Fioriture estive: il Cestrum

cestrum

Il Cestrum è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee ed originaria dell’America centrale, particolarmente apprezzata per il portamento cespuglioso-rampicante e per la magnifica fioritura estiva. E’ caratterizzato da fusti eretti che portano foglie ovali ed appuntite dal colore verde brillante. Nel periodo estivo la pianta si colora di fiori tubulari dalle tinte diverse a seconda della specie (gialli, bianchi, arancio, rosa o rossi), che offrono uno spettacolo di rara bellezza all’interno del giardino.

Solitamente il Cestrum si coltiva come pianta arbustiva nella decorazione di giardini, muri e pergolati, ma può anche essere allevato in vaso, dove assumerà dimensioni più contenute. Una delle specie più diffuse è il Castrum nocturnum (Gelsomino notturno), i cui fiori giallo-verdi si dischiudono solo durante la notte, regalando un profumo intenso all’ambiente circostante.

Coltivare le Impatiens in vaso

impatiens in vaso

Le Impatiens (pianta di vetro) sono fra le piante che meglio si prestano a rallegrare il giardino durante l’estate; non solo perchè offrono fioriture spettacolari e abbondanti ma anche per il colore verde brillante del fogliame che fa loro da contorno. L’ideale sarebbe la loro coltivazione in aiuole o bordure ma la loro resa estetica è valida anche se vengono coltivate in contenitori; a patto di rispettare alcuni accorgimenti a partire dalla scelta del vaso:

La dimensione del vaso va scelta senza dubbio in funzione del numero di esemplari che decidiamo di mettere a dimora, tenuto conto che i risultati migliori si ottengono creando piccoli gruppi di Impatiens. Se decidiamo di metterle a dimora insieme ad altre piante fiorite meglio orientarci su grandi cassette di pietra, cemento o terracotta, se invece preferiamo coltivarle da sole è più opportuno scegliere ciotole basse e larghe, comunemente usate per balconi e terrazzi. 

Camelie, l’elenco delle specie più diffuse

Camellia japonica

Sotto il nome di Camelia vanno circa 270 specie arboree o arbustive molto diverse per portamento, forma e colore del fiore, epoca di fioritura. Di seguito troverete un elenco delle specie maggiormente diffuse a scopi ornamentali e una descrizione sintetica di ciascuna di esse, mentre per le cure colturali di cui necessitano vi rimandiamo alle apposite schede che troverete seguendo il link.

Camellia japonica

La camelia japonica fu la prima specie di camelia ad essere introdotta in Europa, dove venne in un primo tempo battezzata con il nome di rosa del Giappone. E’ una pianta rustica a portamento arbustivo che fiorisce da marzo a giugno e può raggiungere un’altezza di 10-12 metri. Le foglie, di forma ellittica o lanceolata, sono lunghe da 5 a 10 centimetri, i fiori sono molto variabili nelle dimensioni che vanno dai cinque centimetri di diametro delle specie miniatura ai venti dei tipi giganti.

Camellia reticulata

Come la camelia japonica, anche la camellia reticulata ha portamento arbustivo e può superare i dieci metri di altezza. In natura presenta fiori semplici di colore rosa e foglie ellittiche, lunghe circa dieci centimetri.

Impatiens, il gruppo Nuova Guinea

impatiens-nuova guineaAbbiamo già visto che le specie più diffuse di ibridi di Impatiens derivano dall’incrocio tra Impatiens sultanii e Impatiens walleriana e vi abbiamo fornito una breve descrizione delle razze principali in cui queste sono state classificate. Tuttavia, esiste un altro gruppo di ibridi perenni che derivano dall’incrocio tra Impatiens walleriana e Impatiens hawkeri: quello che va sotto il nome di Nuova Guinea.

Le Impatiens Nuova Guinea sono molto diffuse e amate per il loro indiscutibile valore estetico che deriva non solo dalla splendida fioritura ma anche dal colore di foglie e fusti, che si presentano di un bel verde-bronzato. E’ doveroso però precisare che le piante appartenenti a questo gruppo hanno delle necessità colturali leggermente diverse rispetto alle piante di vetro “comuni”; si tratta infatti di specie meno resistenti al freddo che richiedono posizioni più luminose. Analogamente alle altre specie vengono coltivate come annuali anche se sono potenzialmente perenni.

Piante rampicanti: la Manettia

manettia

La Manettia è una pianta appartenente alla famiglia delle Rubiacee ed originaria delle zone tropicali. E’ caratterizzata da foglie ovali ed appuntite, lucide e dal colore verde brillante, che restano sulla pianta anche nel periodo invernale. I fiori presentano una forma molto particolare, allungata, come una sorta di cilindro dal colore rosso, arancio o giallo e fanno la propria comparsa nel periodo primaverile.

Ed è  proprio la spettacolare fioritura il motivo della larga diffusione di questa pianta rampicante, che fa bella mostra di sé nei giardini, come decorazione di pergolate, muri e recinzioni. L’unico ostacolo alla sua coltivazione è rappresentato dalla bassa adattabilità alle temperature vicine allo zero ed è per questo che si consiglia di collocarla in un luogo riparato e di proteggere eventualmente l’apparato radicale con una buona pacciamatura.

Palme, le specie più diffuse (quarta e ultima parte)

cavolo-palmizio

Si chiude oggi la serie di post dedicati alle specie di palma più diffuse a scopi ornamentali. Di ciascuna troverete una breve descrizione mentre, come al solito, per le cure colturali di cui necessitano vi consigliamo di seguire i link che rimandano alle schede relative.

Raphis excelsa (Rapis)

La rapis è una palma multicaule (che sviluppa più tronchi) di modeste dimensioni: i tronchi sottili raggiungono infatti i 3-4 metri di altezza. Cresce bene in ambienti umidi, terreni fertili e richiede annaffiature abbondanti. Seppure sia resistente sia al caldo che al freddo non tollera il pieno sole ed è molto diffusa per la coltivazione in appartamento.

Roystonea Regia (Palma reale cubana)

La palma reale cubana è caratterizzata da un tronco molto alto (fino a 25 metri) e sottile (6o centimetri di diametro). Cresce nelle sone ombreggiate e richiede terreni fertili e abbondanti innaffiature. Vanta una crescita piuttosto rapida.

Margheritoni, le specie che vanno sotto questo nome

chrysantemum leucantemum

Le margherite e i crisantemi appartengono alla vastissima famiglia botanica delle Compositae, che comprende circa 14mila specie accomunate dal fiore a capolino piatto con petali simili a una lingua disposti intorno a un disco centrale. Se molte di esse vengono chiamate genericamente “margherite“, altre invece, vista la grandezza dei fiori, ricevono comunemente l’appellativo di margheritoni o margheritone. Ma quali specie di compositae vanno realmente sotto questo nome comune? Noi ne abbiamo scovate almeno tre:

Chrysantemum leucantemum

Al genere Chrysantemum appartengono circa 200 specie, rustiche e semirustiche, adatte per la coltivazione in aiuole, bordure e vasi, sia all’esterno che in appartamento. Il crisantemo cui facciamo riferimento (nella foto) produce unico capolino composto da petali bianchi a forma di lingua e un disco centrale giallo (costituito anch’esso in realtà da piccoli fiori tubulari) le cui dimensioni possono raggiungere i sette centimetri di diametro. E’ una specie ad accrescimento rapido che può addirittura diventare infestante. Fiorisce da Maggio a Settembre.

Chrysantemum maximum

Il Chrysantemum maximum è una pianta a portamento eretto che raggiunge i 90 centimetri di altezza; i fiori, simili a quelli del leucantemum, raggiungono un diametro di otto centimetri. Anche le foglie, lanceolate e di colore verde brillante, sono molto grandi e presentano evidenti dentellature ai margini. Rispetto alla specie precedente, questo margheritone ha una fioritura meno precose, essa va infatti da metà estate fino ad autunno inoltrato.