Tra i consigli che si possono dare a chi ha intenzione di creare un giardino vi è quello di indicare il giusto irrigatore da scegliere: soprattutto se si vuole contare su un manto erboso verde e rigoglioso pieno di vita vegetale.

Avete piantato il vostro prato e avete aspettato pazientemente per
Tra i consigli che si possono dare a chi ha intenzione di creare un giardino vi è quello di indicare il giusto irrigatore da scegliere: soprattutto se si vuole contare su un manto erboso verde e rigoglioso pieno di vita vegetale.

Curare adeguatamente il prato nel corso della stagione invernale è importante per fare in modo che non soffra il clima rigido e non si rovini. E’ possibile distinguere tra due tipi di manutenzione del verde: quella ordinaria e quella straordinaria, oggi ci occuperemo della prima e delle cure invernali del prato.


Se state per partire per una vacanza, breve o lunga che sia, è importante che pensiate a come organizzare il vostro giardino prima della partenza, per evitare di trovare poi piante e fiori secchi e chiazze giallognole sul prato al vostro ritorno. Oggi grazie a numerosi strumenti a nostra disposizione, è possibile innaffiare e curare il giardino anche in nostra assenza, ecco come.
 Caldo o freddo, la frequenza d’innaffiatura e la quantità d’acqua utilizzata sono basilari per ottenere buoni risultati. Si potrebbe quasi sostenere che ad ogni tipo di pianta corrisponda una specifica tipologia di irrigazione: non ci si allontanerebbe dalla verità dei fatti.  Scopriamone insieme due tipologie delle quali ancora non avevamo parlato: l’irrigazione a sommersione e quella a scorrimento.
Caldo o freddo, la frequenza d’innaffiatura e la quantità d’acqua utilizzata sono basilari per ottenere buoni risultati. Si potrebbe quasi sostenere che ad ogni tipo di pianta corrisponda una specifica tipologia di irrigazione: non ci si allontanerebbe dalla verità dei fatti.  Scopriamone insieme due tipologie delle quali ancora non avevamo parlato: l’irrigazione a sommersione e quella a scorrimento.
 Il caldo afoso tipico dell’estate costringe chiunque voglia ottenere dei buoni risultati da una coltura, sia essa di fiori o di ortaggi, a trovare il giusto espediente per mantenere il terreno della giusta umidità e mai secco. Tra le metodologie d’irrigazione vi è anche quello dell’impianto interrato. Scopriamolo insieme, cercando di capire per quali tipologie di coltivazione è consigliato.
Il caldo afoso tipico dell’estate costringe chiunque voglia ottenere dei buoni risultati da una coltura, sia essa di fiori o di ortaggi, a trovare il giusto espediente per mantenere il terreno della giusta umidità e mai secco. Tra le metodologie d’irrigazione vi è anche quello dell’impianto interrato. Scopriamolo insieme, cercando di capire per quali tipologie di coltivazione è consigliato.
 Giugno è arrivato e con esso il caldo e le alte temperature tenteranno di mettere a dura prova la sopravvivenza sia delle nostre piante ornamentali, sia degli ortaggi del nostro orto. Non di rado con l’arrivo dell’estate coltivatori e semplici appassionati di pollice verde si trovano ad avere a che fare con la necessità di annaffiare e poca acqua disponibile. Ecco qualche consiglio da seguire per ottenere risultati ottimali.
Giugno è arrivato e con esso il caldo e le alte temperature tenteranno di mettere a dura prova la sopravvivenza sia delle nostre piante ornamentali, sia degli ortaggi del nostro orto. Non di rado con l’arrivo dell’estate coltivatori e semplici appassionati di pollice verde si trovano ad avere a che fare con la necessità di annaffiare e poca acqua disponibile. Ecco qualche consiglio da seguire per ottenere risultati ottimali.

I mesi estivi sono i più difficili per la cura del prato, non tanto perché servono interventi particolari, quanto perché è necessario annaffiare in modo e in quantità adeguata. Ad esempio, se le irrigazioni sono frequenti ma poco abbondanti, c’è il rischio di uno sviluppo superficiale dell’apparato radicale che non riuscirebbe ad accedere alle riserve idriche più profonde; per questo motivo è meglio fornire almeno 10 mm d’acqua per ogni annaffiatura.
Procedete con le irrigazioni nelle ore serali oppure al mattino presto, ovvero quando il terreno non sarà caldo e l’evaporazione ridotta al minimo; allo stesso modo evitate di annaffiare nei giorni di vento, a meno che non sia veramente necessario, perché la perdita d’acqua sarebbe quasi totale e, quindi, l’intervento pressoché inutile.
Per assicurare al prato annaffiature regolari, il sistema migliore è quello di usare impianti di distribuzione automatica, che permettono di aumentare o diminuire la quantità d’acqua a seconda della necessità.

Il prato necessita di essere irrigato soprattutto nel periodo che va dalla tarda primavera all’inizio dell’autunno, anche se talvolta i prati ornamentali hanno bisogno di essere irrigati anche in inverno, soprattutto nelle zone a clima più mite nelle quali può accadere che non piova per qualche tempo. Gli inverni poco piovosi portano infatti ad una germinazione precoce del prato e ammorbidire il suolo in questi casi servirà ad aiutare le giovani piante.
L’irrigazione del prato tuttavia è un’operazione molto delicata che rischia di rivelarsi dannosa; se da un lato infatti l’acqua favorisce lo sviluppo delle piante rendendo il tappeto più fitto, ne fortifica le radici e ne intensifica il colore, dall’altro esercita i medesimi benefici anche sulle tanto detestate erbe infestanti. Inoltre, se eccessiva, la quantità di acqua fornita può causare la comparsa di funghi, soprattutto a fine estate ed inizio autunno.
Per questi motivi all’arrivo dei primi caldi è fondamentale non farsi prendere dal panico e guardarsi bene dal commettere due errori piuttosto comuni: usare grandi quantità di acqua o, peggio, irrigare con parsimonia ma frequentemente; quest’ultimo tipo di intervento, ad esempio, favorisce lo sviluppo delle specie infestanti. Quando si irriga il prato quindi è meglio tenere conto dei seguenti fattori: