioritura infatti vengono aperti i giardini della Reggia al popolo, che può così ammirarne le varietà più recenti nate all’interno della stessa.

La sua nascita è corredata da due gustose leggende. Una prima, di stampo cattolico, ed una prettamente nipponica.  Quella cristiana vuole una mamma ed una bambina vivere insieme nel bosco.  Con l’arrivo dell’inverno tutti fiori del giardino sfiorirono, tranne uno, perché la bimba lo aveva portato in casa con sé. Un giorno la mamma si ammala e la bambina è ovviamente disperata. Decide di regalare il fiore alla Madonna per chiederle di guarire la sua mamma. La Vergine Maria le rispose in maniera affermativa, dicendole che la donna sarebbe vissuta tanti anni quanti i petali del fiore. Ma i petali non erano tanti. La bambina quindi prese le forbici e creò tanti piccoli petali, creando così i crisantemi.

La leggenda giapponese vuole invece che vi fossero due sposi che si amavano tantissimo. Ma scoppiò una guerra e l’uomo fu costretto a combattere. Passarono tanti mesi prima che potesse tornare a casa con una licenza per passare del tempo con la sua amata.  La moglie lo accolse con gioia, chiedendogli quanto si sarebbe potuto trattenere. Il giovane sposo le rispose: “per tanti petali quanti ha questo fiore”, indicandogli un fiore posto sul davanzale. La donna tagliò in strisce sottili i petali, ottenendo il crisantemo.

Il marito rimase con la moglie più tempo di quanto consentito. E fu condannato a morte. La donna morì poco dopo, per il dolore di aver perso il suo amato. Sulla sua tomba spuntarono dei fiori bellissimi, pieni di petali, come quelli da lei ottenuti.

 

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