Albero di natale: quando la scelta è ecologica

Molti di voi avranno sicuramente già fatto il presepe ed addobbato l’albero di natale già lo scorso 8 dicembre, come la tradizione vuole. La scelta avrà riguardato come sempre l’eterno dilemma: albero vero o albero finto? Si sa. L’abete, con il suo colore naturale, il suo aspetto maestoso anche quando in misura bonsai, è di certo la scelta più bella ed interessante. Ma  tra le alternative non si può mettere da parte quella dell’albero ecologico.

Con la tradizione natalizia hanno poco da spartire, spesso anche l’aspetto si staglia decisamente lontano da quella che è l’immagine classica di un albero. Ma al pari degli alberi naturali, che poi possono essere riciclati sia “in casa” che da apposite associazioni, gli alberi “ecologici” possono essere riutilizzati più volte e sono quasi sempre frutto di ricicli importanti.

Parliamo di alberi di natale che vengono creati con estro e fantasia partendo da materiale completamente biodegradabile o trasformabile. E che rientrano nel nostro raggio di azione proprio per la loro capacità di salvaguardare la natura. Uno degli esempi più particolari, spostato poi per ragioni di estetica decisamente non condivisibili è stato l’albero di cartapesta posto a Piazza Venezia a Roma. Anche se eliminato dalla sua sede dopo nemmeno un giorno, l’albero ha rappresentato un ottimo esempio di  ecosostenibilità.

Cosa dire poi degli alberi di ferro e plastica riciclata? Una volta finite le feste questi alberi verranno riciclati nuovamente con la raccolta differenziata e riutilizzati per costruire sedie, mobili e tante altre suppellettili.

Un scelta “solidale” ed in linea con la natura può essere fatta anche per ciò che riguarda gli addobbi: abbiamo visto che è possibile addobbarli con decorazioni a base di arancia, ed ancora con delle pigne. Ma fino ad ora, nessuno ancora, come accaduto a Carmagnola quest’anno aveva pensato ad un abete a “pedali”. Sebbene la scelta dell’albero sia caduta su un abete vero,  l’illuminazione dello stesso non avviene con la normale energia elettrica, ma con l’energia motrice creata dalla forza delle gambe dei volontari “pedalatori” che si daranno il cambio per rendere luminoso l’albero di natale.

Photo Credit | Thinkstock

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