Ibisco: i fiori che vivono solo un giorno

Esiste una pianta dalla curiosa particolarità di possedere l'”effimero” e il “durevole” come propria caratteristica: stiamo parlando dell’Ibisco (nome scientifico Hibiscus), che presenta una fioritura duratura, persistente, che ricopre tutta la stagione estiva, ma che è costituita da fiori la cui vita dura appena 24 ore, davvero fugace.

L’ibisco si presenta come un arbusto che può raggiungere persino i 4 m di altezza, ricco di fiori dalle svariate tonalità, che ravvivano le siepi e i giardini d’estate. Il valore ornamentale di questa pianta risiede proprio dalla lunga durata e dall’accattivante forma dei suoi fiori, dalla loro ampia dimensione e dal piacere dei cromatismi della corolla, costituita da petali che presentano, dalla base verso l’apice, una colorazione a sfumare.

L’Ibisco appartiene alla famiglia delle Malvaceae, e proviene dalle zone dell’Asia Orientale fra la Cina e l’India. In Italia la sua coltivazione è molto diffusa così come le varietà delle sue specie. Una delle più particolari è L’Hibiscus Moscheutos, arbusto che vive nei terreni paludosi e che presenta fiori dal diametro che raggiunge i 20 cm. Sono fiori molto appariscenti, generalmente solitari e meno frequentemente raggruppati sulle cime dei rami, caratterizzati da stami che fuoriescono dalla corolla in forma di tubo o colonna vistosa. Le foglie sono caduche e di colore verde cupo e raggiungono la lunghezza di 10 cm. Nella stagione calda arrivano a occupare gran parte della porzione legnosa, fino quasi a ricorpirla per intero.

Un’altra specie particolare, anch’essa resa tale dai suoi fiori, è quella dell’Hibiscus Sabdariffa, da cui si ricava una bevanda conosciuta, il Carkadè, che si ottiene dai calici del fiore rosso, dal sapore acidulo ma dissetante. In erboristeria viene impiegato per le sue doti diuretiche, digestive, lassative e antinfiammatorie, soprattutto sottoforma di compresse o infusi, costituiti quest’ultimi dai petali del fiore essiccati.

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