La storia dell’albero di Natale

albero di natale

Ogni anno nel mese di dicembre le case degli italiani accolgono un gradito ospite, addobbandolo e ricoprendolo di attenzioni come fosse uno di famiglia. Parliamo dell’Albero di Natale, che insieme al Presepe rappresenta il simbolo delle festività natalizie. Ma dove nasce l’usanza di abbellire un abete con palline colorate, nastri e luci?

E’ ovvio che dobbiamo muoverci sul terreno della leggenda, visto che, contrariamente al Presepe, non c’è stato un evento “storico” tale da giustificare la pratica. Ma è interessante anche scoprire il motivo per cui l’abete venisse venerato dalle antiche popolazioni, tanto da diventare così importante per il Natale.

A dare importanza all’abete e, più in generale agli alberi che si prestano all’addobbo natalizio, è il suo carattere di sempreverde. Anticamente infatti, tale pianta veniva venerata proprio per la sua capacità di restare “vestita” anche in inverno, quando la natura perde i suoi meravigliosi colori e lascia uno scenario desolante per la vista.

Le prime notizie di albero decorato arrivano dalla Germania, dove un uomo rimase colpito dallo spettacolo offerto dalle stelle che brillavano tra i rami di un abete. Tornato a casa, decise di imitare una tale bellezza e appese delle candele rosse al suo albero, dando così vita alla tradizione dell’addobbo.

Ma la leggenda più accreditata è quella legata alla storia di un bambino sorpreso dall’oscurità nel mezzo del bosco. Non potendo tornare a casa, si rifugiò sotto un abete, addormentandosi. E l’albero, intenerito dalla presenza del piccolo, piegò i suoi rami verso il basso, fino a formare una sorta di capanna. Al mattino, poi, i compaesani del bimbo ebbero la fortuna di ammirare dei meravigliosi cristalli che, baciati dal sole, offrivano uno spettacolo senza uguali.

Era la notte di Natale e da allora si decise di rinnovare quel “miracolo” per ogni anno a venire, in ricordo della magia di quella favola.

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