lanterne giapponesi

Illuminazione del giardino, le lampade giapponesi

lanterne giapponesi

Oggi torniamo a parlare di illuminazione del giardino proponendovi una soluzione un po’ particolare ma di sicuro effetto: le lampade giapponesi. Come si evince dal nome, si tratta di lampade in stile giapponese da collocare in vari punti del giardino. Questa soluzione è ideale soprattutto se già l’arredamento della vostra casa è in stile etnico e magari il giardino ricorda in qualche modo la disposizione di quelli giapponesi.

giardino giapponese verbania 22 settembre

Nel Giardino Giapponese a Verbania dal 22 settembre

giardino giapponese verbania 22 settembreConoscere i giardini giapponesi? Lo si può fare attraverso la testimonianza dell’11° Salone del Libro Editoria e Giardini che si terrà dal prossimo 22 settembre a Verbania. Per chi non conoscesse questo particolare evento si tratta dell’unica rassegna italiana di editoria completamente dedicata al giardino ed alla sua cura. Quest’anno, come avrete capito, il protagonista è il giardino orientale.

Significato dei fiori: la camelia

Parlando di giardini in ogni loro accezione, partendo dal giardino giapponese al tradizionale prato all’inglese ci si imbatte spesso in molti fiori caratteristici, sui quali talvolta non ci si sofferma troppo a parlare. Eppure non vi è niente di più interessante che scrivere ed assaporare la bellezza di un fiore e perché no, analizzarne significato e storia. Ogni fiore rappresenta un mondo di per sé unico, con la sua tradizione e la sua capacità di portare armonia.

Oggi parliamo del significato di un fiore molto apprezzato in oriente ma anche in Europa: la camelia. Si tratta di un fiore molto utilizzato nella tradizione botanica giapponese e cinese, in particolar modo per via dei petali e della loro collocazione a formare il fiore stesso. Perfettamente simmetrici, i petali arrotondati di questo fiore rappresentano l’attaccamento amoroso.

Giardino Giapponese: un viaggio tra i più famosi

I giardini giapponesi rappresentano la storia millenaria di una cultura tra le più particolari al mondo. Ogni elemento di queste magistrali costruzioni è pensato ed eseguito per corrispondere ad un preciso canone di armonia e naturalezza. Esso è chiamato a riprodurre una rappresentazione della natura esterna senza farla apparire artificiale. Vi è tutta una filosofia dentro a questo modo di intendere la botanica. Un mondo incontaminato, ma dall’alto significato, dove tutto gioca sulla contrapposizione e sull’armonia.

Ovviamente non vi è posto migliore dove vedere un giardino giapponese se non nel Giappone stesso. E la storia ci insegna che i migliori, quelli più famosi sono visitabili nella cittadina di Kyoto.

Giardino giapponese: le piante

Costruire un giardino giapponese può essere molto semplice se si sa come agire. L’elemento chiave, ormai è chiaro, è l’equilibrio. Quello tra gli elementi che lo compongono. Questo non significa però che il giardino debba apparire in qualche modo artificiale. Altro punto chiave infatti è il contrasto, un dualismo che contrappone elementi diversi tra loro. Si tratta di un concetto che deve essere espresso anche con le piante chiamate ad inserirsi.

In questo caso una contrapposizione importante avviene tra le piante maschili e quelle femminili.

Giardino giapponese: il laghetto e la fontana

Come già ribadito in precedenti articoli, l’acqua, all’interno del giardino giapponese ha la funzione di armonizzare l’intero complesso, adeguandosi alla sua grandezza, ma soprattutto contribuendo ad alleggerire il tutto ed a rappresentare elemento attrattivo per tutte quelle componenti animali che artificiosamente possono esserci immesse come dei pesciolini, o naturalmente attratte come uccelli di diverso genere.

Anche in questo caso la prospettiva deve essere rispettata, contribuendo a far apparire più spazioso il giardino. Sono due le tipologie di acqua inseribili all’interno di un giardino giapponese:  il laghetto e la fontana.

Giardino giapponese: l’elemento acquatico

Il giardino giapponese è essenzialmente composto dall’equilibrio e l’armonia di tre elementi: le piante, le pietre e l’acqua. Oggi vogliamo parlarvi proprio di quest’ultimo, elemento considerato ormai da tre secoli fondamentale per la costruzione di giardini zen. Esso è scelto per contrapporre il movimento alla staticità delle pietre. Rappresenta il dinamismo e la continua trasformazione della natura. Solitamente se relativo ad un grande spazio è rappresentato da un ruscello, in un piccolo giardino da un laghetto.

Nel caso dei giardini di roccia, spesso e volentieri è sostituito da fiumi o laghetti di ghiaia.

Giardino Giapponese: le pietre

Quando si parla di giardino giapponese, sono diversi gli elementi da prendere in considerazione. E tra di essi, tra i fondamentali, vi sono le pietre. Esse rappresentano un elemento imprescindibile, in modo tale che talvolta, sono la componente esclusiva di alcuni particolari tipi di giardino della tradizione nipponica: i giardini karesansui, ovvero giardini di pietra. Nel giardino giapponese tradizionale la pietra rappresenta l’elemento di unione tra l’inanimato della ghiaia e l’animato delle piante e degli specchi d’acqua.

E’ sulle pietre che quasi sempre vengono fatte crescere erba e muschio al fine di ricreare il più possibile un ambientazione naturale.

Giardino giapponese: primi accenni

Realizzare un giardino è sempre una attività che fa bene al fisico ed al cuore. Il dedicarsi completamente ad una attività di questo genere non solo ci fa fare quel poco di movimento atto a mantenerci sani ed in salute, ma ci da modo di rilassarci in maniera adeguata portandoci a ricaricare le batterie in modo pieno e soddisfacente. Va da sé che realizzare un giardino giapponese, sebbene non sia facilissimo, racchiude in sé, già solo nell’intenzione quel pizzico di magia orientale e relax tipico della filosofia zen.

Parliamo di una costruzione ben definita: cerchiamo quindi di fare un punto adeguato della situazione, fermo restando che se ci si avvale di una consulenza esperta forse il risultato sarà più soddisfacente.

Il giardino Zen

giardino zen

Secondo la dottrina buddista, il giardino Zen è un luogo che simboleggia gli elementi naturali e facilita la meditazione comunicando calma e serenità. Non si tratta quindi di un semplice ornamento e la sua creazione e la  “manutenzione” presuppongono una adeguata conoscenza della filosofia orientale. Ciò premesso, il più semplice e noto dei giardini zen è il karesansui, detto anche giardino giapponese in stile paesaggio secco, composto da due soli elementi: la sabbia, che simboleggia l’oceano e le pietre  che rappresentano la terra, la vegetazione e gli animali marini sacri.

Nato in Giappone molti secoli fa, il giardino zen è sempre stato associato alla spiritualità buddista, tuttavia fu solo nel VI secolo d. C. che cominciò ad evolversi e ad assumere la valenza con la quale lo conosciamo oggi, quando cioè cominciò ad avere dimensioni maggiori, in modo che fosse possibile accedere al suo interno oltre che passeggiarvi intorno durante la meditazione, e i sacerdoti Zen cominciarono ad assegnargli la funzione di guidare verso una comprensione più profonda della dottrina.