Oziorrinco della vite, insetto parassita

Oggi vogliamo parlarvi dell’oziorrinco della vite, un insetto parassita che in questo periodo (tempo di vendemmia, N.d.R.) è di totale attualità se non per la sua presenza, per i danni che ha causato  e può causare potenzialmente alle colture. Il suo danno e la sua presenza quando presenti sono evidenti. Cerchiamo di conoscerlo meglio.

L’oziorrinco della vite è un insetto appartenente all’ordine dei coleotteri polifagi ed appartiene alla famiglia dei curcolionidi. Come l’oziorrinco dell’olivo è uno dei parassiti più temuti per ciò che concerne l’uva. Ed attenzione, la sua “pericolosità” non è una minaccia che cade a vuoto nei confronti di altre tiplogie di piante. Certo, predilige la vite, ma attacca in modo sistematico se ne ha la possibilità, anche piante come la fragola, il rododendro, l’azalea, l’alloro, il ginepro e l’agrifoglio. Insomma, si tratta di un insetto che possiede un discreto raggio di azione trofica. Riconoscere questo insetto è abbastanza semplice. Nella sua forma adulta l’oziorrinco è lungo circa  8−10 mm ed è dotati di un corpo tra i grigiastro ed ed il bruno che possiamo definire quasi lucente. Le sue ali sono corredate da scanalature e sono ricoperte da peli di colore giallognolo. Le larve, abbastanza riconoscibili,  sono lunghe circa 8-10 mm,  e di colore marroncino chiaro con capo bruno-rossiccio. Se dovessimo dare loro una forma vi diremmo che assomigliano ad una c.

In questo caso i danno è maggiore da parte degli adulti, che si cibano di foglie ed altri elementi della pianta rispetto alle larve che si nutrono esclusivamente delle radici. Nessuno dei due attacchi però, ovviamente, è positivo per la pianta che potrebbe soccombere ad uno sviluppo tardivo sia della stessa che dei suoi frutti, fattore che può influire sulla vendemmia. Gli attacchi sono solitamente molto corposi visto che ogni femmina è in grado di deporre fino a mille uova che dopo alcuni giorni fuoriescono e attaccano la vite. Il ciclo biologico dell’oziorrinco è praticamente continuo se si pensa che si impupa in nemmeno venti giorni e ne può vivere per almeno 100.

La lotta a questo insetto avviene tramite geoinsetticidi per il controllo delle larve ed attraverso irrorazioni fogliari per gli adulti.

Photo Credit | Dereila.Ca