Piante “inventate” (seconda parte)

rapa bianca

Prima di darvi un’ultima dritta sulle piante inventate, tanto carine quanto poco costose, voglio aggiungere ancora una cosa in merito alla cura della Patata americana di cui abbiamo parlato nel post di ieri  “Piante inventate (prima parte) “

Con il passare dei giorni, sia perché la patata assorbe molta acqua, sia per la naturale evaporazione, è necessario continuare ad aggiungere acqua, affinchè il suo livello rimanga costante. Un bel giorno, dalla parte inferiore del tubero cominceranno a spuntare le radici, mentre la parte superiore della patata americana lascerà apparire le gemme che, in breve, si trasformeranno in rami e foglie.
La bella pianta ricadente durerà per vari mesi, sicuramente per tutto l’inverno, purché si abbia cura di sistemarla in buona luce, lontano da fonti di calore, evitando nel modo più assoluto di rinnovare completamente la acqua, ma limitandosi ad aggiungere di volta in volta  la quantità mancante.

A questo punto non ci resta che la terza proposta:

una comune rapa bianca, che ci permetterà di realizzare l’alternativa più curiosa.

Utilizzeremo una rapa di quelle bianche, come dicevo prima, grandi ma piuttosto basse e dalla polpa dolciastra che si trovano in vendita fra l’autunno e l’inverno.

Importante, in questo caso, è la preparazione del frutto, che deve essere capovolto, con la parte terminale (riconoscibile per una specie di codino che spunta nel centro della parte più appuntita) in su; si deve decapitare la rapa tagliandone una fetta, dello spessore di circa 1 cm, codino compreso.

In seguito, la rapa dovrà essere parzialmente svuotata, sino a renderla come una ciotola. Nello spessore delle pareti a 2 cm dal bordo, e con tutte le precauzioni del caso, si devono praticare quattro fori, nelle posizioni corrispondenti ai punti cardinali.

Questi fori serviranno a far passare delle cordicelle di nailon che verranno poi riunite al centro con un nodo e un anello che consentirà di appendere la rapa a una maniglia della finestra, a un lampadario ecc.

La cavità scavata nella rapa dovrà essere colmata di terriccio in cui si potrà seminare un po’ di miglio o un po’ di lenticchie.

Pochissima acqua ogni giorno, una spruzzatina appena, servirà a mantenere umido il terriccio e quindi a far germinare i semi deposti nella parte superiore della rapa, mentre sotto il frutto spunterà un bellissimo ciuffo di foglie, un po’ arricciate, che tenderanno a ripiegarsi verso l’alto avvolgendo completamente l’improvvisato vaso pensile sino a riunirsi alla vegetazione nata dalle lenticchie o dal miglio.

Lascia un commento