Non ti scordar di me: un giardino per Lady Diana

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Un giardino di non ti scordar di me, uno dei più semplici ma pittoreschi fiori primaverili. Ecco cosa stava preparando Harry d’Inghilterra. Tutti si erano chiesti qualche mese fa perché il giovane principe avesse deciso di interessarsi di giardinaggio. Ed ora arriva la risposta.

Quando è arrivata notizia della partecipazione del Principe Harry D’Inghilterra al Chelsea Flower Show, tutti hanno storto un po’ il naso. Si tratta della kermesse più importante al mondo del settore: è stato lecito domandarsi cosa avrebbe potuto farne il principino della presenza al suo interno. Ora, con l’avvicinarsi della data d’inizio iniziano a svelarsi le cose tenute finora nascoste.

Come quella della creazione di un giardino per l’associazione di carità fondata da Harry e dal principe Seeiso del Lesotho, anche lui, coincidenza, orfano di madre ed amico del rampollo inglese. L’associazione, dal nome Sentebale (che in lingua sesotho significa proprio “Non ti scordar di me”, N.d.R.) si occupa di fornire assistenza medica e scolastica nel paese del giovane Seeiso, caratterizzato da una forte povertà e dalla grande diffusione di Aids.

Harry ha deciso di sovvenzionare la realizzazione del giardino di non ti scordar di me per il Chelsea Flower Show , affidandola a Jinny Blom, paesaggista e garden designer, già vincitrice di una medaglia d’oro nella  manifestazione. L’artista ha specificato come Harry abbia partecipato attivamente al progetto, collaborando alla stesura di precise idee, lavorando di concerto con la paesaggista. Il giardino di questa stupenda fioritura primaverile deve essere sia un tributo alla madre Diana che un simbolo capace di richiamare la giusta attenzione sull’associazione.

Dalle anticipazioni si sa che si tratterà di una terrazza circolare in pietra con disegni di cuori e corone e non ti scorda di me a profusione con un piccolo cenno anche all’affetto che Harry prova per il fratello con l’introduzione del Trifolium repens “William”. La forma scelta ricorderà le tradizioni del Lesotho, puntando a evidenziare la sua bellezza ma al contempo la sua fragilità, grazie anche all’utilizzo della nemesia e la silene fimbriata, tipica del luogo.

Photo Credit | Thinkstock

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