Pianta di vetro

pianta di vetro

Il nome scientifico della pianta di vetro o Impatiens deriva con ogni probabilità da una caratteristica tipica di queste specie, o me­glio dell’involucro che contiene i loro semi. Infatti, allorché i semi stessi sono comple­tamente maturi, la piccola sacca si fende spontaneamente lanciando lontano i piccoli frutti che vanno così a disseminarsi nel ter­reno provvedendo alla naturale e spontanea riproduzione quasi fosse impaziente di rin­novarsi.

La pianta di vetro viene impiegata, per so­lito, come specie da appartamento, dato che essa continua a fiorire per tutto l’inverno se collocata in ambiente adatto, poco riscaldato ma molto luminoso, e in posizione protetta dai raggi diretti del sole.

A parte questa utilizzazione, la pianta di cui ci stiamo occupando svolge un’importan­te funzione decorativa anche all’aperto, pur­ché in ombra o in semiombra, sia in piena terra sia in vaso. Con la pianta di vetro, in­fatti, si possono realizzare bellissime bor­dure, aiuole, macchie al margine del tap­peto verde, si possono ravvivare le zone meno buie del sottobosco e arricchire il giar­dino roccioso o i muri fioriti.

Fra l’altro, l’utilizzazione della pianta di ve­tro è facilitata dalla straordinaria rapidità con cui queste piante si possono riprodurre attraverso le talee da far radicare in acqua e che si ottengono semplicemente staccando un rametto e ponendolo in un vasetto tra­sparente da tenere in buona luce e al caldo. A radificazione avvenuta, la talea può essere piantata in terriccio universale o in terra nor­male mista a sabbia e a torba.

La condizione essenziale per mantenere in vita e far fiorire a lungo la pianta di vetro è quella di non farle mai mancare l’umidità, facendo tuttavia attenzione che l’acqua non ristagni troppo a lungo presso le radici. È opportuno, quindi, corredare i vasi di un buon drenaggio, utile a far defluire l’acqua in eccedenza, cercando di annaffiare molto di frequente per evitare che il terreno si asciughi troppo. È un grave errore lasciare la pianta di vetro in vasi muniti di sottovaso
contenente acqua. Ottima soluzione, invece, è quella di coltivarla in cassettine a riserva d’acqua, dove gli esemplari possono utiliz­zare soltanto il liquido necessario lasciando sul fondo, e non in diretto contatto con le radici, quello eccedente.

È inoltre opportuno concimare queste pian­te, somministrando estratto di alghe.

Evitare, nel limite del possibile, di bagnare la chioma della pianta durante il periodo di fioritura per non sciupare i fiori, che sono piuttosto delicati.

Se la pianta di vetro viene tenuta in casa, collocare il vaso in ottima luce, ma non al sole, lontano dai termosifoni e dalle cor­renti d’aria. La sistemazione ideale è quella tra i doppi vetri oppure sui davanzali delle finestre.

Dato che i succulenti steli di questa pianta tendono facilmente a spezzarsi, quando lo esemplare raggiunge una certa altezza è be­ne sostenerlo con piccoli tralicci in plastica per vaso, foggiati a forma di graticci in mi­niatura.

La semina può essere effettuata nel mese di marzo in lettorino; il trapianto invece può essere eseguito in ogni stagione: le radici della pianta di vetro formano un cespo com­patto che può essere tolto facilmente dal terreno senza procurare danni alla pianta.

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