Lo stress idrico della pianta

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Oggi ci occupiamo di una condizione che spesso colpisce le piante del nostro giardino, ovvero lo stress idrico: si tratta di una fisiopatia causata da una mancanza estrema di acqua, che è un elemento indispensabile per il benessere ed il corretto sviluppo della pianta. Lo stress idrico riguarda tutte le piante in generale, ed in particolare quelle erbacee, quelle appena trapiantate (l’adattamento delle radici al nuovo ambiente è fondamentale), quelle appena germogliate.

Questa fisiopatia poi si manifesta principalmente nelle piante che vengono allevate in vaso, proprio perchè è poca l’acqua che hanno a disposizione, non potendosi nutrire direttamente dalla terra e dai suoi componenti. Come si manifesta lo stress idrico? E’ abbastanza facile coglierne i segnali: le foglie si rammolliscono, appassiscono e si piegano, successivamente poi compare un colore giallastro delle foglie stesse, che si seccano portando la pianta ad una morte inevitabile.

La perdita delle foglie e dei germogli poi non è l’unico segnale: si possono infatti verificare attacchi di malattie quali funghi e parassiti, che portano ancora più rapidamente la pianta alla sua morte ed alla perdita delle sue funzionalità. Attenzione quindi alle piante in vaso, sono belle e donano armonia ed allegria al giardino, ma occorre tenerle annaffiate con costanza per evitare che possano stressarsi a causa della mancanza idrica.

Le piante possono essere colpite nel corso di tutta la loro vita, anche se è l’estate la stagione killer, a causa del maggiore disperdio di acqua e della crescente necessità di nutrimento da parte della pianta, per sopperire alle elevate temperature interne. Dato che prevenire è meglio che curare, ricordatevi di non far mancare loro acqua, e se non potete annaffiarle con costanza munitevi di sistemi di irrigazione automatizzati, che consentiranno la giusta idratazione alle vostra piante.

Foto credits: Thinkstock

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