Piante medicinali: l’Achillea

achillea

Il nostro viaggio virtuale alla scoperta delle piante più utilizzate dal punto di vista medicinale si ferma oggi davanti ad una piantina di Achillea, appartenente alla famiglia delle Asteracee e coltivata per lo più in zone montuose o comunque a clima fresco.

Il nome si deve a Linneo, che evidentemente era un appassionato di antiche leggende, se è vero che la chiamò in questo modo ritenendola responsabile delle guarigioni dei soldati di Achille durante l’assedio di Troia.

Leggende a parte, pare che l’Achillea sia particolarmente adatta alla cura di piccole ferite e per arrestare emorragie interne ed esterne, utilizzata sia come decotto che come infuso. Ha anche proprietà antispasmodiche, antiemorroidee e digestive ed è utilizzata più in generale nella cura delle malattie nervose.

Come detto, è una pianta che cresce allo stato spontaneo per lo più nelle zone di montagna, ma non è difficile coltivarla anche nel proprio giardino o addirittura in serra. Le varietà più utilizzate a scopo officinale sono l’Achillea millefolium (la più interessante sotto questo punto di vista), l’Achillea clavenae, presente soprattutto nella zona alpina, l’Achille herba rota, difficile da coltivare ma presente in grande quantità nei pascoli delle Alpi, l’Achillea nana e l’Achillea lanulosa, quasi sconosciuta alle nostre latitudini e diffusa nel sud-ovest degli Stati Uniti.

A seconda dellla specie può assumere diverse colorazioni, dal bianco al giallo, dall’arancio al rosa, offrendo soluzioni diverse per quanti amano circondarsi dei più disparati colori. Per una buona coltivazione, si consiglia di piantare (o meglio, seminare) l’Achillea su un terreno leggero e secco, precedentemente arato e fresato. L’innaffiatura deve essere moderata anche nei periodi più caldi dell’anno, visto che questo tipo di pianta soffre in modo particolare l’eccessiva umidità del terreno.

Un ultimo consiglio per chi decidesse di raccogliere i fiori e farli seccare in casa: è bene accertarsi che tale operazione venga svolta in giornate particolarmente secche e nelle ore più calde della giornata, poiché l’eventuale umidità dell’aria potrebbe compromettere la buona riuscita del vostro lavoro.

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