Le cure estive al prato

I mesi estivi sono i più difficili per la cura del prato, non tanto perché servono interventi particolari, quanto perché è necessario annaffiare in modo e in quantità adeguata. Ad esempio, se le irrigazioni sono frequenti ma poco abbondanti, c’è il rischio di uno sviluppo superficiale dell’apparato radicale che non riuscirebbe ad accedere alle riserve idriche più profonde; per questo motivo è meglio fornire almeno 10 mm d’acqua per ogni annaffiatura. 

Procedete con le irrigazioni nelle ore serali oppure al mattino presto, ovvero quando il terreno non sarà caldo e l’evaporazione ridotta al minimo; allo stesso modo evitate di annaffiare nei giorni di vento, a meno che non sia veramente necessario, perché la perdita d’acqua sarebbe quasi totale e, quindi, l’intervento pressoché inutile.

Per assicurare al prato annaffiature regolari, il sistema migliore è quello di usare impianti di distribuzione automatica, che permettono di aumentare o diminuire la quantità d’acqua a seconda della necessità.

Se al momento dell’istallazione dell’impianto il prato verrà sicuramente irrigato in modo uniforme, dopo un po’ di tempo sarà necessaria una minima manutenzione per garantire il proseguimento di questa condizione, in quanto, con il tempo, l’usura e il calcare potrebbero ostruire gli ugelli dell’impianto di irrigazione. Soprattutto il calcare può essere un problema per il corretto funzionamento dell’impianto, e per questo, almeno una volta all’anno è opportuno smontare i distributori d’acqua e pulirli senza usare prodotti abrasivi.

In questo periodo è opportuno procedere anche al diserbo manuale delle malerbe che, con le temperature elevate di questi mesi si sviluppano velocemente. Attenzione anche al feltro che può impedire gli scambi fra il terreno e l’ambiente esterno, perché rallenta gli scambi gassosi e ostacola l’assorbimento idrico del terreno trattenendo una parte dell’acqua. Per eliminare il feltro bisogna passare con il rastrello manuale dopo ogni taglio, facendo attenzione a non danneggiare l’erba.

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