Piante officinali: la Carlina acaulis

La Carlina acaulis (detta anche Camaleone o Cardone) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria dell’Europa centrale, molto diffusa allo stato spontaneo nelle regioni montane del Vecchio Continente. E’ caratterizzata da un rizoma di notevoli dimensioni e da un fusto che difficilmente supera i 10 centimetri di altezza. Le foglie sono di colore vere scuro, ricoperte di peluria ed attraversate da nervature molto evidenti. I fiori sono grandi, solitari, di colore bianco e fanno al propria comparsa nella stagione primaverile, per poi restare a lungo sui fusti.

Come detto, vive per lo più allo stato spontaneo, ma ciò non significa che non possa essere coltivata in ambito domestico, sia come pianta ornamentale (di scarso interesse) che come pianta officinale. La Carlina acaulis, infatti, è infatti utilizzata per le sue proprietà cicatrizzanti, diuretiche, detergenti, toniche, digestive e sudorifere.

Mandarini, le varietà principali

Il mandarino (Citrus reticulata) è un albero da frutto appartenente al genere citrus della famiglia delle Rutaceae. Con lo stesso nome si indicano i suoi frutti, definiti in botanica “esperidio”. Questi sono dotati di una buccia sottile, di colore arancione, e vengono largamente impiegati a scopi alimentari grazie al loro sapore dolce, solo leggermente acidulo, che li rende particolarmente apprezzati soprattutto consumati freschi. 

In realtà, sotto il nome di mandarini vanno sia i mandarini “comuni” che gli ibridi da questi derivati quali i mandaranci, noti anche con il nome di clementine, i tangeli (derivati dall’incrocio tra mandarini e pompelmi), i satsuma, i tangerini e così via. La varietà di mandarino maggiormente diffusa in Italia è l’avana (o mandarino comune) che da i suoi piccoli frutti, ricchi di semi, da novembre a gennaio ma risulta molto apprezzato anche il cosiddetto tardivo di Ciaculli (la località del palermitano ove si concentra la sua produzione), varietà dal gusto particolarmente dolce che da i propri frutti da febbraio ad aprile inoltrato.

Agrumi, le specie più strane

Tra i tanti agrumi che possiamo trovare in questa stagione sui banchi del mercato, ve ne sono alcuni molto particolari che potrebbero finire nella nostra busta della spesa, dei quali non conosciamo neanche il nome. In queste poche righe vi proporremo le varietà più strane degli agrumi di stagione, con tanto di gallery finale, in modo che possiate apprezzare anche a livello visivo la bontà di tali frutti.

Cominciamo da quello che vedete nell’immagine in alto, il Pummelo (detto anche Pomelo, Citrus grandis, Osbeck e Citrus maxima), coltivato per lo più nelle regioni meridionali della Cina, ma presente anche in Italia nelle zone a clima temperato. Può raggiungere i sei metri di altezza e presenta una forma per lo più disordinata, con foglie ovali di colore verde scuro e grandi fiori bianchi, che fanno la propria comparsa nella tarda primavera. I frutti sono di colore giallo, molto grandi rispetto agli altri agrumi, di sapore aspro o acidulo.

I fiori arcobaleno (gallery)

Durante le nostre visite dal fiorista ne abbiamo viste di tutti i colori, dalle rose blu ai gladioli azzurri, ma le foto che vi proponiamo di seguito superano qualunque immaginazione. In realtà non stiamo raccontando niente di nuovo, visto che le immagini dei fiori arcobaleno proposte nella gallery che segue girano da qualche anno nella grande rete, ma ci faceva piacere regalarle agli amici di PolliceGreen per dimostrare fin dove può spingersi la fantasia umana.

Vi starete chiedendo come sia possibile “tingere” ogni petalo di una rosa, di un crisantemo, di una gerbera… di colori diversi. Purtroppo non è un’operazione che si può sperimentare in casa, visto che si tratta di un lungo lavoro sperimentato da esperti di botanica. Per ottenere tale effetto, occorre iniettare colori naturali in punti diversi dello stelo, in modo che producano l’effetto arcobaleno che potete ammirare nelle immagini. Godetevi la gallery!

Piante grasse: la Matucana

La Matucana è una pianta grassa appartenente alla famiglia delle Cactacee ed originaria dell’America meridionale, la cui diffusione si è ormai estesa a tutte le zone temperate del Pianeta. E’ caratterizzata da una forma tondeggiante e colonnare, con spine fitte o rade, rigide o morbide, a seconda della varietà.

I fiori sono di forma tubulare, colorati di bianco, rosso, rosa o giallo, e fanno la propria comparsa nella stagione estiva, per poi lasciare il posto a frutti contenenti semi fertili, da piantare nella primavera successiva. Non ha esigenze particolari riguardo alla coltivazione e può crescere senza problemi sia in casa che all’esterno delle mura domestiche (ammesso che la temperatura lo consenta), adattandosi alla decorazione dei giardini rocciosi.

Piante tappezzanti: la Nemophila

La Nemophila è una pianta da giardino appartenente alla famiglia delle Hydrophyllacee ed originaria dell’America del nord, molto apprezzata alle nostre latitudini per la particolarità della fioritura. E’ caratterizzata da foglie pentalobate di colore verde chiaro, che mostrano il massimo del vigore nella stagione primaverile o estiva, per poi disseccare e cadere all’arrivo dei primi freddi.

I fiori sono di colore bianco o blu e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, rimanendo a lungo sui fusti per rallegrare l’ambiente nel corso di tutta l’estate. E’ una pianta con portamento ricadente o tappezzante e si adatta quindi sia alla coltivazione in vasi sospesi che nella decorazione di aiuole o zone “morte” del giardino.

Lavori autunnali: propagare le piante perenni

Ottobre è il momento ideale per pulire le aiuole dai fiori ormai secchi, ma anche quello migliore per propagare alcune piante perenni con la tecnica della divisione dei cespi, in modo da ottenere la fioritura delle nuove piante già nella prossima primavera.

Gli esemplari migliori sui quali intervenire sono quelli di piccole dimensioni, come la Potentilla e il Teucrium, due piante perenni che in primavera garantiscono un’abbondante fioritura; al contrario, le piante di grandi dimensioni non sono adatte per essere riprodotte con questa tecnica. Vediamo come effettuare la divisione dei cespi nelle piante perenni.

Lavori di ottobre: riportare le piante verdi all’interno

Il mese di ottobre coincide con l’ultima occasione per riportare all’interno le piante da appartamento che sono state fuori per tutta l’estate; il ritiro in casa delle piante deve avvenire prima dell’arrivo del freddo più intenso in modo da non stressare inutilmente la pianta. Dopo aver riportato la pianta all’interno, dedicatevi alla operazioni di pulizia: spolverate le foglie e poi lavatele con una spugna bagnata per togliere sia la polvere che i residui di smog che possono essersi formati durante la permanenza all’esterno.

Per quanto riguarda l’esposizione, la pianta deve essere sistemata in piena luce, in modo da assicurarle una crescita rigogliosa; l’esposizione ideale è a sud, per questo se avete una finestra in  questa posizione, collocatevi la pianta.

Attenzione, però, alla distanza dei vasi dai termosifoni, i quali possono danneggiate la pianta; come accorgersene? Se la pianta inizia a curvarsi in modo deforme e le foglie perdono il loro colore verde diventando marroni, vuol dire che l’aria è troppo secca e che le radici assorbono poca acqua.