Piante da appartamento: il Rhoicissus

Il Rhoicissus è una pianta appartenente alla famiglia delle Vitacee ed originaria dell’Africa del Sud, molto apprezzata alle nostre latitudini come pianta da appartamento. E’ caratterizzata da lunghi fusti che portano foglie romboidali e dentate di colore verde brillante, ricoperte di peluria nella pagine inferiore.

La sua coltivazione non richiede accorgimenti particolari, purché le vengano garantite le giuste condizioni di luce. Una volta trovata la posizione adatta, il Rhoicissus regalerà delle grandi soddisfazioni, crescendo molto rapidamente, fino a raggiungere i due metri di altezza. Può essere coltivata in vaso sia come rampicante che come ricadente, oppure può essere utilizzata all’esterno delle mura domestiche nella decorazioni di pergolati, muri e rencizioni, laddove le condizioni climatiche lo consentano.

Il giardino Feng Shui

Il Feng Shui è una filosofia molto antica di origine cinese ausiliaria dell’architettura che si basa su una serie di consigli per disporre la propria abitazione in modo armonico e rilassante, fornendo delle precise indicazioni su tutto ciò che concerne la disposizione degli elementi della casa, dalla scelto dell’arredamento a quella dei suppellettili, passando naturalmente per il giardino.

Il Feng Shui, per la disposizione degli elementi, si basa sui punti cardinali e sul principio che, per avere un vita serena e tranquillo, è necessario eliminare gli oggetti inutili e non usare tinte e colori troppo brillanti. Il giardino va oltre queste semplici regole, ed ogni elemento presente all’interno di esso, è carico di significati e di simboli.

Per spiegarvi come viene progettato un giardino Feng Shui è necessario fare un’ulteriore premessa: secondo questa disciplina la vita è costituita da cinque elementi: acqua, fuoco, terra, metallo e legno, ai quali corrispondono i punti cardinali ed alcuni stati d’animo. Per individuare dove si trovano questi elementi all’interno del giardino, viene usata un’apposita bussola, la Ba Gua, e, dopo averli collegati ai punti cardinali si potranno scegliere gli elementi e le piante per ogni zona del giardino.

Piante acquatiche: la Baldellia ranunculoides

La Baldellia ranunculoides è una pianta acquatica appartenente alla famiglia delle Alismatacee ed originaria dell’Europa e dell’Asia, molto utilizzata nella decorazione di stagni, laghetti e corsi d’acqua artificiali. E’ caratterizzata da fusti lunghi e carnosi che portano ciuffi di foglie di colore verde chiaro, le quali assumono conformazioni diverse a seconda della posizione (quelle che crescono sott’acqua sono lunghe ed appuntite, mentre quelle che emergono in superficie sono ovali ed allungate).

I fiori sono costituiti da tre petali e fanno la propria comparsa nella stagione estiva, rallegrando il corso d’acqua con simpatiche macchie rosa. I frutti sono invece degli acheni galleggianti che restano per lungo tempo sulla pianta prima di aprirsi, lasciando uscire i numerosi semi. Cresce spontanea nei fondali di fiumi e torrenti, ma può essere coltivata con facilità anche in ambito domestico, purché le vengano assicurate le condizioni adatte alla crescita.

Piante da giardino: l’Ardisia humilis

Ci siamo già occupati del genere Ardisia, allorché vi presentammo la varietà crispa, ottima alternativa alla Stella di Natale per via della presenza di splendide bacche rosse. Oggi torniamo sull’argomento per parlare di una varietà più adatta alla coltivazione in giardino, l’Ardisia humilis, particolarmente apprezzata per la magnifica fioritura. Appartiene alla famiglia delle Myrsinacee ed è originaria dell’Estremo oriente, anche se la sua coltivazione è ormai diffusa in tutte le zone a clima temperato del Pianeta.

L’Ardisia humilis presenta un aspetto arbustivo con foglie cuoiose di colore verde scuro e fiori rosa riuniti in pannocchie, che poi lasciano il posto a frutti tondeggianti di colore rosso o bruno, a seconda del grado di maturazione. E’ una pianta che può essere coltivata sia in vaso che in piena terra, ma nel secondo caso bisognerà provvedere a proteggere la pianta dal freddo intenso della stagione invernale.

Astri, ovvero i Settembrini

Generalmente, le perenni da giardino durante i mesi estivi terminano la fioritura e si preparano per il riposo vegetativo, lasciando così il giardino disadorno di fiori; per ovviare a questo inconveniente basta piantare vari tipi di Astri, meglio conosciuti con il nome di Settembrini, in quanto fioriscono proprio le ultime settimane estive fino all’inizio dell’autunno.

Sotto il nome di Aster o Settembrini sono comprese diversi tipi di piante, tra i quali:

  • Aster dumosus
  • Aster novi belgi
  • Aster novae angliae
  • Aster tripolium
  • Aster diffusus
  • Aster divaricatus
  • Aster tataricus

In generale, questi astri sono piante perenni, caratterizzate da uno crescita cespugliosa, dai fusti sottili molto ramificati e dai fiori a forma di margherita. I fiori dei Settembrini hanno molti petali, sono di dimensioni medie e con colori compresi nelle varie tonalità del rosa e del lilla, anche se esistono varietà di altri colori.

Piante da giardino: la Cassia angustifolia

La Cassia angustifolia o Senna alexandrina (conosciuta semplicemente come Senna) è una pianta appartenente alla famiglia delle Fabacee ed originaria dell’America, dell’Australia e dell’Asia, ma ormai largamente diffusa anche alle nostre latitudini. E’ caratterizzata da fusti eretti e da foglie lanceolate, opposte, di colore verde chiaro, che donano alla pianta un aspetto di “leggerezza”. I fiori sono gialli, riuniti in racemi ascellari e fanno la propria comparsa nel mese di marzo, per decorare poi la pianta fino ai primi freddi dell’autunno.

E’ pianta particolarmente indicata per la decorazione di giardini pubblici e privati, ma anche molto diffusa allo stato spontaneo. La coltivazione non richiede particolari conoscenze nel campo del giardinaggio e ben si adatta dunque alle esigenze di chi ha poca dimestichezza con questa raffinata arte.

Bulbi autunnali: il genere Leucojum

Quando si parla di bulbi autunnali non si deve pensare a piante bulbose che fioriscono nei mesi autunnali, ma di bulbose che sbocciano in primavera, la cui messa a dimora deve avvenire in autunno in modo che a fine inverno la pianta sia pronta a produrre fiori.

Il momento ideale per mettere a dimora le bulbose va da metà settembre fino alla prima metà di novembre, anche se nelle regioni a clima mite questa operazione può essere fatta un po’ più tardi. Tuttavia, è bene sapere che le piante messe a dimora in autunno produrranno una fioritura più abbondante di quelle poste a dimora in inverno in quanto avranno avuto più tempo per sviluppare l’apparato radicale.

Tra le piante bulbose che vanno messe a dimora in autunno ci sono quelle del genere Leucojum, ovvero una decina di piante appartenenti alla famiglia delle Amaryllidaceae originarie del nord Africa, dell’Asia e dell’Europa.

Il falso papiro

Il falso papiro (Cyperus alternifolius) è una pianta acquatica perenne

Fioriture di settembre: la Liriope

La Liriope è una pianta appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria dell’Asia orientale. E’ caratterizzata da foglie nastriformi di colore verde brillante, che con il passare del tempo tendono ad allargarsi, formando dei fitti cespugli molto decorativi. In estate o a fine settembre, a seconda della specie, si formano dei lunghi fusti che portano piccoli fiori riuniti in pannocchie di colore lilla, blu o bianco. In inverno, invece, sulla pianta resteranno solo dei semi tondeggianti bianchi o neri.

E’ una pianta che si adatta sia alla coltivazione in piena terra (in bordure, aiuole, dirupi) che alla coltivazione in vaso, dove raggiungerà dimensioni più contenute. In ogni caso si tratta di una pianta molto semplice da coltivare, richiedendo attenzione e cura solo nel momento della messa a dimora.

Funghi delle piante: il Corineo

Il corineo è una malattia fungina che colpisce molte piante della famiglia delle Drupacee, come il pesco, il mandorlo, l’albicocco e il ciliegio, ma anche diversi tipi di piante ornamentali.

Gli esemplari colpiti dal corineo presentano foglie con piccole macchie rosse o violaceo, di circa mezzo centimetro di diametro e con un alone chiaro che le circonda. Con il passare del tempo, l’intera aerea della macchia si stacca e provoca dei fori in tutta la superficie fogliare, segno evidente della devitalizzazione della foglia.