L’importanza di umidità e temperatura per le coltivazioni in serra

Nell’agricoltura moderna le serre svolgono un ruolo di primaria importanza, favorendo la coltivazione delle piante in ambienti controllati. Questo risulta ancora più importante se si considera che le stagioni stanno radicalmente cambiando e che il tipico clima mediterraneo del nostro paese sembra sempre più tropicale, con violenti acquazzoni che si alternano a lunghissimi periodi di siccità che provocano danni incalcolabili alle coltivazioni.

coltivazioni in serra
coltivazioni in serra

Le serre proteggono i prodotti coltivati dalle intemperie del tempo, ma ovviamente bisogna garantire il mantenimento delle condizioni ottimali di umidità e di temperature per offrire una crescita sana delle piante e massimizzare la resa.

Proprio per questo motivo le serre sono dotate di strumenti all’avanguardia e tecnologici, come i sensori di umidità e di temperatura, sui quali concentriamo la nostra attenzione in questo articolo.

Come funzionano i sensori di umidità e di temperatura?

I sensori di umidità e temperatura per serre sono strumenti estremamente avanzati da un punto di vista tecnologico, che permettono ai coltivatori di monitorare e regolare gli ambienti a seconda delle esigenze specifiche di ogni pianta coltivata. Nel momento di posizionare le piante all’interno delle serre bisogna quindi tenere conto delle loro esigenze per una distribuzione ottimale e intelligente e sfruttare al massimo i vantaggi delle serre.

Una delle funzionalità più importanti dei sensori moderni è la connettività wireless, che trasmette i dati in tempo reale ai sistemi di controllo centralizzati. In questo modo si ottengono due importanti benefici: si rende più stabile l’umidità e la temperatura delle serre e allo stesso tempo c’è la possibilità di intervenire rapidamente se dovessero esserci delle variazioni delle temperature dovute magari a qualche guasto o malfunzionamento.

Le piante chiaramente crescono più sane e rigogliose grazie ad un monitoraggio continuo e di conseguenza si riducono gli sprechi, sia economici che idrici. Risparmio è la parola d’ordine per ogni attività e per ogni settore, quindi è di fondamentale importanza ridurre gli sprechi e ottimizzare tutte le risorse a propria disposizione. Non meno importante è il consumo intelligente di acqua, una risorsa preziosissima che non a caso viene chiamata oro blu e che troppo spesso viene utilizzata in modo improprio e poco ecologico.

Tenendo tutto sotto controllo con dispositivi tecnologici e smart, come appunto i sensori nelle serre, si monitora costantemente la salute delle piante che crescono in ottima forma.

Coltivazione in serra, un nuovo concetto di coltura protetta

I sensori di umidità e di temperatura sono ancora più importanti considerando che esistono varie tipologie e tecniche di colture nelle serre, un nuovo concetto di coltura protetta. Innanzitutto le coltivazioni riguardano diversi settori che vanno dalla floricoltura all’orticoltura e dalla frutticoltura al vivaismo.

I sensori consentono di monitorare le diverse temperature, che possono variare a seconda dei prodotti coltivati. Bisogna considerare che le piante crescono comunque in un ambiente diverso da quello di origine, quindi è importante controllare la temperatura e garantire un habitat quanto più simile possibile a quello naturale. In altri casi è invece necessario anticipare o ritardare le produzioni rispetto all’epoca normale di crescita o fioritura, mentre a volte si procede alla produzione completamente fuori stagione.

I sensori sono in grado di raccogliere informazioni relative sia all’interno che all’esterno delle serre, come ad esempio i livelli di anidride carbonica, l’umidità, la temperatura, la direzione e la velocità del vento, la radiazione solare, la pioggia e tanti altri elementi che possono in qualche modo influire sulla coltivazione.

Analizziamo meglio il funzionamento delle serre per comprendere in che modo funzionano i sensori di temperatura e umidità. Di giorno, quando le piante sono maggiormente esposte alla luce solare e la fotosintesi è attiva, i livelli di CO2 possono essere ottimizzati con un sistema DCV (ventilazione controllata su richiesta) che potenzia la crescita. Di notte invece le piante vanno in ibernazione e non c’è alcun processo di fotosintesi. Se però si conoscono le condizioni migliori per far crescere adeguatamente ogni singola pianta, è possibile ottimizzare la ventilazione e i livelli di CO2 o di umidità.

Coltivazioni tipiche delle serre

La serra è il luogo ideale per la coltivazione di ortaggi vari, come ad esempio piselli, carote, lattughe e pomodori. Il prodotto da coltivare va comunque scelto con attenzione a seconda dell’area geografica e del periodo.

Da febbraio a marzo, tenendo conto del luogo di coltivazione, si possono coltivare ravanelli, carote, lattughe, cavolo rapa, piselli e fave. Si potrebbero anche coltivare le patate per un raccolto precoce, ma in tal caso è necessario coprire e preparare il terreno con della pacciamatura.

Ad inizio aprile nelle regioni più calde vengono seminati già i fagioli, mentre nelle altre regioni è preferibile procedere alla semina alla fine del mese. A maggio si seminano spesso i cetrioli e in questo periodo si raccolgono le prime semine dell’anno, come ravanelli e lattughe.

In estate tra i prodotti più gettonati tra le serre ci sono zucche, meloni, melanzane e peperoni, mentre in autunno spinaci, cavolfiori e lattughe invernali.

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