Fioriture di fine estate: l’Erica settembrina

Tra le piante che fioriscono in settembre è da segnalare l’Erica vagans, una specie di Erica che si caratterizza proprio per la fioritura che avviene in tarda estate; come tutte le eriche, anche la vagans ha un portamento cespuglioso, con foglie aghiformi e i fiori a forma di piccola campanula, di colore rosa oppure rosso porpora.

L’Erica vagans è una pianta piuttosto rustica che, generalmente viene utilizzata per creare una macchia di colore nelle aiuole e nelle bordure, anche se può essere tranquillamente coltivata in vaso ed usata nelle cassette sul terrazzo.

Per assicurarsi un’abbondante fioritura anche l’anno successivo è bene togliere, via via che si formano, le infiorescenze sfiorite ed effettuare una potatura al termine della fioritura o a fine inverno.

Esiste una differenza tra menta e mentuccia

Forse non tutti sanno che il termine “mentuccia” non è semplicemente un vezzeggiativo per indicare affettuosamente l’odorosa menta. Infatti, anche se menta e mentuccia vengono usati come sinonimi essi indicano in realtà due piante differenti: la prima è la Mentha pulegio, la seconda è la Calamintha nepeta, nota anche con i nomi comuni di nepetella o poleggio, ed è caratterizzata da un aroma molto simile a quello della menta ma meno intenso.

Ciò che permette di distinguere senza ombra di dubbio le due piante è però la forma dei fiori, che fanno la propria comparsa in estate; la menta propriamente detta presenta dei fiori arrotondati, mentre la mentuccia produce infiorescenze tubulari che si ergono verticalmente.

Settembre, i lavori nell’orto e nel giardino secondo il calendario lunare

C’è chi pensa che il calendario lunare abbia ben poco a che fare con l’arte del giardinaggio e c’è chi non pianta neanche un seme senza consultare prima le fasi della luna mese per mese. Può l’unico satellite naturale della Terra influire sulla riuscita delle coltivazioni?

Che ci crediate o no, è proprio così e se chiedete informazioni ai vecchi contadini avrete la conferma della teoria. Ma se proprio fate parte della categoria degli scettici, provate almeno per questo mese a seguire il calendario lunare per le vostre semine e controllate poi i risultati.

E allora andiamo a vedere quali sono i lavori da effettuare nell’orto e nel giardino nel mese di settembre, seguendo questo utilissimo strumento che segue la Luna ed i suoi movimenti.

Fiori da piantare a settembre, croco, scilla e viola del pensiero

Tra i fiori da piantare a settembre, insieme a tulipani, narcisi e giacinti, troviamo anche viole del pensiero, crochi e scille. Di seguito vedremo brevemente le caratteristiche generali di questi ultimi mentre per i dettagli relativi alle cure colturali di cui necessitano vi rimandiamo alle apposite schede che troverete seguendo i link.

Viole del pensiero

La viola del pensiero è una pianta fiorita molto resistente al freddo e messa  dimora all’inizio dell’autunno rallegra giardini, balconi e terrazze per tutto l’inverno, fino a maggio; la fioritura però si farà più intensa e vistosa a partire dal mese di febbraio. I fiori, inodori, sono piuttosto grandi, a cinque petali e si trovano in una vasta gamma di colori che vanno dal bianco al nero; i più comuni sono però il giallo e il viola. Come accennato, le viole del pensiero possono essere coltivate con successo sia in vaso che in piena terra purchè vengano esposte in posizioni soleggiate o semiombreggiate. Per ottenere una migliore resa estetica è consigliabile piantare in gruppo varietà dello stesso colore e distanziare ciascuna piantina venti-venticinque centimetri l’una dall’altra.

Cosa piantare a Settembre, giacinti, tulipani e narcisi

Tra i bulbi da piantare a settembre per ottenere delle splendide fioriture primaverili, spiccano senz’altro giacinti, tulipani e narcisi. Mentre per le cure colturali vi rimandiamo alle schede relative di seguito vedremo le caratteristiche generali di ciascuno di essi e vi riveleremo qualche segreto per coltivarle con successo.

Giacinti

Il giacinto è una bulbosa dai fiori vistosi e profumati che è possibile coltivare sia in piena terra che in vaso purchè il terreno sia leggero e ben drenato. Interrare i bulbi in questo periodo dell’anno permetterà alle radici di svilupparsi prima che arrivino i primi freddi e di regalarci lo spettacolo della fioritura tra la fine di marzo e maggio (a seconda della specie). Per la coltivazione in giardino evitiamo accuratamente di concimare il terreno con letame o prodotti organici che potrebbero danneggiare il bulbo; meglio invece orientarsi su concime minerale complesso granulare. I bulbi vanno piantati a una distanza di circa 15 centimetri l’uno dall’altro. Per la coltivazione in vaso il terreno ideale è costituito da un miscuglio di terriccio universale (70-80%) e sabbia (30-20%).

Bulbose da piantare a settembre: la Scilla

La Scilla è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria dell’Africa del nord, dell’Europa e dell’Asia. E’ caratterizzata da fusti lunghi una quindicina di centimetri, che portano foglie strette e lanceolate di colore verde brillante. I fiori sono formati da sei tepali e compaiono nella stagione primaverile, decorando l’ambiente circostante con delle simpatiche stelline blu, azzurre o viola.

E’ una pianta coltivabile sia in vaso che in piena terra, preferibilmente ai piedi di alberi d’alto fusto, che creeranno una protezione naturale durante la stagione fredda. La coltivazione è piuttosto semplice e non richiede cure particolari, se non nella fase della messa a dimora, quando occorrerà individuare la giusta collocazione ed il terreno più adatto. Per il resto, è una pianta che si adatta perfettamente all’ambiente esterno, provvedendo in modo autonomo ai propri bisogni.

Settembre, è ora di piantare le bulbose

L’estate sta per salutarci, ma non è ancora tempo di chiuderci in casa accanto al caminetto, ed è anzi la stagione giusta per eseguire determinati lavori in giardino o in terrazzo. Tra questi, non dimentichiamo di dedicarci all’interramento dei bulbi, per vederli poi fiorire nella prossima primavera o addirittura forzandoli affinché fioriscano in vaso durante la stagione invernale.

Si può infatti procedere in due diversi modi, piantando il bulbo in vaso in un miscuglio di torba, sabbia e pozzolana e ricoprendolo con un sottile strato di terriccio. In questa fase è di fondamentale importanza il fattore-innaffiatura, in quanto il terreno deve essere mantenuto costantemente umido (senza esagerare). Ora basterà tenere il vaso in un luogo fresco e riparato dalla luce diretta ed attendere che spuntino le prime piantine di giacinti ed amarillis, ad esempio, ottimi per questo tipo di coltivazione.

I lavori del mese di settembre in casa e in terrazza

Anche se le temperature sono ancora alte, settembre è il momento giusto per iniziare a portare all’interno le piante da appartamento e di pensare a come proteggere quelle che invece resteranno in terrazza tutto l’inverno; è molto importante anche adeguare le annaffiature alle temperature che, soprattutto di notte e al mattino presto iniziano a variare, e a fornire le giuste concimazioni in modo da fornire energia alle piante.

Soprattutto alla fine del mese, infatti, ebbene effettuare un’ultima concimatura con un fertilizzante completo di tutti i nutrienti, in modo da permettere alla pianta di affrontare l’inverno nel migliore dei modi. Mano a mano che le temperature scenderanno, limitate le annaffiature; se avete il sistema di irrigazione automatico, ricordate di regolarlo per la nuova stagione predisponendo un solo ciclo di annaffiature, invece dei due previsti in estate.

Bulbose autunnali: la Sternbergia

La Sternbergia (detta anche Zafferanastro) è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Amaryllidacee ed originaria del bacino del Mediterraneo. E’ caratterizzata da steli corti e sottili, che nella stagione autunnale (talvolta in primavera, a seconda della specie) portano fiori gialli simili al Crocus, i quali restano a far bella mostra di sé per diverse settimane prima di appassire. Le foglie sono di colore verde scuro e mantengono la propria bellezza fino alla primavera successiva, quando tendono a disseccare per preparare poi la pianta al riposo vegetativo.

Questo genere di pianta si adatta perfettamente alla coltivazione in piena terra, nella decorazione di bordure ed aiuole, ma anche nella creazione di giardini rocciosi, vista la resistenza alle temperature gelide dell’inverno. La coltivazione è abbastanza semplice e non richiede cure particolari, come dimostra la scheda che segue.

Come misurare il livello di pH del terreno

Se desiderate coltivare le piante acidofile, ma non conoscete il livello del pH del terreno, avete davanti a voi tre soluzioni: la prima è quella di portare un campione di terreno ad analizzare in laboratorio, la seconda è quella di acquistare un misuratore di pH in un vivaio o in un garden center, e la terza che è quella di ricorrere al fai da te.

Oggi vi illustreremo la terza possibilità per individuare il livello di acidità del terreno. Prelevate una piccola quantità di terreno, circa una decina di grammi, ad una profondità di cinque centimetri e ripetete la stessa operazione in vari punti del terreno.