Xylella, l’Europa obbliga ad estirpare

Non c’è nulla da fare: vanno estirpate anche le piante di ulivo sane accanto a quelle malate di xylella fastidiosa. Nonostante i ricorsi, e nonostante ciò che si è passato in queste ultime settimane la Comunità Europea ha deciso per l’eliminazione degli alberi al fine di creare una sorta di sacca di protezione.

rami ulivo

In pratica ogni pianta presente nel raggio di 100 metri da un ulivo o altro albero infettato dalla xylella fastidiosa dovrà essere rimossa a prescindere dal suo stato di salute. Non solo, ogni impedimento alle azioni di eradicazione verrà ovviamente reso inutile. L’Europa ha preparato un elenco ben preciso degli alberi da controllare. Al momento sono 13 le piante malate e 188 quelle a rischio che verranno tagliate a bruciate perchè a rischio contagio. In questo modo verrà coperta una zona di circa 10km che servirà a fare da cuscinetto nei confronti della provincia di Lecce. Non solo: nuove piante ospiti non potranno essere reimpiantate in loco l’importazione di qualsiasi vegetale da Costa Rica e Honduras è stato vietato, come lo spostamento delle piante in zone sane in alternativa all’eradicazione.

E’ la zona di Brindisi quella più colpita dalle eradicazioni. Per ciò che concerne il leccese infatti gli esperti hanno deciso si agire con con rimedi fitosanitari: è vero che il batterio è presente in alcuni punti da più di due anni ma gli alberi grazie al lavoro dei coltivatori sono ancora in buona salute e nessun contagio si è sparso negli ulivi della zona. Quale sarà ora la reazione degli ambientalisti e degli abitanti?

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