Fioriture invernali: la Puschkinia scilloides

La Puschkinia scilloides รจ una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria del Medio Oriente, anche se la sua diffusione si รจ ormai estesa a tutte le zone temperate del Pianeta. E’ caratterizzata da bulbi che portano foglie allungate di colore verde scuro. I fiori sono a forma di campanula, bianchi o azzurri, e fanno la propria comparsa alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera.

Solitamente la Puschkinia scilloides si coltiva in piena terra, dove tenderร  ad autoseminarsi, allargandosi a dismisura, fino a formare dei tappeti colorati. Nel momento della messa a dimora, รจ bene scegliere la collocazione giusta, preferibilmente ai piedi di grandi alberi, che possano garantirle una certa protezione nel periodo invernale. La si puรฒ coltivare anche in vaso, dove perรฒ regalerร  uno spettacolo meno appariscente.

Fiori da piantare in autunno

Tra i fiori da seminare in autunno perchรจ rallegrino il giardino con la propria fioritura anche durante l’inverno troviamo, oltre a primule e viole del pensiero, delle quali vi abbiamo giร  detto, il garofano dei poeti e la calendula. Mentre il primo si contraddistingue per essere particolarmente resistente al freddo, la seconda puรฒ essere coltivata con successo durante i mesi piรน freddi solo nelle zone climatiche in cui le temperature non si fanno eccessivamente rigide.

Di seguito troverete una breve descrizione di entrambi, mentre per suggerimenti piรน approfonditi circa le cure colturali di cui necessitano vi rimandiamo agli appositi post, che troverete seguendo i link.

L’orchidea Aerangis

Del genere Aerangis, o Erangis, fanno parte circa sessanta orchidee epifite originarie dellโ€™Africa e dellโ€™Asia, caratterizzate dai fusti carnosi, dalle foglie spesse di colore verde scuro, sulle quali appaiono dei puntini grigi, e dai fiori tondeggianti.

I fiori delle orchidee Aerangis appaiono in primavera o in autunno, e sono di forma tondeggiante, molto profumati e di colore bianco, crema o rosa chiaro. Le orchidee del genere Aerangis sono di dimensioni contenute e per questo possono essere coltivate su corteccia.

Piante succulente: l’Adenia spinosa

L’Adenia spinosa รจ una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Passifloracee ed originaria dell’Africa del sud, molto diffusa alle nostre latitudini come pianta da appartamento. E’ costituita da un caudex (una sorta di tronco basale) e da rami lunghi e spinosi. Le foglie sono trilobate, cerose e di colore verde brillante, attraversate da evidenti venature.

Nella stagione estiva si mostra al meglio della propria bellezza, mettendo in evidenza una delicata fioritura di colore bianco o crema. Nella stagione successiva, poi, si possono apprezzare i frutti, costituiti da piccole bacche che contengono i semi.

E’ una pianta di facile coltivazione, che ben si presta ad essere allevata in casa, per via della scarsa resistenza alle temperature fredde. Con l’arrivo della bella stagione, tuttavia, puรฒ anche essere spostata in giardino o in terrazzo, affinchรฉ possa godere di qualche ora di aria e luce.

Viole e primule, รจ il momento di piantarle

Il mese di ottobre, ormai prossimo, rappresenta il momento ideale per piantare le primule e le viole del pensiero. Procedendo alla semina in questo periodo infatti potremo godere della loro fioritura per tutto l’inverno e fino agli inizi della primavera.

Le primule

Le primule sono piante erbacee perenni originarie di Europa, Asia e Nord America. Al genere (fam. Primulacee) appartengono oltre cinquecento specie coltivabili sia come piante da giardino che come piante da appartamento a seconda della specie. Anche se vengono tradizionalmente ritenute i fiori che preannunciano la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, la gran parte delle specie di primule sono piuttosto resistenti al freddo e possono essere seminate giร  in autunno purchรจ in posizione riparata e luminosa. Nel caso scegliate di coltivarle in casa abbiate cura di tenerle lontane da termosifoni e altre fonti di calore.

Bulbose da piantare in autunno: l’Erythronium

L’Erythronium (Eritronio) รจ una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria dell’Asia, dell’Europa e dell’America del nord, ormai diffusa in tutte le zone a clima mite del Pianeta. E’ caratterizzato da foglie molto grandi, allungate, di colore verde scuro, spesso screziate di marrone o di verde chiaro. Nella stagione primaverile, dal centro delle foglie si alza un fusto eretto che porta un fiore simile a quello del giglio, con colorazioni che vanno dal bianco al giallo, dal rosa al viola, a seconda della varietร .

Generalmente l’Erythronium si coltiva in piena terra, essendo una pianta che resiste egregiamente alle basse temperature, ed รจ proprio la stagione autunnale quella piรน adatta per interrare i bulbi. Puรฒ anche essere coltivato in vaso, purchรฉ se ne rispettino le esigenze di luminositร  e terreno. In ogni caso, la coltivazione della pianta รจ abbastanza semplice e regalerร  delle grandi soddisfazioni nel periodo primaverile, quando si mostrerร  in tutta la sua bellezza.

Ottobre, i lavori nell’orto e nel giardino secondo il calendario lunare

Questo inizio di autunno ci sta regalando ancora qualche tiepida giornata di sole, ma la pioggia ha giร  cominciato a fare la propria comparsa in molte regioni d’Italia, ricordandoci che l’estate รจ ormai finita e che – volenti o nolenti – dobbiamo cominciare a tirar fuori maglioni ed ombrelli per affrontare nel modo migliore la nuova stagione.

Questo perรฒ non significa che possiamo permetterci il lusso di accomodarci davanti al caminetto, considerando che nel mese di ottobre ci sono parecchi lavori da fare sia nell’orto che nel giardino. E allora andiamo a vedere come muoverci nella cura di fiori ed ortaggi secondo il calendario lunare di ottobre, ricordando le fasi del decimo mese dell’anno nel 2010:

  • Ultimo quarto il 1ยฐ ottobre (Luna calante)
  • Luna Nuova il 7 ottobre
  • Primo quarto il 14 ottobre (Luna Crescente)
  • Luna Piena il 23 ottobre
  • Ultimo quarto il 30 ottobre (Luna Calante)

Piante medicinali: la Valeriana

La Valeriana officinalis รจ un arbusto perenne appartenente alla famiglia delle Valerianacee, originario delle zone boscose dellโ€™Europa e anche del nord America. Il nome di questa pianta deriva dal latino โ€œvalereโ€, che significa โ€œrigoroso, sanoโ€; la valeriana possiede uno sviluppo cespuglioso e puรฒ raggiungere anche i due metri di altezza per 80 centimetri di diametro.

Fisicamente si caratterizza per le foglie di colore verde brillante dalla forma lanceolata e dai piccoli fiori rosa o bianchi che spuntano in estate. La valeriana cresce spontaneamente nelle regioni a clima temperato, tuttavia puรฒ essere coltivata anche in giardino, in quanto si sviluppa senza bisogno di cure eccessive: si adatta a tutti i tipi di terreno, anche se preferisce quelli pesanti e neutri, cresce bene sia se rimane esposta al sole che in mezzโ€™ombra, ama i climi temperati, ma resiste anche alle basse temperature. La riproduzione della valeriana avviene in primavera o in autunno per divisione della pianta, oppure in primavera per semina.

La valeriana รจ nota per le sue proprietร  calmanti, tanto che le sue virtรน vengono riconosciute anche dallโ€™Agenzia italiana del farmaco, la quale classifica i medicinali a base di valeriana come sedativi che operano sul sistema nervoso centrale.

Erbe medicinali, la gramigna

La gramigna (Agropyron repens), da sempre considerata nulla piรน che un’erbaccia infestante, รจ in realtร  una pianta erbacea dalle indiscutibili proprietร  medicinali. Nota anche con i nomi comuni di dente canino e grano delle formiche, la gramigna puรฒ raggiungere un’altezza pari a un metro e mezzo ed รจ caratterizzata da lunghi rizomi dai quali si dipartono i fusti eretti dotati di foglie strette e piatte di colore verde che si presentano ricoperte da una fitta peluria; verdi sono anche i fiori, che crescono raccolti in spighe da giugno a settembre.

In virtรน del suo contenuto di saponine, mucillagini e sali minerali, alla gramigna vengono attribuite soprattutto proprietร  depurative, diuretiche ed emollienti. In particolare, grazie alla sua azione diuretica, la gramigna si rivela utile come coadiuvante, sotto stretto controllo medico, nella cura di problemi di salute quali cistititi, prostatiti e calcoli renali oltre che per il trattamento della ritenzione idrica e degli inestetismi della cellulite, ma trova largo impiego anche come antinfiammatorio, antidolorifico, espettorante e febbrifugo.

Piante rampicanti: la Canarina canariensis

La Canarina canariensis รจ una magnifica pianta rampicante originaria del continente africano ed appartenente alla famiglia delle Campanulacee. E’ caratterizzata da fusti lunghi fino a tre metri, che portano foglie cuoriformi o triangolari di colore verde chiaro. Durante la stagione primaverile (in particolari condizioni anche in inverno) tra le foglie sbocciano dei fiori campanulati di colore rosso o arancio.

Di solito si coltiva in vaso, ma se il clima รจ particolarmente favorevole, la si puรฒ allevare anche in piena terra, posizionandola nei pressi di un muro o di una recinzione, affinchรฉ possa aggrapparsi e mostrare in pieno il suo aspetto rampicante. Non necessita di cure particolari, come dimostra la scheda che trovate subito dopo il salto.

Parassiti delle piante: l’oziorrinco

Tra gli insetti che colpiscono piรน frequentemente le piante ornamentali cโ€™รจ lโ€™oziorrinco, un parassita appartenente alla famiglia dei Coleotteri Curculionidi in grado di provocare sulle foglie delle giovani piante delle erosioni a forma di mezzaluna.

Lโ€™oziorrinco colpisce sia le piante ornamentali che quelle da frutto, e la sua azione erosiva, oltre ad essere antiestetica, รจ molto pericolosa per i giovani alberi in quanto ne limita la capacitร  di fotosintesi, rallentandone la crescita. Lโ€™oziorrinco fa la sua comparsa nel mese di maggio e prosegue la sua azione fino a giugno, per poi fermarsi in estate e riprendere ancora piรน voracemente in autunno.

Gli esemplari adulti di oziorrinco agiscono di sera, risalgono lungo il tronco fino ad arrivare alle giovani foglie ed iniziare a mangiarle, poi allโ€™alba scendono dalle piante e ritornano nei loro rifugi nel terreno. Se gli adulti di oziorrinco sono pericolosi, anche le larve sono dannose perchรฉ si nutrono di radici, risultando, pertanto, nocive sia per gli ortaggi e gli alberi da frutto, sia per le piante ornamentali.