L’Orchidea Cattleya

Tra le tante specie di orchidea presenti alle nostre latitudini, una delle più facili da coltivare è la Cattleya, originaria dell’America del Sud ed appartenente alla famiglia delle Orchidacee. Si tratta di una pianta molto appariscente,  caratterizzata da foglie cuioiose ed arcuate di colore verde brillante, in mezzo alle quali spuntano dei fusti eretti che possono raggiungere i 60 centimetri di altezza.

L'orchidea Calypso

Al genere Calypso appartengono alcune specie di orchidee terricole originarie

Arte e Natura, tra fiori ed ikebana dal 21 al 22 maggio

Si terrà, il prossimo 21 e 22 maggio, presso il comune di Lainate in Lombardia, l’esposizione floreale Arte e Natura. Maggio continua a rivelarci enormi sorprese dal punto di vista vivaistico, dandoci modo di poter toccare con mano e bearci con gli occhi della bellezza dei fiori primaverili e dell’artigianato più fine. La manifestazione, arrivata alla suo quinto anno di vita, parte e si ispira proprio al luogo deputato come sua sede, Villa Borromeo Visconti Litta.

Un palazzo antico, unico nel suo genere dal punto di vista floristico, con i suoi giardini all’italiana ed all’inglese ed il suo percorso sotto i carpini.

L’orchidea Broughtonia

Tra la numerose orchidee presenti in natura, la Broughtonia è una delle più spettacolari per via della grandezza e del colore dei fiori. E’ caratterizzata da fusti lunghi fino a settanta centimetri, che portano foglie lunghe ed appiattite di colore verde chiaro. I fiori come detto sono di grandi dimensioni, riuniti in spighe terminali, ed assumono colorazioni che vanno dal giallo al rosa, dal lilla al viola, mentre gli ibridi assumono tinte molto più appariscenti.

La Broughtonia si coltiva in vaso, come esemplare singolo, e va tenuta in casa per gran parte dell’anno, a causa della scarsa resistenza alle temperature rigide. Nella bella stagione il vaso può essere collocato anche all’esterno, ma va comunque riparato dall’irradiazione diretta del sole, che porta all’ingiallimento delle foglie ed al deperimento della pianta. Per il resto, questa magnifica orchidea non richiede cure specifiche e particolarmente impegnative, adattandosi anche alle esigenze di ha poco tempo da dedicare al giardinaggio.

Lavori di marzo, le cure alle orchidee

Le orchidee sono piante molto belle ma anche piuttosto esigenti in fatto di cure, soprattutto per quello che riguarda umidità ed esposizione; è facile che le orchidee deperiscano durante l’inverno, in quanto, spesso, in questa stagione, non ricevono tutta l’umidità di cui hanno bisogno; per fortuna, però, siete ancora in tempo per intervenire ed evitare il completo deperimento della pianta.

La prima cosa da fare è inumidire bene il substrato sul quale vivono, che per essere quello giusto, dovrebbe essere un mix di corteccia e sfagno; per annaffiare il substrato potete usare lo spruzzatore, ovviamente senza esagerare, piuttosto ripetete l’operazione spesso in modo da mantenere l’umidità costante.

Molto spesso le orchidee vengono vendute in un vaso trasparente: questo perché in natura le radici svolgono parte della funzione clorofilliana, e quindi hanno bisogno di un vaso che lasci filtrare la luce; se avete messo il vaso in un coprivaso opaco, toglietelo subito e sistemate l’orchidea in un luogo luminoso e lontano da fonti di calore. Sotto al vaso mettere un sottovaso grande una ventina di centimetri pieno di argilla sempre bagnata in modo da garantire all’orchidea l’umidità giusta.

L’orchidea Rhynchostylis

Al genere Rhynchostylis appartengono sei specie di orchidee epifite originarie dell’Asia tropicale, caratterizzate dal fusto piuttosto corto, dalle foglie allungate, di colore verde scuro e di consistenza spessa, e dai piccoli fiorellini riuniti in un stelo.

I fiori delle orchidee del genere Rhynchostylis si sviluppano lungo uno stelo ricadente che porta un’infiorescenza costituita da circa 30 piccoli fiori di colore bianco o rosato con maculature e labello a contrasto; questi fiorellini emettono un delicato profumo.

Le orchidee del genere Rhynchostylis sono piante molto vigorose che riescono a produrre anche tre o quattro infiorescenze nella stessa stagione; grazie al loro portamento ricadente sono particolarmente adatte per essere coltivate in panieri sospesi.

L’orchidea Encyclia

Al genere Encyclia appartengono circa 15 specie di orchidee epifite originarie dell’America centro-meridionale; la forma di queste orchidee dipende dalla specie, tuttavia hanno alcuni tratti comuni come gli pseodobulbi, che producono due lunghe foglie lievemente carnose di colore verde chiaro; i fiori possono essere anch’essi di colore verde chiaro, oppure bianchi o rosati, con puntinature o venature marroni oppure porpora.

Alcune specie di orchidee del genere Encyclia producono fiori molto grandi, altre, invece, presentano dei piccoli fiori riuniti in spighe; sempre a seconda della specie, i fiori sbocciano in inverno oppure in tarda primavera.

L’orchidea Epidendrum

Tra le orchidee a fioritura invernale più decorative c’è sicuramente l’orchidea Epidendrum, un’orchidea originaria dell’America Tropicale, al cui genere appartengono circa mille specie di orchidee epifite.

Il nome Epidendrum deriva dal greco, e si compone di “epì” che significa “sopra” e da “dèndrom”, ossia “albero”, quindi “sopra all’albero”, un nome che richiama chiaramente la sua caratteristica di pianta epifita.

La specie più conosciuta del genere Epidendrum è l’Epidendrum Ibaguenses, un’orchidea nota anche con il semplice nome di Epidendro, caratterizzata da fusti alti, sottili e rampicanti, da foglie oblunghe e carnose di colore rosso, giallo e arancio, e dai fiori, che compaiono in inverno, di colore compreso tra il rosa e il lilla.

L’Orchidea di Natale, ovvero la Masdevallia tovarensis

Fiori di natale, l’Orchidea Masdevallia

Orchidee e Natale sono un connubio perfetto soprattutto se si tratta dell’Orchidea di Natale ossia della Masdevallia tovarensis. Questa specie di orchidea appartiene al genere Masdevallia di cui fanno parte circa 500 specie di orchidee originarie dell’America Latina, caratterizzate da fiori triangolari, che appaiono generalmente in inverno, con tre grandi sepali che terminano con lunghe code. Le orchidee del genere Masdevallia possono essere sia terrestri che epifite o litofite, e devono il loro nome al medico e botanico spagnolo José Masdeval.

La prima Masdevallia tovarensis fu scoperta in Venezuela, nella regione di Tovar, vicino a Caracas, ed fu descritta nel 1849 dal botanico tedesco Heinrich Gustav Reichenbach che le attribuì l’epiteto “tovar”, dal nome della regione nella quale fu trovata, seguito dal suffisso latino “ensis”. I primi esemplari di Masdevallia tovarensis giunsero in Europa tramite un collezionista inglese ed ottennero subito molto successo.

L’orchidea Brassavola

La Brassavola è un particolare tipo di orchidea originario dell’America centro-Meridionale (in particolare di Venezuela e Messico) ed appartenente alla famiglia delle Orchidacee. Allo stato spontaneo sono sia epifite che litofite e possono crescere indifferentemente sia nelle zone a clima temperato che in quelle con temperature più basse. Alle nostre latitudini, invece, si consiglia di mantenere la Brassavola in casa o in serra nella stagione più fredda dell’anno, azzardando la collocazione all’esterno solo in tarda primavera, quando ormai è scongiurato il pericolo di gelate tardive.

Quanto alle caratteristiche della pianta, si può dire che è costituita da fusti che possono raggiungere i 60 centimetri di altezza e da una singola foglia di colore verde brillante. I fiori possono essere singoli o multipli, a seconda della specie, e fanno la propria comparsa nel periodo estivo o autunnale, decorando l’ambiente esterno di bianco, giallo o verde chiaro.

L’orchidea Aerangis

Del genere Aerangis, o Erangis, fanno parte circa sessanta orchidee epifite originarie dell’Africa e dell’Asia, caratterizzate dai fusti carnosi, dalle foglie spesse di colore verde scuro, sulle quali appaiono dei puntini grigi, e dai fiori tondeggianti.

I fiori delle orchidee Aerangis appaiono in primavera o in autunno, e sono di forma tondeggiante, molto profumati e di colore bianco, crema o rosa chiaro. Le orchidee del genere Aerangis sono di dimensioni contenute e per questo possono essere coltivate su corteccia.