Piante aromatiche: la Stevia

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La Stevia rebaudiana è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria del Paraguay, dove anticamente veniva utilizzata per le sue proprietà dolcificanti, poiché allo stato naturale è dieci volte più dolce dello zucchero che comunemente acquistiamo dal droghiere, mentre se trattata e ridotta in polvere può arrivare ad essere addirittura 400 volte più dolce.

Si tratta di una pianta con foglie ovali e dentellate, che produce fiori bianchi scarsamente decorativi, ma che assume grande importanza dal punto di vista alimentare poiché non va ad incidere sul livello di zucchero nel sangue (e quindi è utilizzabile anche dai diabetici), non contiene calorie né tantomento additivi artificiali.

Nonostante ciò, l’uso della Stevia come integratore alimentare o come additivo non è consentito in larga parte del mondo e sono in molti a sospettare che dietro questo divieto ci siano in realtà delle ragioni economiche volte a salvaguardare i produttori di zucchero ed le aziende farmaceutiche, che subirebbero un forte danno nella produzione di dolcificanti alternativi.

Dalle nostre parti è difficile da trovare persino nei vivai, ma per chi ha la fortuna di venirne in possesso può rappresentare una validissima alternativa a qualunque tipo di dolcificante. Come coltivarla?

La Stevia va esposta in pieno sole o in luogo semi-ombreggiato, sia in balcone che in giardino. Non ha particolari esigenze riguardo al terreno (allo stato spontaneo cresce anche su terreni poveri e sabbiosi) né riguardo alla temperatura, essendo in grado di resistere anche ai freddi più intensi dell’inverno.

Le irrigazioni devono essere frequenti ed abbondanti, ma evitando, come nel caso di molte altre piante, i ristagni idrici che potrebbero compromettere la salute dell’apparato radicale e far marcire la nostra pianticella. Di tanto in tanto va concimata con fertilizzante naturale, che la aiuterà a sviluppare maggiormente le foglie.

E, a proposito di foglie, vanno raccolte quando la pianta ha raggiunto i 10 centimetri di altezza, per poi ripetere l’operazione nel momento in cui la pianta raggiunge il mezzo metro. A questo punto si possono usare fresche o fatte essiccare.

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