Fioriture autunnali: la Nerine undulata

La Nerine undulata รจ una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Amaryllidacee ed originaria dell’Africa del sud. E’ caratterizzata da fusti lunghi e sottili, solitamente privi di foglie, che si allungano fino al mezzo metro di altezza. Le foglie, invece, lineari e di colore verde brillante, rimangono circoscritte all’area basale della pianta, mantenendosi spesso vive anche durante la stagione fredda. I fiori sono nastriformi, formati da sei tepali e riuniti in ombrelle di colore bianco o rosa. Fanno la propria comparsa nella stagione autunnale e durano per diversi giorni, anche se le temperature tendono a scendere considerevolmente.

E’ una pianta che si adatta alla coltivazione in piena terra, laddove le temperature non scendano al di sotto dello zero, nella decorazione di bordure ed aiuole. Volendo, si puรฒ coltivare la Nerine undulata in vaso, dove durerร  piรน a lungo, risultando perรฒ meno decorativa.

Le bulbose che si riproducono per squamatura

Settembre รจ il mese giusto per riprodurre alcune bulbose per squamatura. La squamatura รจ una tecnica di moltiplicazione che si effettua dissotterrando i bulbi e staccandone le squame.

Le squame devono essere dotate di una porzione basale, e quindi bisogna fare attenzione a scegliere quelle meno rovinate; una volta effettuata questa operazione, il bulbo puรฒ essere rimesso subito nel terreno. Generalmente, le bulbose che vengono riprodotte per squamatura sono la Fritillaria e il Giglio, ma questo metodo puรฒ essere usato anche per altre piante con i bulbi formati da squame.

Come dicevamo, le bulbose che piรน spesso vengono riprodotte con questa tecnica sono la Fritillaria e il Giglio; la Fritillaria deve essere messa a dimora in autunno, preferibilmente su un terreno drenato e arricchito da materia organica; i bulbi devono essere collocati ad una profonditร  di circa dodici centimetri. Anche il Giglio deve essere messo a dimora in autunno in un terreno drenato, meglio se esposto al pieno sole; i suoi bulbi devono essere interrati a circa due centimetri di profonditร .

Quando moltiplicare le rose

Le rose possono essere moltiplicate a partire da settembre e per il tutto il mese di ottobre con il metodo della talea di ramo. Avete quindi un bel po’ di tempo a disposizione per assicurarvi, negli anni a venire, un roseto bello e vigoroso. Intanto prendete nota del procedimento corretto, che troverete di seguito descritto, per ottenere il risultato sperato.

Scegliete un ramo, tra quelli che si sono formati la scorsa primavera, che abbia ospitato un fiore sano e robusto. Tagliatene una porzione lunga all’incirca 20-30 cm.

Privatelo della punta e di tutte le foglie, escluse quelle terminali facendo attenzione a non danneggiare le gemme.

Dividete il ramo in parti lunghe circa 10 cm.

Interrate le talee di rosa cosรฌ ottenute in un contenitore ad una profonditร  di 2-3 cm in un miscuglio di terriccio universale e sabbia in parti uguali.

Lavori di settembre: le orchidee vanno riportate all’interno

Con la fine dellโ€™estate รจ necessario riportare allโ€™interno le orchidee che avevano trascorso lโ€™estate in giardino; le orchidee, infatti, sono piante di origine tropicale e non sopportano le basse temperature, per cui, con lโ€™arrivo dei primi freddi bisogna fornire loro un ambiente idoneo alle loro esigenze: allโ€™interno, con luce, temperatura e umiditร  adeguate.

Non tutti i luoghi chiusi, perรฒ, sono adatti alle orchidee; ad esempio tenere le orchidee nel sottoscala รจ meno dannoso del lasciarle allโ€™esterno, ma le esporrebbe comunque alle basse temperature e alle correnti dโ€™aria che potrebbero essere letali per la pianta; se non รจ possibile portare le orchidee allโ€™interno della casa, optate per una serra riscaldata.

Collocate lโ€™orchidea in una posizione luminosa pur senza esporla direttamente ai raggi del sole; anche i raggi solari filtrati attraverso i vetri sono dannosi, perchรฉ potrebbe crearsi un effetto specchio pericoloso per la pianta. Per le orchidee รจ molto importante anche il livello di umiditร , che deve essere sempre alto; questo fattore รจ difficile da garantire, soprattutto in inverno quando i termosifoni rendono lโ€™aria allโ€™interno dellโ€™appartamento piรน secca.

Bulbose da piantare in autunno: la Brodiaea

La Brodiaea รจ una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Themidacee ed originaria dell’America del Nord, molto diffusa in tutte le zone a clima temperato del Pianeta. E’ caratterizzata da foglie nastriformi di colore verde scuro e da fusti che raggiungono i cinquanta centimetri di altezza. I fiori sono di grandi dimensioni, blu, bianco o lilla, a seconda della specie, e formati da sei petali.

In genere la Brodiaea si coltiva direttamente a dimora (vista la resistenza alle basse temperature), nella decorazione di bordure ed aiuole, ma anche per formare delle simpatiche macchie di colore. Per la moltiplicazione tramite divisione di bulbi รจ proprio questo (settembre-ottobre) il momento di intervenire, interrando i bulbilli staccati dalla pianta madre.

Cura delle piante: attenzione ai prodotti lucidafoglie

Le foglie delle piante, quando sono lucide, appaiono ancora piรน belle, attenzione perรฒ, ai metodi che usiamo per lucidarle; in genere, per ottenere lโ€™effetto lucido sulle foglie vengono usati i prodotti lucidafoglie, che perรฒ hanno diverse controindicazioni, sia per la salute delle piante che per quella dei bambini e degli animali, che potrebbero venire facilmente a contatto con il prodotto.

I lucidafoglie sono prodotti chimici che, oltre ad impregnare di questa sostanza foglie, fusto e terra, ostruiscono i pori della superficie fogliare, ostacolando la traspirazione e lโ€™evaporazione dellโ€™acqua e causando, cosรฌ, un ridotto apporto idrico; ovviamente il danno sarร  maggiore in base alla quantitร  di prodotto spruzzato sulle foglie.

Settembre, mettiamo a dimora l’Eranthis cilicica

L’Eranthis cilicica รจ una pianta rizomatosa appartenente alla famiglia delle Ranunculacee ed originaria dell’Europa e dell’Asia. E’ caratterizzata da fusti piuttosto corti, con foglie palmate di colore verde brillante. I fiori sono giallo-oro con brattee verdi molto sottili, e fanno la propria comparsa nel periodo primaverile, rallegrando il giardino durante il giorno per poi chiudersi di notte o nelle giornate con cielo coperto.

La sua resistenza alle basse temperature la rende particolarmente adatta alla coltivazione in piena terra, anche nelle zone con clima rigido. Perfetta per la decorazione di aiuole, bordure e giardini rocciosi, l’Eranthis cilicica regalerร  molte soddisfazioni sia per la facilitร  di coltivazione che per l’effetto cromatico creato all’interno del giardino.

Bulbose da piantare in autunno: la Leucocoryne ixioides

La Leucocoryne ixioides รจ una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee, molto apprezzata per la splendida fioritura primaverile. E’ costituita fa fusti esili, che portano fiori riuniti in ombrelle dal colore blu, viola o bianco, a seconda della specie. Le foglie sono strette e poco decorative ed รจ per questo che solitamente le Leucocoryne ixioides si coltivano insieme ad altre piante, nella formazione di bordure, aiuole o giardini rocciosi.

Solitamente si pianta in vaso nella stagione autunnale, per poi essere messa in piena terra nella primavera successiva, dove assumerร  un aspetto tappezzante, ricoprendo vaste zone di terreno. Temperatura a parte, la Leucocoryne ixioides non richiede particolari cure ed attenzioni, come dimostra la scheda che segue.

Fioriture invernali: l’Erica carnea

Tra le tante varietร  di Erica presenti alle nostre latitudini, merita una menzione particolare l’Erica carnea, molto apprezzata per la magnifica fioritura invernale, quando il resto del giardino vive il suo riposo vegetativo. E’ caratterizzata da fusti sottili, che portano foglie aghiformi di colore verde scuro, bronzeo o arancio, a seconda della collocazione rispetto alla luce.

Generalmente l’arbusto cresce piรน in larghezza che in altezza, superando appena il mezzo metro. La particolaritร  della pianta รจ data dai fiori rosa o bianchi, che nella stagione invernale spuntano dalla neve, per annunciare l’arrivo imminente della bella stagione. L’Erica carnea cresce facilmente allo stato spontaneo, specie nelle regioni del nord Italia, ma puรฒ regalare anche grandi soddisfazioni se coltivata in ambiente domestico, per decorare i giardini nella stagione fredda.

Rose, le cure di settembre

Il mese di settembre segna l’inizio di un momento molto particolare per il nostro giardino; infatti, con l’approssimarsi dell’autunno, possiamo sia goderci lo spettacolo delle piante che toccano il massimo del proprio splendore in questo periodo, sia preparare vasi e aiuole alla fioritura primaverile. Allo stesso tempo, settembre รจ un momento importantissimo per la cura delle rose che possono andare incontro ad una nuova fioritura e regalarci ancora qualche emozione fino all’arrivo dei primi freddi invernali.

Vediamo quindi cosa occorre fare per ottenere il migliore risultato possibile:

Lavorare il terreno

Il terreno alla base della pianta va smosso avvalendosi di uno strumento adatto alle dimensioni e alla robustezza delle radici; per intenderci, non usate la zappa per lavorare il terreno se le piante sono giovani se non volete correre il rischio di frantumarne le radici rovinandole irreparabilmente. Questo intervento agevolerร  la ripresa vegetativa della pianta permettendo all’acqua e all’ossigeno di circolare piรน facilmente.

Bulbose da piantare in autunno: la Sparaxis

Tra le numerose bulbose da piantare nei mesi autunnali, merita una menzione particolare la Sparaxis, appartenente alla famiglia delle Iridacee e molto diffusa nelle zone a clima temperato del Pianeta. E’ caratterizzata da fusti molto corti (solitamente non superano il mezzo metro), che portano foglie strette ed allungate di colore verde brillante. I fiori sono di colori diversi a seconda della specie (bianco, giallo, rosso, arancio) e fanno la propria comparsa nella tarda primavera.

Generalmente la Sparaxis si coltiva in vaso, per proteggerla dai rigori dell’inverno, ma nelle zone con clima mite si puรฒ coltivare anche in piena terra per la decorazione di aiuole, bordure o giardini rocciosi. A livello industriale, poi, questa pianta viene coltivata per la produzione di fiori recisi. Dopo il salto, come al solito, trovate la scheda relativa alla coltivazione.

Fioriture autunnali: la Lentaggine

Sulle pagine di PolliceGreen abbiamo giร  parlato del genere Viburno, una pianta rustica molto diffusa alle nostre latitudini. In questo capitolo parleremo di una specie particolare, il Viburnum tinus (comunemente detto Lentaggine), appartenente alla famiglia delle Caprifoliacee ed originario del bacino del Mediterraneo. Si presenta come un arbusto di grandi dimensioni (puรฒ raggiungere i 4 metri di altezza), con foglie ovali ed appuntite di colore verde scuro.

I fiori sono bianchi o rosati, riuniti in ombrelle, e fanno la propria comparsa nella stagione autunnale, per poi decorare la pianta fino alla primavera successiva. I frutti sono invece costituiti da bacche tondeggianti di colore blu o violetto e regalano un ulteriore spettacolo nella tarda primavera o in estate. Il Viburnum tinus รจ dunque una pianta per tutte le stagioni, poichรฉ si mostra in forme diverse a seconda del periodo dell’anno. Non presenta difficoltร  nella coltivazione e si adatta perfettamente anche alle zone con clima rigido: cosa aspettate a piantarla nel vostro giardino?