Alberi monumentali: la Sequoia gigante

Dopo una scorpacciata di articoli sulle piante da giardino o da appartamento che fanno bella mostra di sé in questo periodo dell’anno, torniamo ad occuparci di alberi monumentali, andando a conoscere più da vicino la Sequoia giagante (Sequoiadendron giganteum), originaria della Sierra Nevada in California ed appartenente alla famiglia delle Taxodiacee.

Si tratta di una pianta dall’aspetto imponente, che può raggiungere e superare i 100 metri di altezza, collocandosi quindi tra gli esemplari più maestosi in natura. Presenta un fusto eretto, con diametro fino a 10 metri, e corteccia bruno-rossastra spugnosa e con ampie fessure.

I rami crescono in linea orizzontale o rivolti verso il basso, dando alla pianta un aspetto conico (a volte cilindrico). Le foglie sono aghiformi, dal colore grigio-verde e lunghe dagli 8 ai 10 centimetri. In estate la Sequoia gigante produce dei frutti simili a pigne dal colore rosso bruno, che a maturità lasciano cadere numerosi semi.

Generalmente la Sequoia gigante viene coltivata nei parchi e nei giardini o comunque in aree dove possa crescere con facilità occupando lo spazio circostante. In ogni caso si tratta di una pianta che ha bisogno di determinate condizioni ambientali per poter crescere al meglio, a cominciare dalla collocazione, preferibilmente in pieno sole o, al massimo, in zona semi-ombreggiata. L’unica accortezza da usare è quella di riparare la pianta giovane dal sole nelle ore più calde dell’estate e dal forte vento nella stagione invernale.

Il terreno ideale è quello sciolto, leggero e capace di favorire un buon drenaggio. Le innaffiature devono essere regolari nei primi anni di vita della pianta, mentre con il passare del tempo, la Sequoia gigante si accontenterà della pioggia, provvedendo da sola al proprio fabbisogno idrico.

Si moltiplica per semina (tenendo a bagno i semi per una giornata e poi mettendoli a freddare in frigorifero per più di un mese) o per talea semilegnosa nel periodo estivo.