Lavori di settembre nell’orto: diserbo ed irrigazione

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Per chi ancora non ha iniziato i lavori di manutenzione e di semina  nel proprio spazio verde, oggi vogliamo parlare nello specifico di due lavori di settembre che nell’orto non possono proprio essere rimandati ne condotti in modo sbagliato: il diserbo e l’irrigazione. Due elementi in grado di mettere in difficoltà sul lungo termine le piantine in crescita e che devono essere condotte secondo determinati canoni.

Parliamo prima di tutto del diserbo. Questo perché anche nelle estati più calde ed afose se c’è qualcosa in grado di crescere anche dopo un nostro ipotetico rifiuto di irrigare sono proprio le piante infestanti, quelle piccole e tediose erbe che rubano i nutrienti alle nostre verdure ed ai nostri ortaggi limitandone la crescita. Parlando di diserbo all’interno di un contesto ortofrutticolo va da se che i normali agenti chimici non possano essere utilizzati. Il metodo migliore per eliminarle è quello di agire manualmente ed in seguito rigirare la terra con la zappa o con la motozappa. Una volta fatto ciò è necessario controllare poi se qualche radice fosse eventualmente rimasta in sede ed eliminarla.

Potrà sembrare un lavoro pesante e fastidioso, ma vi renderete conto da soli di come un approccio di questo genere possa risultare ottimale sul lungo termine. E’ possibile anche sarchiare con zappe leggere: si tratta di un metodo rapido, ma bisogna tenere da conto che è praticamente inefficiente sulle erbacee perenni.

Veniamo ora all’irrigazione. Nel corso dell’estate è stato necessario innaffiare l’orto anche due volte al giorno in alcuni casi per far si che verdure ed ortaggi come i pomodori crescessero e non lo facessero spaccandosi. In questo periodo l’acqua deve essere data con parsimonia ma regolarmente, evitando l’irrigazione a pioggia, che rimane superficiale nel terreno e aumenta l’umidità delle piante, favorendone l’attacco da insetti o parassiti che trovano terreno fertile per la moltiplicazione. Se volete capire effettivamente quanto sia bagnato il terreno, prendete una vanga ed entrare nel terreno per circa 20 cm. Se la terra si sgrana senza “tenere” la zolla, la terra non è della giusta umidità.

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