Parassiti delle piante: le larve minatrici

larve minatrici

Per larve minatrici si intendono le larve di numerosi Lepidotteri, ossia le farfalle, degli insetti di piccole dimensioni, chiamati anche microlepidotteri, perché raggiungono soltanto i 6-8 millimetri di lunghezza. Nonostante le dimensioni molto ridotte, questi insetti sono dotati di un apparato boccale masticatore piuttosto potente, che usano per cibarsi, causando, però danni non indifferenti alle piante che infestano.

Le piante maggiormente colpite dalle larve minatrici sono gli alberi da frutto come melo, pero, pesco, ciliegio, susino, albicocco, e diverse specie arboree e ornamentali, tra le quali la Musa velutina.

Le larve minatrici scavano delle gallerie all’interno della lamina fogliare, la cui forma e grandezza dipende dalla specie di Lepidottero; questi insetti, insediandosi nella foglia, la rendono inizialmente lucida fino, poi, a farla seccare.

L’infestazione da parte delle larve causa una riduzione dell’attività fotosintetica della foglia, provocando l’indebolimento generale della pianta, che si traduce in caduta anticipata delle foglie e, talvolta, dei frutti. Per difendersi dall’attacco delle larve minatrici si deve intervenire con degli appositi prodotti anti larve appena si individuano i segni delle gallerie nelle foglie.

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