Semina

La semina è un metodo di moltiplicazione delle piante cui

Forzatura

Con il termine forzatura si indica l’insieme delle tecniche impiegate,

Cascola

Con il termine cascola si indica la caduta prematura dei

Ripicchettatura

L’operazione detta di ripicchettatura consiste nel trasferimento delle giovani piantine

Idroponica (coltivazione)

La coltivazione idroponica, detta anche idrocoltura, è una tecnica di coltivazione fuori suolo, in cui cioè non viene usata terra o altro materiale con caratteristiche simili. Il substrato infatti è costituito da materiale inerte, poroso, quale argilla espansa, perlite, vermiculite, zeolite, fibra di cocco, lana di roccia, che ha la funzione di proteggere le radici ma non quella di garantirne l’ancoraggio. La pianta viene quindi irrigata tramite immersione in una soluzione nutritiva fatta di acqua e composti inorganici che apportano gli elementi nutritivi normalmente assicurati dal terriccio.

Si tratta di un metodo di coltivazione particolarmente adatto alle piante da appartamento, soprattutto se dotate di radici robuste e caratterizzate da uno sviluppo rapido. Tra le piante grasse invece si presta alla coltivazione idroponica soprattutto l‘aloe mentre è meglio non adottare l’idrocoltura nel caso dei cactus. Adatte all’idrocoltura anche molte piante epifite tra cui le orchidee e le Bromeliaceae.

Cumulo

Il cumulo è un metodo di conservazione del raccolto all’aperto,

Succhione

Il succhione, detto volgarmente poppatone, è un ramo vigoroso, a

Cultivar

Il termine cultivar fu introdotto ufficialmente al XIII Congresso di

Ceduo

Si definisce ceduo un tipo di bosco destinato al taglio

Pollone

Con il termine pollone si indica un ramo vigoroso, con

Diradamento

Il diradamento è un’operazione che viene eseguita in agricoltura quando la caduta fisiologica dei frutti (la cascola) non basta a ridimensionare la fruttificazione eccessiva (che danneggia i rami e le gemme); il diradamento consiste infatti nella eliminazione dei frutti già formati, preferibilmente in modo manuale.

La quantità di frutti da asportare va calibrata in base al potenziale produttivo della pianta per valutare il quale può essere utile tenere conto della sua età e del suo vigore, considerato che le piante più giovani e vigorose sono in grado di portare a maturazione più frutti rispetto a piante più anziane e più esili.

Xerofita (pianta)

Le piante xerofite (o xerofile) sono piante che hanno sviluppato meccanismi di adattamento, morfologici e fisiologici, atti a garantirne la resistenza in ambienti siccitosi, caratterizzati da terreni asciutti e atmosfera secca; tutte condizioni altamente sfavorevoli alla sopravvivenza di organismi vegetali che non dispongono dei medesimi adattamenti, finalizzati a rallentare la traspirazione e le perdita d’acqua.

Gli adattamenti morfologici sono finalizzati a ridurre la superficie traspirante, aumentare la capacità di trattenere l’acqua e di aumentarne le riserve all’interno dei tessuti. Ovviamente riguardano l’aspetto della pianta e si rendono manifesti a livello del portamento oltre che di rami, fusti, foglie e radici.

Quanto al portamento, finalizzato a ridurre la superficie traspirante, le xerofite mostrano: altezza ridotta, internodi corti, portamento arbustivo. A livello del fusto e dei rami invece molte xerofite si caratterizzano per la presenza di tessuto parenchimatico (parenchima acquifero), tipico delle piante grasse o succulente, in grado di accumulare riserve d’acqua.

Drupa

La drupa è un frutto carnoso indeiscente ovvero che, al